domenica 31 marzo 2013

La Pasqua del Progetto Atlanticus


Progetto Atlanticus augura a tutti voi una Buona Pasqua, sperando che, nel ricordare la resurrezione di Gesù Cristo e, in una accezione più pagana della festa, il ritorno della primavera, l'Umanità tutta possa 'risorgere' a una nuova 'primavera'...

croce

La parola Pasqua deriva da pesach o pasch che significa transito. Fà pensare al passaggio astrale, cosmico, dall’inverno alla primavera. Come con il Natale festeggiamo il ritorno della luce con la Pasqua festeggiamo la fine della morte e l’inizio del ritorno della vita: la Resurrezione.

Nell’equinozio il transito astrale va nel segno dell’ariete. Un nuovo ciclo, una nuova vita. Gli antichi Celti festeggiavano l’inizio dell’anno nuovo proprio il 25 marzo, data in cui moltissime religioni antiche celebravano la morte e la resurrezione del loro Dio, tra i più famosi: Gesù, Osiride, Adone, Mitra, Baldur.

Tutti questi, più o meno in questa data discendono nella Tomba, restano morti 3 giorni e Resuscitano il quarto, ricevendo in tutto questo la suprema iniziazione alla Vita. Si può vedere che come spesso accade in tutte le religioni, o quasi, tutto è legato al mito solare antichissimo culto dei nostri primordi, Nostri di tutta la terra. E’ legata infatti alla morte del sole in inverno e al suo ritorno in Ariete con la primavera.

Il tutto ha una valenza simbolica che come sempre accade viene rirpresa da tutti e così ancora una volta, meravigliosamente, possiamo sbirciare in quella fonte unica che deve pur esistere da qualche parte.

Ci mostra così come sia possibile, alla fine, con piccole ricerche andare ad indagare e scoprire che non c’è nulla di tanto occulto da non poter essere scoperto. I miti e i simboli sono li per essere compresi.

Pasqua significa anche passaggio e segna il passare dallo stato di schiavitù allo stato di libertà, nella Pasqua ebraica, che precede la cristiana, è rappresentata come ricorrenza della liberazione del popolo ebraico dalla schiavitù in Egitto.

Ma nel significato spirituale il concetto non è legato esclusivamente alla religione, così come di solito lo intendiamo, ma al senso stesso di evoluzione, il cui obiettivo è risorgere, ossia spostarsi ad un altro livello di consapevolezza e di esistenza.

In “Natale e Pasqua nella scienza iniziatica” il Maestro O. M. Aivanhov spiega il percorso di questo concetto: 

“In tutti i santuari iniziatici del passato, molto prima di Gesù, gli ierofanti rivelavano ai loro discepoli come resuscitare per poter accedere al rango degli immortali. Gli iniziati hanno dapprima studiato la resurrezione nella natura che è sempre stata la loro guida. Osservando la natura e la metamorfosi del bruco in farfalla, per dare un esempio, o del seme che deve morire per fruttificare, hanno afferrato i suoi insegnamenti.

Il segreto della resurrezione è qui, sotto i nostri occhi, nella natura, e attende solo che lo comprendiamo, che ci decidiamo a morire consapevolmente, affinchè sorga da noi un uomo nuovo.

In certe iniziazioni del passato, la prova finale per il discepolo che aveva superato con successo le tappe preliminari, era quella della morte e della resurrezione. Egli veniva posto in un sarcofago, dove rimaneva per tre giorni e per tre notti sotto la sorveglianza dei suoi maestri che, con l’aiuto di pratiche da essi conosciute, lo mantenevano in uno stato di ipnosi: essi staccavano dal suo corpo fisico i suoi corpi eterico e astrale, grazie ai quali il discepolo viaggiava nello spazio. Per tre giorni visitava tutti i mondi: l’inferno, il paradiso…guardava stupito, spaventato, estasiato e così toccava la verità. Quando ritornava, i legami fra i suoi corpi eterico e astrale e fisico erano di natura completamente diversa: tutto ciò che aveva visto, tutte le impressioni che lo avevano colpito si erano registrate nel suo cervello, e poteva così ricordate tutto nei minimi dettagli.

Per resuscitare e raggiungere l’immortalità esistono diversi metodi che ci vengono rivelati dal simbolo formato dai due triangoli: uno con la punta rivolta verso l’alto e l’altro con la punta rivolta verso il basso. Questi due triangoli rappresentano i due processi universali di evoluzione e involuzione, l’evoluzione della materia e l’involuzione dello spirito.

Essi ci insegnano a elevarci fino alla Divinità per fonderci in essa, e al tempo stesso ad attirarla, affinchè venga a dimorare e a manifestarsi in noi….

E’ in questo modo che bisogna comprendere la morte che ci viene chiesta dal punto di vista spirituale:

NON DISTRUGGETE IL CORPO FISICO MA SOLTANTO IL PRINCIPIO IN VOI CHE MANTIENE LA MORTE.

E’ il “Solve” e “Coagula” degli Alchimisti: vi diluite, vi fondete nello spazio e chiedete che Dio, che è l’immensità, venga a incarnarsi in voi…naturalmente, la vera resurrezione totale, definitiva, dell’essere umano, non avviene all’improvviso ma progressivamente.

Quando accendete una candela, sapete di poter dar fuoco a tutta la terra, poichè possedete già una fiamma. Alla stessa stregua, nel momento in cui accendete una cellula nel vostro corpo o nel vostro cervello, si può dire che abbiate il fuoco in voi e sebbene tutte le altre cellule non siano ancora accese, il fuoco potrebbe rapidamente raggiungerle.

A Pasqua, nelle chiese ortodosse, il pope accende un cero, poi passa la fiamma al cero del suo assistente e così, mentre il fuoco passa di cero in cero, tutta la chiesa viene ad essere illuminata.

Ecco ciò che può accadere anche a voi: dal momento che avete acceso una cellula, tutto il vostro corpo può essere acceso e illuminato naturalmente, a condizione che la natura inferiore non si opponga al processo di rigenerazione.

La resurrezione definitiva presuppone che siano già avvenute diverse resurrezioni…. In un brano il Maestro Gesù dice:

"Quando si resusciterà, gli uomini non prenderanno moglie, nè le donne marito ma saranno come angeli in cielo"

Ma gli uomini, dove hanno potuto evolvere così magnificamente da diventare angeli? Non nella tomba certamente. Nella tomba non c’è evoluzione, si rimane come prima. Non è quindi dopo essere stati per anni nella tomba che gli uomini resusciteranno simili ad angeli. Come potrebbero? E se sono diventati angeli perchè giudicarli? Non si giudicano gli angeli. Bisogna dunque comprendere che, tra la morte e la resurrezione, c’è un intervallo di tempo durante il quale gli esseri umani possono trasformarsi ed evolvere.

Si in quanto si reincarnano:

NUMEROSE VOLTE PARTIRANNO, RITORNERANNO, RIPARTIRANNO… e riusciranno a perfezionarsi talmente da diventare degli angeli.

Il plenilunio di primavera è l’occasione di nascita ad un livello più alto di trasformazione Sacra che conduce alla libertà.

Un’altra versione del Padre Nostro. Il Padre Nostro Aramaico:

Padre nostro ti offriamo la terra
Governiamola insieme
I nostri desideri s’incontrino in ogni livello di coscienza
Tu ci dai ogni giorno il pane e il tuo amore, fai pace con noi.
Così noi possiamo far pace con tutti
Perché tu ci aiuti a non peccare e ci liberi dal male.

sabato 30 marzo 2013

David Wilcock e la Tirannia Finanziaria

In questi tempi meravigliosi, ogni tentativo di nascondere la Verità sta miseramente fallendo. Lo scorso 16 gennaio la TV russa “REN-TV” ha mandato in onda un primo storico documentario di ben tre ore intitolato “Un Milione per un Matrimonio“, realizzato in collaborazione con David Wilcock e finalizzato a smascherare la più grande copertura della storia dell’umanità: usando toni inusitati per una rete televisiva, il video denuncia apertamente il governo occulto che tira le fila della finanza mondiale.


Soltanto due settimane dopo è andata in onda la seconda parte intitolata “Gold Shadow” (incorporata qui sopra) in cui vengono reinterpretati i principali fatti storici del ’900 (la rivoluzione Russa, la Crisi del ’29, le due guerre mondiali, ecc.) in funzione del sistematico approvvigionamento aurifero mondiale da parte dell’élite occulta. Questi fatti d’ENORME importanza sono descritti in sintesi nell’articolo che vi presentiamo di seguito.


Il 30 gennaio 2013, la maggiore rete russa “REN-TV” ha mandato in onda “Gold Shadow” (“Oro Fantasma”, n.d.t.), un altro documentario di tre ore riguardante l’esplosiva “Tirannia Finanziaria”. Anche l’India sta compiendo un’inchiesta sulla Tirannia Finanziaria. L’Alleanza (cioè i paesi del BRICS – Brasile, Russia, India, Cina, Sud-Africa, n.d.t.) è finalmente sul punto di rivelarsi e di chiedere giustizia.

Il più grande segreto della storia moderna

L’immagine che avete appena visto all’inizio di questo articolo rappresenta la totalità dell’oro che risulta su tutti i documenti ufficiali del mondo, raffigurato in un unico cubo. Questo grafico è stato prodotto da Oto Godfrey nell’ambito dei suoi sforzi continui per illustrare la Tirannia Finanziaria con metafore visive. Una volta che lo vedete come un cubo, i cui bordi stanno comodamente in una piscina olimpica, è facile avere una nuova prospettiva.

Quattordici cubi e mezzo

Questo è veramente tutto l’oro che sia mai stato estratto dalla terra durante l’intera storia umana? A quanto pare NO. Il vero ammontare è di circa 14 cubi e mezzo identici a questo. Il volume totale, che ora viene tenuto nascosto dalla “versione internazionale” della Federal Reserve, chiamata BIS (Bank for International Settlements, con sede a Basilea, n.d.H.) è di 2.420.937,4 tonnellate. Si tratta di 2 milioni, 420 mila e 937,4 tonnellate d’oro! Questo è considerato letteralmente il più grande segreto della storia moderna. Ma ora non più.

Le due Guerre Mondiali avevano uno scopo occulto

La Prima e la Seconda Guerra Mondiale erano false. Entrambe le parti sono state segretamente gestite dalle stesse persone e con lo stesso obiettivo. Oltre 100 milioni di persone sono morte per un motivo completamente diverso da quello che pensavano. I due fronti che hanno combattuto queste guerre – l’Asse e gli Alleati – erano entrambi sotto il dominio ed il controllo degli stessi banchieri internazionali. Questa è la grande, brutta verità che dobbiamo affrontare se vogliamo guarire questo Pianeta. Tali guerre sono state usate per saccheggiare le banche centrali e le aziende private del proprio oro, in tutto il mondo, per girarlo alla Federal Reserve. Così, i sequestri massivi del metallo prezioso si sono verificati prima, durante e dopo la prima guerra mondiale.

Non è il caso di utilizzare l’irrisione come meccanismo di copertura

Guardate… So quanto è orribile tutto ciò. È quasi oltre ogni immaginazione. Circa l’un per cento del nostro pubblico – parte del quale potrebbe anche agire dietro compenso – ci attacca online con sorprendente enfasi, rabbia e violenza. L’ilarità ed il sarcasmo non ci aiuteranno a superare la cosa, anche se alcuni potranno adottarli al fine di non affrontare una verità troppo scomoda. Altri esaminano minuziosamente i dati cercando disperatamente di trovare un punto errato, nella speranza di screditare poi l’intera indagine. Così facendo, si comportano come se avessero sopraffatto il “demone della Verità”, così da poter continuare a rimanere nel loro “mondo reale” un po’ più a lungo. Tuttavia, una volta che la realtà viene esposta a livello mondiale, i benefìci che ne deriveranno saranno assolutamente spettacolari. Intanto ci sono sei ore di documentari in prima serata su una delle migliori reti televisive russe, per avvalorare direttamente la nostra inchiesta. La “REN-TV” ha ammesso che il contenuto di “Tirannia Finanziaria” è “assolutamente innovativo” ed è stato l’argomento primario usato per alimentare entrambi i documentari.

La Rivoluzione Bolscevica e la Federal Reserve

La Rivoluzione Bolscevica e la creazione dell’URSS nel 1917, sono state una progettazione della Federal Reserve. Ecco un link ad un articolo della Yale University Press sui sequestri dell’oro bolscevico, intitolato “Introduzione all’oro bolscevico“, prima voce risultante su Google inserendo le keywords “bolshevik gold 1917#8243; (“oro bolscevico 1917#8243;, n.d.H.). L’intera rivoluzione bolscevica, da cui è nata l’Unione Sovietica fra il 1917 e il 1922, era finanziata dai banchieri della Federal Reserve, neanche tanto segretamente. La vignetta politica che vedete qui sotto è stata disegnata nel 1911 da Robert Minor, nella St. Louis Dispatch, ed è descritta alla pagina 211 de “La Creatura di Jekyll Island“. Se non mi credete, digitate “Rivoluzione Bolscevica e Federal Reserve” in qualsiasi motore di ricerca Internet, e iniziate a leggere.


L’Ordine Esecutivo 6102

Il 5 aprile 1933, l’Ordine Esecutivo 6102 è stato utilizzato per rendere illegale il possesso dell’oro negli Stati Uniti. Le violazioni per “accaparramento d’oro” erano punibili con una multa fino a 10.000 dollari, dieci anni di prigione, o ambedue. Questo comunicato doveva essere “affisso in un luogo ben visibile” per mezzo del “US General Postmaster” durante il periodo peggiore della Grande Depressione americana. Tutti avevano meno di un mese per conformarvisi. L’oro dei cittadini è stato acquistato a 20 dollari l’oncia e, in seguito, rapidamente rivalutato fino a 35 dollari l’oncia, dopo che tutto fosse finito.


La Germania Nazista era finanziata dalla Federal Reserve

La Federal Reserve, attraverso enti come la Royal Dutch Shell, ora Compagnia petrolifera Shell, ha costruito e finanziato l’ascesa di Hitler al potere a partire dal 1930. I Nazisti hanno fatto un ottimo lavoro di depredazione nelle banche centrali di ogni Paese invaso, mettendo via l’oro per i loro tesorieri. Qui c’è un fumetto politico olandese che “soffia” su questa storia sinistra. Sir Henri Deterding, un manager esecutivo della Royal Dutch Shell, viene raffigurato mentre sostiene Hitler.


L’Alleanza del 1939 tra la Federal Reserve e le fazioni dell’Asse

Nel 1939, l’Unione Sovietica di Stalin firmò un patto con i Nazisti di Hitler. Questo è stato un elemento chiave nel piano della Federal Reserve: unire l’opposizione e creare le basi per una vera guerra mondiale. Nessuno poteva sapere che le stesse persone che hanno finanziato Stalin e Hitler erano al controllo del sistema finanziario degli Stati Uniti. Tutto questo faceva parte di un piano per il dominio del mondo futuro, dopo una Terza e definitiva Guerra Mondiale, per legare insieme tutte le estremità sciolte.


Un grande sforzo di saccheggio

La Federal Reserve ha finanziato e sostenuto sia l’Unione Sovietica che la Germania Nazista. Ha fatto inoltre la stessa cosa con il Giappone durante la Restaurazione Meiji. “Meiji” significa “Esseri Illuminati” – vale a dire gli Illuminati. La FED ha preso il controllo del sistema finanziario statunitense nel 1913 ed ha utilizzato le sue vaste risorse e la sua potenza militare per allestire per i suoi piani.

Segreti nucleari scambiati dopo la seconda guerra mondiale

Anche dopo la seconda guerra mondiale, gli associati della Federal Reserve hanno continuato a passare informazioni di vitale importanza tra gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica, compresi i segreti nucleari (Rothschild sospettato di essere “Il Quinto Uomo” #8594; del 23 ottobre 1994) Il defunto Lord Victor Rothschild, scienziato, capo di un istituto di studi teoretici, giocatore di cricket di prima classe, esperto artificiere e agente MI5, era una super-spia a favore dei Russi, secondo un libro di prossima pubblicazione: “Il Quinto Uomo”, dell’autore australiano Roland Perry, pretende di dimostrare che Victor Rothschild avrebbe rubato tutti i maggiori sviluppi di armi UK/US della seconda guerra mondiale, incluso quelle per la guerra biologica, per la bomba atomica e per i radar.

In particolare, egli sostiene che Rothschild, non Klaus Fuchs o, come si crede generalmente, il funzionario John Cairncross, mise in guardia per primo Stalin dei piani alleati per costruire una bomba atomica con il plutonio 235. Perry afferma inoltre che Rothschild, deceduto nel 1990, sia stato coinvolto in numerosi fatti di spionaggio tanto da sembrare un super-agente, perché dopo la guerra avrebbe sabotato per 20 anni ogni iniziativa d’intelligence occidentale. La prova manifesta è arrivata principalmente da tre giorni di colloqui a Mosca con 7 ufficiali del KGB in pensione, alcuni identificati solo dalle iniziali.

Lincoln ha tentato di sconfiggerli ma è stato assassinato

Questi stessi banchieri potrebbero aver ucciso Lincoln che ha cercato di metterli nel sacco stampando i Greenback (“biglietti verdi”, n.d.H.) durante la guerra civile, a partire dal 1863.


Le banconote sono state emesse dal Tesoro degli Stati Uniti e sostenute dai fondi propri del Governo, non dai metalli preziosi, quindi non potevano essere tassate da banchieri stranieri. La cricca che sarebbe stato presto conosciuta sotto il nome di Federal Reserve, aveva intimato a Lincoln di pagare tra il 24 e il 36 per cento di tasse su tutto il denaro di cui aveva bisogno per finanziare la guerra civile. È naturale quindi che la decisione del Presidente li abbia resi molto, ma molto furiosi.

Caricatura dell’attacco politico a Lincoln firmato dalla FED

Il prossimo disegno politico mostra l’attacco dei banchieri, poi diventati “Federal Reserve”, contro i tentativi di Lincoln per salvare l’economia americana. È stato molto probabilmente creato da John Cameron, nel 1864. Lincoln è raffigurato seduto, appoggiato allo schienale della sua sedia, mentre ride dicendo: “Tutto questo mi ricorda una barzelletta… molto ‘capitale’…”.


Creazione di un Nuovo Ordine Mondiale

Due milioni, 420 mila e 937.4 tonnellate d’oro sono state sequestrate, tra il 1895 e il 1945, nella speranza di creare un Nuovo Ordine Mondiale, come la “Tirannia finanziaria” ha rivelato. L’85 per cento di quest’oro fu originariamente raccolto e nascosto in Asia. La sua esistenza ed il luogo sono stati tenuti strettamente segreti. Nessuno voleva che fosse rubato! Tuttavia, queste holding sono state sistematicamente spazzate via, a partire dal 1895, quando i giapponesi invasero e saccheggiarono la Corea. La Corea, che fu una volta un paese molto ricco, si è ridotto ora a fare “cannibalismo” al Nord.

La Tirannia Finanziaria smascherata

Quattordici cubi e mezzo d’oro corrispondono a 2,4 milioni di tonnellate. Il più grande segreto della storia moderna. Com’è possibile questo? E chi se ne cura? Suona come l’intrigo di un poema epico, un thriller cospirativo, troppo stravagante però per essere vero, ma le prove sono schiaccianti. L’oro è stato sequestrato a livello mondiale come parte di un piano per il dominio e il controllo che risale almeno alla fine del 1700, se non prima. Rubando l’oro di tutti, nessuno avrebbe potuto più competere con la “Money Magic Press”, cioè la capacità di creare denaro dal nulla per il mondo intero. Chi è al potere può stabilire chi vive e chi muore, chi mangia e chi sta affamato, controllando il flusso della moneta.

Conti Globali Collaterali

I Paesi che segretamente hanno consegnato il proprio oro, oppure quelli a cui l’oro è stato rubato, sapevano che fosse finito alla Federal Reserve. Hanno ricevuto delle obbligazioni dalla FED, in valori monetari astronomici, come garanzia per i loro “depositi” alla BIS – Banca dei Regolamenti Internazionali. Questi Conti Globali Collaterali sono stati poi utilizzati per creare incredibili quantità di denaro per gli insider e i loro accoliti.


Molti degli eredi legittimi di questa fortuna non hanno mai dato un centesimo a nessuno. Non un solo dollaro dei Conti di Garanzia è stato condiviso al di fuori della “cricca” della Federal Reserve. Questo è stato considerato il segreto più altamente classificato e pericoloso di tutti, molto di più che il cover-up (cioè la copertura, n.d.t.) degli l’UFO.

Tangenti astronomiche

Nel corso degli anni, ci sono stati sei diversi gruppi o enti che hanno tentato di corrompermi con quantità esorbitanti di denaro per garantirsi la mia fedeltà e la mia collaborazione. Sono venuto a conoscenza dei Conti Globali Collaterali quando si è saputo della querela della Dragon Family, dato che sono stato personalmente invitato a trarne profitto. Un ex-agente della CIA mi ha detto “Niente è più prezioso, per la comunità degli insider, della capacità di influenzare milioni di persone. Non dimenticare mai questo, David.” In ognuno di questi casi, il mio denaro sarebbe stato generato attraverso un sistema segretissimo, tutto legato alla Federal Reserve. Mi sarei comportato come un broker (o “mediatore”, n.d.t.), facilitando le transazioni tra le banche centrali del mondo chiamate “trades” (…)

Un processo da mille miliardi di dollari

I Conti Globali di Garanzia sono stati utilizzati per finanziare ogni genere di cose. Gli utili, erano stati originariamente destinati a ricostruire l’Europa dopo la seconda guerra mondiale. Almeno così era stato fatto credere ai leader etici del mondo. Invece i Conti sono serviti per pagare le campagne di propaganda, gli assassinii politici, il traffico d’armi e di droga, le basi sotterranee, i programmi spaziali top-secret. Gran parte dell’oro rubato appartiene alla Dragon Family, un antico gruppo asiatico che ha taciuto per la sua stessa sicurezza. La Dragon Family ha dato a Neil Keenan 134.500.000.000 di dollari in obbligazioni della Federal Reserve – che ora valgono più di mille miliardi di dollari in valuta moderna – sempre nella speranza di esporre la verità. I titoli sono stati rubati, ed un procedimento legale da un trilione di dollari (1000 miliardi, n.d.t.) è stato avviato il 23 novembre 2011. Ho scritto un articolo sul blog di Benjamin Fulford nel quale criticavo la suddetta causa, e l’Alleanza dietro ad essa mi ha contattato per correggere i miei errori.

[Omettiamo qui i paragrafi in cui Wilcock narra le vicissitudini sue e di altri insider coinvolti in questa faccenda, fatte di tentativi di avvelenamento, omicidi, incendi di abitazioni, intimidazioni, incidenti "casuali" e proposte di tangenti, n.d.H.]

Qui arriva la Cavalleria

Non ho scritto più nulla su questo argomento fino al 16 Dicembre 2012 quando la REN-TV mi ha contattato per fare il primo documentario. Questa è stata una sorpresa incredibile. Un documentario di tre ore, in prima serata, su una delle migliori reti russe. Sono stato profondamente impegnato nel tentativo di ottenere un programma televisivo progettato sul mio libro “The Source Field Investigations”. Mi sono reso conto in prima persona di come sono strettamente controllate le industrie televisive e cinematografiche, se non altro in America. Onestamente non mi sarei mai aspettato – nemmeno in un milione di anni – che eventuali documentari televisivi si sarebbero incentrati su questo. Almeno, non fino al tempo dopo gli arresti. La REN-TV mi ha detto che lo show stava per andare in fumo il 16 dicembre. A quanto pare, la mia testimonianza video-registrata ha avuto un’importanza tale da deciderne la data d’uscita in anticipo di un mese.

Il Grande Esordio

La Tirannia Finanziaria – il libro esplosivo che ha davvero compattato questo caso ed ogni nuova informazione degli insider agli occhi del mondo, è stato pubblicato il 13 gennaio 2012. Pressoché un anno dopo, il 16 gennaio 2013, la REN-TV ha mandato in onda “Un milione per un Matrimonio”, un documentario della durata di tre ore basato sulla Tirannia Finanziaria. Tenuto conto di tutto ciò che ho esplorato e scoperto riguardo alla verità nascosta dell’economia del mondo, sono stato accreditato come “economista” nello stesso show.

Ancora tre ore di documentario mandate in rete

Ora, a partire da oggi – 30 Gennaio 2013 – un altro, ancora più potente e mirato documentario di tre ore è stato emesso da REN-TV su questo argomento. Ne ho sentito parlare da settimane. Mi hanno chiesto di non pubblicizzarlo, fino a quando non fosse uscito, per motivi di sicurezza. Nella seconda nastratura sono presenti più di 30 domande, molto più dettagliate della prima puntata. Inoltre, mi è stato detto che compaio in tutte e tre le sezioni. Questo programma fa parte di una serie televisiva in corso, chiamata “Noi non abbiamo mai sognato”. Il filmato di tre ore, reso pubblico, si chiama “Gold Shadow” (“Oro Fantasma”, n.d.t.) ed è stato visto da ben 138 milioni di persone in Russia, in base alla valutazione potenziale della REN-TV nell’audience di prima serata.

Ed ora, senza ulteriori indugi, stiamo lavorando attivamente per ottenere i due documentari tradotti e sottotitolati in inglese al più presto. È giusto, per il momento, che questi siano disponibili solo in russo, ma li ho messi qui, per il piacere vostro di visualizzarli. Potete ottenere un’idea decente di ciò di cui stanno parlando solo dal rapido movimento delle immagini. Le mie parti sono udibili in inglese sotto la voce fuori campo e quindi potete far scorrere la cronologia per osservare dove appaiono.

http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.8458

La Sacra Pipa dei Lakota

La Chanupa o Chanunpa è l’oggetto sacro per eccellenza tra tutti i popoli nativi ed è così anche per i Lakota.

La Sacra Pipa è costituita da due parti: la prima è Ihupo = cannello (detto anche Sinte = coda), la seconda è Pahu = fornello.


Il cannello generalmente è fatto di legno d’acero, mentre il fornello principalmente è di catlinite, Inyan – Sha, una pietra rossa reperibile in un unico posto, nel Minnesota. Le due parti, quando la Pipa non è fumata, sono conservate separatamente. Sono singolarmente avvolte in stoffa rossa e così posti in una borsa di pelle finemente decorata con aculei di porcospino o ricamata con perline.

La Pipa Sacra, come insegnò Wohpe, è il più sacro e il più potente strumento di preghiera colmo di profondi significati e simboli.

Il cannello, fatto di pietra rossa rappresenta la carne viva e il sangue coagulato di Madre Terra: è il principio femminile, l’elemento Terra, Madre Terra e tutte le creature da essa generate e nutrite.

La miscela di tabacco e di altre erbe e cortecce – kinnikinik o chanshasha – alludono alla vita vegetale, all’elemento acqua di cui si nutrono le piante, e naturalmente la loro accensione é la simbolica presenza dell’elemento fuoco. Durante il riempimento del fornello si prega e si invitano gli Spiriti delle Quattro Direzioni insieme al Padre Cielo e Madre Terra. Naturalmente il fumo, portando verso il cielo le preghiere, è il tratto d’unione tra l’uomo e la sfera divina.

L’atto d’unire le due parti e di pregare fumando la Pipa è l’azione simbolica che rappresenta l’unione degli opposti, del maschile al femminile, il Cielo alla Terra, ed è la dimostrazione della consapevolezza dell’origine unica di tutti gli esseri e cose esistenti, dell’Universo intero. La comprensione profonda della stretta connessione e interdipendenza tra il mondo manifesto e non manifesto.

Nella cosmologia Lakota esiste una suddivisione in quattro parti di ogni cosa: quattro colori (rosso, verde, blu, giallo), quattro misteri superiori (Sole, cielo, Terra, roccia), quattro classi di dei (superiori, associati, subordinati, spiriti), quattro elementi nel cielo (Sole, Luna, cielo, stelle), quattro partizioni del tempo (giorno, notte, mese, anno), e quattro venti corrispondenti ai quattro punti cardinali.

Tutto ciò è simboleggiato dalla croce all’interno di un cerchio, il cerchio sacro che rappresenta la totalità del popolo.

Chi usa la sacra Pipa si volge a est durante l’alba e verso ovest al crepuscolo.

Il Sole è stato riconosciuto come uno dei più grandi regolatori divini dei Lakota.

Anche la disposizione degli oggetti all’interno delle tende rispecchia le loro credenze: la parte est dei tipì simboleggiano la sorgente di luce, il sud la morte e il percorso dello spirito, l’ovest oscurità e l’Uccello del Tuono, il nord il sentiero degli antenati.

I Lakota affermano di vedere nella Luna il volto di una donna che sta mescolando il contenuto di una caldaia posta sul fuoco. La Luna è collegata esplicitamente al ciclo mensile femminile, alla gravidanza e alla fertilità.
In più, per i Lakota i punti cardinali sono 6, infatti ai quattro che conosciamo si aggiungono lo zenit e il nadir solari.

Le Black Hills, o Paha Sapa in lingua Lakota, sono un’area geografica di estrema bellezza situata tra gli stati del Sud Dakota e del Wyoming, rappresentano sicuramente il luogo più sacro per le nazioni delle praterie, ed i Lakota pensano a loro come al centro della loro Terra. Al loro interno si trova la caverna dalla quale, secondo uno dei miti della Creazione Lakota, il popolo dei Sette Fuochi emerse sulla faccia della Terra: Wakama Ognaka Icante (il Cuore di tutto cio’che esiste), l’ombelico del mondo Lakota, essi spesso dicono «Le Black Hills sono la casa del nostro cuore, e il cuore della nostra casa».

Anticamente i Lakota collegavano alcune costellazioni a luoghi precisi che fanno parte dell’area delle Paha Sapa. Tali collegamenti costituivano i passaggi di un ciclo rituale annuale della durata di tre mesi (dall’equinozio di primavera al solstizio d’inverno) culminante nel rito collettivo della Danza del Sole. Questo ciclo rituale era un qualcosa di estrema importanza per la concezione Lakota del mondo, quello della contemplazione tra cielo e Terra. Il ciclo rituale, compiuto da un gruppo di devoti scelti fra tutte le bande Lakota, faceva coincidere i propri spostamenti sulla Terra con gli spostamenti compiuti dal Sole nel cielo: realizzando così la credenza di Albert White Hat un anziano di Rosebud «ciò che è nei cieli è sulla Terra, e ciò che è sulla Terra è nei cieli».

Il ciclo aveva inizio verso la fine dell’inverno, quando le bande vaganti nella prateria erano accampate in Sud Dakota e in Nebraska. Era questo il momento di raccogliere la salvia, quando il Sole si trovava in corrispondenza della costellazione detta Cansasa Ipsuye (corteccia di salice secca). Nel linguaggio degli uomini sacri questo termine indicava il cucchiaio di legno utilizzato per raccogliere dal fuoco i tizzoni ardenti con i quali accendere la Pipa: la fine dell’inverno corrispondeva quindi all’inizio dell’anno cerimoniale e all’accensione della Pipa cosmica, rispecchiata sulla Terra dalla cerimonia della Pipa tra i Lakota. Era in questo modo che l’intera Creazione celebrava il ritorno primaverile alla vita.

Il secondo ciclo era detto Yate Iwakicipi (Salutare il ritorno dei Tuoni) e si svolgeva nel primo periodo primaverile. I devoti si trasferivano su Harney Peak, la cima più alta delle Black Hills, la sede degli Esseri del Tuono (Wakinyan), mentre il Sole si trovava in corrispondenza delle Pleiadi, chiamate dai Lakota Wicincala Sakowin, (Sette Piccole Ragazze).

La leggenda narra che un giorno una banda Lakota si trovasse accampata in prossimità di Ghost Butte. Ogni giorno un’aquila rossa scendeva dal cielo, rapiva una giovane e la portava sulla cima della montagna per ucciderla. Il settimo giorno, Stella Caduta, figura mitica portatrice di luce e consapevolezza, arrivò in soccorso dei Lakota uccidendo l’aquila e ponendo in cielo le sette ragazze rapite. Fu così che da quel giorno si diede origine alla costellazione delle Pleiadi.

A metà maggio il gruppo di devoti si spostava nel centro spirituale delle Paha Sapa, una collina spoglia, e precisamente quando il Sole faceva ingresso nella costellazione detta Pista di Corsa (Ki Inyanka Ocanku) o Cerchio Sacro (Cangleska Wakan).

La leggenda legata a questa costellazione narra della gara di corsa che gli animali a quattro zampe indissero un giorno contro gli animali a due zampe intorno alle Colline Nere, delimitandone così i confini naturali e causando così l’originarsi della valle di Terra rossa che tuttora ne definisce la forma. Qui si compiva la cerimonia chiamata Salutare il Ritorno in Pace di tutta la Vita (Okislataya Wowahwala).

In questa cerimonia si versava l’acqua sul terreno per offrire da bere alle piante, si davano lingue di bisonte in pasto agli animali carnivori e si spargevano semi per gli uccelli. Anche i gruppi di Lakota che in quel periodo si trovavano lontani dalle Black Hills eseguivano riti analoghi, pregando e digiunando, ponendosi così in sintonia con il pieno ritorno della vita, e preparandosi così per la grande celebrazione della Danza del Sole.

Durante il ciclo rituale appena descritto il nome di tre luoghi geografici mutava Mato Tipila Paha diveniva Pte He Gi (Corno del Bisonte Grigio); Inyan Kaga, una collina nella parte occidentale delle Black Hills , dove i devoti raccoglievano pietre da utilizzare nelle capanne sudatorie della Danza del Sole diventava Pte Sa Sapa (Corno del Bisonte Nero); Bear Butte, infine, (il luogo dove la tribù intera si recava dopo la Danza del Sole per tenere il consiglio generale e trattare i grandi temi di interesse comune) diventava Pte Pute Ya , "il Naso del Bisonte". Questi tre siti venivano così a formare un triangolo geografico "spiritualmente vivo".

Devil’s Tower, situata nello Wyoming sudorientale è una conformazione di roccia rossa ed ha un aspetto particolare, riveste una certa importanza tra i Lakota, questa montagna sacra si erge solitaria in un panorama quasi completamente piatto di praterie e macchie di pini. Era qui a La Casa dell’Orso (Mato Tipila Paha ) che avveniva la Danza del Sole, ed era qui che nei tempi antichi tutte le bande Lakota si davano appuntamento nell’estate per partecipare alla più grande celebrazione religiosa, politica e sociale della loro nazione. Secondo i Lakota, Mato Tipila Paha è collegata all’omonima costellazione.

Per quanto riguarda la determinazione della data intorno a cui i Lakota migrarono nelle pianure settentrionali del continente, questo ciclo rituale depone decisamente a favore della tradizione Lakota. Goodman, infatti basandosi su precisi calcoli astronomici, afferma che l’origine delle costellazioni Lakota collegate a particolari conformazioni rocciose delle Black Hills e probabilmente anche l’origine della Danza del Sole come punto culminante di tale ciclo cerimoniale annuale, non possono calcolarsi a meno di 2.800 anni fa (precisamente tra il 1616 e l’896 avanti Cristo).

Goodman effettua un calcolo relativo alla posizione del Sole ai giorni nostri e confrontandola con quella attribuita all’astro nei rituali legati alle Black Hills, trova una certa differenza rispetto alla posizione del Sole considerata nei miti Lakota. Calcolando lo spostamento del Sole, e moltiplicando gli anni terrestri con i gradi, ottiene un risultato di 3.600 anni (1616 a.c.) come data di origine nei concetti Lakota che legano quelle costellazioni ad alcuni siti nelle Black Hills. Approssimando i gradi terrestri ottiene una data che corrisponde all’896 a.c. Questa data si scontra pesantemente con gli antropologi che concedono non più di tre-quattrocento anni di età alla Danza del Sole.

Ma Frank Fools Crow, (scomparso da pochi anni) uno dei più grandi leader Lakota degli ultimi tempi, affermava: «so che la maggior parte degli studiosi non indiani non sarà d’accordo con questa data della venuta di Donna Bisonte Bianco, dato che essi dicono che i Sioux e la Pipa giunsero sulle pianure appena dopo l’anno 1700 d.C. Ma da ragazzo mi venne insegnato, e mi è stato confermato in visione, che piccole spedizioni di caccia effettuavano viaggi verso ovest fino ad arrivare addirittura sulle Montagne Rocciose molto tempo prima che l’intera nostra nazione migrasse nella Terra del bisonte, e che fu durante uno di questi viaggi che la Sacra Pipa Bisonte Bianco e le istruzioni per il suo utilizzo durante le preghiere ci vennero date. Le sette cerimonie sacre tribali che prevedono l’uso della Pipa ci vennero date e furono praticate dopo che l’intera nazione Lakota si fu trasferita sulle pianure, e, molti, molti anni dopo la prima apparizione di Donna Bisonte Bianco».

Le stelle sono il woniya di Wakan Tanka cioè "il sacro respiro del Grande Spirito". Le costellazioni sono l’espressione della sacralità di Wakantanka e della venerabilità delle sue parole, delle quali gli specifici significati sono trasmessi tramite storie e cerimonie della tradizione orale. È Skan che assegna lo spirito delle stelle in ogni persona alla nascita, ed è alle stelle che ognuno torna dopo la morte.

Le stelle non si curano della Terra o di qualcosa d’altro. Non hanno nulla a che fare con l’umanità. A volte esse scendono nel mondo così come qualche volta i Lakota salgono da loro.

Le stelle sono state create da Skan per essere la sua compagnia, i suoi messaggeri e per diffondere la luce sulla Terra. Skan ha creato le stelle dal nagila o "spirito delle acque" e le ha disposte sulla sua cupola blu. Ma le stelle non avevano una direzione così Skan fissò una stella e la nominò "capo" e dalla sua posizione stabile questa stella può così comandare su tutte le altre così che tutte sanno dove andare e nessuna si può perdere. La stella è la Stella del Nord, la nostra Stella Polare.

Le interazioni tra i mondi celeste e terrestre sono comuni nelle mitologie di vari popoli.

L’ eroe soprannaturale, Stella Caduta, era il figlio della Stella del Nord e di una donna Lakota. Stella Caduta era membro del Maghpia Oyate o Popolo della Nuvola ed è uno speciale protettore del popolo Lakota. Sua madre viveva con la Stella del Nord ma cadde sulla Terra quando fece l’errore di cercare di estirpare una pianta che cresceva nel mondo delle nuvole. Ora la Stella del Nord si erge in immobile solitudine con nel cuore la perdita della sua amata fanciulla Lakota. Tupun Shawin (la ragazza con la guancia rossa) fu trovata morente da un gruppo di cacciatori subito dopo la caduta. I ragazzi non sapevano se lei fosse uno spirito o una donna e così la lasciarono sola ma non vollero abbandonare il bambino senza aiuto, così lo portarono al villaggio. Il misterioso bimbo fu chiamato Stella Caduta e fu affidato ad una donna sola e sterile del villaggio. Egli maturò molto rapidamente e divenne conscio del suo speciale destino. Disse agli abitanti del villaggio che era il figlio di una stella brillante del cielo, poi avvertì la madre adottiva che sarebbe ritornato dal padre. Ora lui è là, che veglia sui Lakota, il popolo che l’ha adottato.

I Lakota chiamano la Via Lattea Wanaghi Tachanku o "sentiero degli spiriti". Era "il sentiero che tutti i Lakota devono prendere quando la morte li sorprende". Essi arrivano nel punto in cui la Via Lattea sembra spezzata, in realtà qui c’è un grande arbitro che sta in piedi e decide del destino futuro di tutti. Coloro che hanno vissuto una vita immorale sono forzati a dirigersi in quella parte della Via Lattea che termina con una nebulosa e qui a turbinare nello spazio per sempre. Quanti hanno tenuto un contegno decoroso nella vita, devono seguire l’altra strada, quella per Wanaghiyata, la casa promessa alle anime dei defunti.

Il legame tra Stella Caduta e le credenze sull’aldilà si trova nella costellazione conosciuta con il nome di Nape, "la Mano", che consiste nella cintura di Orione, nella Spada di Orione più le stelle Rigel e b Eridanus (Cursa). La cintura di Orione è il polso, la spada di Orione è il pollice, Rigel rappresenta il dito indice e Cursa raffigura il mignolo. Questa costellazione è correlata con "il capo che perse la sua mano". In tale leggenda, questo capo era egoista e il suo egoismo lo portò ad interrompere il ciclo cosmico. Dato che la continuità della vita dipende dall’autosacrificio del capo e che questi si rifiutò di offrire sé stesso (il suo sangue durante la danza del Sole), si rese necessario l’intervento divino. Così Wakinyan, l’Uccello del Tuono gli strappò la mano.

La figlia del capo si offrì come moglie a Stella Caduta se lui avesse recuperato la mano del padre. Stella Caduta riuscì in questa impresa, sconfisse Uccello del Tuono e Inktomi e la sposò.

Stella Caduta rappresenta per i Lakota il nuovo (il nuovo capo, il nuovo anno…) ed il figlio raffigura la Terra rinnovata in primavera.

Oltre a "Pista di Corsa" i Lakota guardavano un altro importante gruppo di stelle intorno al periodo del solstizio invernale. Sebbene essi non osservassero il solstizio invernale di per sé stesso (era normalmente troppo freddo nelle Pianure per stare fuori tutta la notte a scrutare il cielo), queste stelle e questi asterismi furono notati proprio in quel periodo:

Wichapi Owanjila, la Stella polare – a (alfa) nell’Orsa minore, una supergigante gialla distante 700 anni luce; Wichakihuyapa, il Grande Carro, asterisma compreso nella costellazione dell’Orsa maggiore; Mato Tipila, la Tana dell’Orso, la quale acclude Castore e Polluce, rispettivamente a (alfa) e b (beta) della costellazione dei Gemelli; Canshasha Inpusye, "la corteccia di salice secca" composta dal Triangolo insieme all’Ariete; Hehaka, l’Alce, con parti dei Pesci più altre stelle; Keya, la Tartaruga"; Zuzuecha , il Serpente, formato dalle stelle del Cane Maggiore unite a quelle della Colomba; Tayamni, il Bisonte, che include Sirio, Rigel e Aldebaran, Capella insieme al "luogo del fuoco" che comprendeva parti del Leone e dei Gemelli. E’ naturale che un popolo che era dipendente dal Bisonte (Tayamni) non poteva non creare una costellazione a lui dedicata. Era costituita dalle Pleiadi (Winchincala Sakowin o Tayamnipa) che rappresentano la testa dell’animale, seguite da Aldebaran insieme alla cintura di Orione (Tayamnichankahu), la colonna vertebrale, Betelgeuse e Rigel (Tayamnituchuhu), le costole, ed infine Sirio (Tayamnisinte) la coda.

È interessante notare come certe stelle, o gruppi di stelle, facessero parte di più costellazioni.

Arturo, a (alfa) della costellazione del Boote, una gigante rossa 24 volte più grande del Sole e distante 36 anni luce, è conosciuto con vari nomi, come Wichapi Sunkaku, il fratello più giovane della stella del mattino, od Oglechkutepi, il gioco delle frecce o ancora Ihuku Kigle, l’affondato. E Arturo è legato con una speciale relazione con Anpao Wichahapi, la stella dell’alba cioè Venere.

Una costellazione a noi sconosciuta è Agleshka o la salamandra.

Le sette stelle del Grande Carro corrispondono alle sette stagioni della maturazione di una donna e ai sette fuochi del concilio Lakota.

Towin, lo spirito della donna blu che assiste le ostetriche nel loro lavoro, vive al centro del carro cioè il luogo dove possiamo trovare il foro dal quale la madre di Stella Caduta è precipitata. Questo asterisma porta l’acqua necessaria per la cerimonia della capanna sudatoria nel cielo e traghetta le essenze spirituali dei morti fino alla Via Lattea.

Fino a poco tempo fa, molti antropologi ritenevano che i Lakota non avessero alcuna conoscenza del cielo. Non consideravano il fatto che erano i discendenti dei popoli che avevano creato le ruote della medicina e non avevano capito il significato astronomico delle decorazioni e degli ornamenti sui costumi e sui manufatti perché non assomigliavano alle "nostre stelle". Le cose che saltavano subito agli occhi degli occidentali erano che i Lakota non avevano un calendario e non erano interessati nel calcolare precisamente i periodi in cui seminare e raccogliere, inoltre non avevano edificato monumenti caratterizzati da particolari allineamenti celesti, e che tutto quello che gli importava era l’osservazione dell’andamento numerico della popolazione dei bisonti, che l’unica parte dell’anno che contavano era l’inverno, perché sulle pianure era il periodo in cui la caccia era sospesa per le condizioni meteorologiche molto avverse.

Ma come altre società nomadi, i Lakota hanno usato le stelle come indicatore stradale durante gli spostamenti. E scegliendo di non costruire nulla, rimanendo quindi liberi nei loro movimenti, hanno utilizzato colline, rocce, oggetti naturali ben riconoscibili, come uno specchio terrestre dell’universo. Il Lakota ha imparato a conoscere il sacro ordine di tutte le cose del cielo e della Terra, e a distinguere il loro posto nel vasto universo. Attraverso l’attenta osservazione del mondo delle stelle essi sono arrivati a comprendere che il loro mondo era un riflesso microcosmico del mondo del cielo.

venerdì 29 marzo 2013

Considerazioni sul "Caso Amicizia" - Uomo Universale


A proposito di rilfessioni stimolate dal caso "Amicizia", secondo me l'idea più intrigante veicolata da questo caso è: l'uomo è universale.

Ad un certo punto di un libro di Stefano Breccia un W56 spiega ad un terrestre che la teoria secondo la quale l'uomo sarebbe frutto di un'evoluzione da esseri scimmieschi sarebbe completamente falsa. Aggiunge che in alcuni pianeti ci sarebbero alcuni animali che rassomiglierebbero agli uomini, un po' come le nostre scimmie; ma che fra un milione di anni le scimmie sarebbero ancora scimmie; dice anche che i nostri biologi avrebbero torto marcio nel credere di aver ricostruito i vari alberi genetici (cita il caso eohippus-cavallo) e che una razza (sarebbe meglio dire una specie) non si modificherebbe quasi mai: tipicamente quando ciò avverrebbe sarebbe per degenerescenza.

Secondo me questo tema per essere dibattuto seriamente necessita di conoscenze specifiche e specialistiche in campo biologico ed anche geologico. Tuttavia penso che sia lecito svilupparci sopra qualche considerazione elementare. Pertanto, nella piena consapevolezza dei limiti di quanto scriverò e senza la pretesa di dire sempre e comunque cose giuste (anzi mi farà piacere se qualcuno vorrà correggermi) io penso che la diatriba evoluzionismo-creazionismo restringa il dibattito ad una visuale forzatamente dualistica ed angusta. Per quel poco che ne so infatti, non esiste soltanto la dicotomia creazionismo-evoluzionismo, esistono anche altre posizioni. A questo proposito c'è un bel libro, forse un po' vecchiotto ma sempre molto stimolante: "Organicismo ed Evoluzionismo" del Prof. Roberto Fondi ed a cura di Giovanni Monastra, edito da "il Corallo-il Settimo Sigillo" nel 1984. In Questo libro il Prof. Fondi tenta un approccio alla complessa questione distinto sia dall'evoluzionismo sia dal creazionismo.

Comunque, per tornare a noi, gli assunti di base dell'evoluzionismo sono essenzialmente due:

1) Mutazioni genetiche casuali.
2) Selezione naturale.

Riflettiamoci su:

1-a)
La realtà delle mutazioni genetiche spontanee (siano esse causali o meno) mi sembra ormai un fatto acquisito (soprattutto nel caso della formazione di razze o sottospecie), anche se mi sembra di aver capito che allo stato attuale delle conoscenze il dibattito sulla reale incidenza di queste mutazioni sui meccanismi di speciazione non sia ancora del tutto chiaro, per non parlare poi dell'incidenza sui meccanismi di formazione di classi più ampie come i generi, gli ordini, la famiglie etc. Quindi già qui un elemento di prudenza si imporrebbe prima di affermare sic et simpliciter che il punto 1) sia un mattone consolidato dell'evoluzionismo.

1-b)
Penso che sia molto difficile stabilire cosa è casuale e cosa non lo è. Questo mi sembra un punto chiave, molto più importante del punto 1-a). Infatti anche se fosse vero ed ampiamente acclarato che le mutazioni genetiche spontanee siano la causa della formazione non solo di sottospecie (razze) ma anche di specie, generi, ordini, famiglie etc, resta il dubbio che davvero queste mutazioni genetiche spontanee siano casuali. Nessuno infatti mi potrà mai dimostrare che tali mutazioni siano davvero casuali. D'altra parte basta supporre che non lo siano ed ecco che abbiamo già superato il meccanicistico punto di vista evoluzionista, senza per altro averne negato del tutto uno dei fondamenti e senza essere scivolati nel creazionismo più semplicistico. Queste mutazioni si potrebbero infatti facilmente inserire all'interno di una cornice filosofica di tipo organicistico, che veda il Cosmo come un grande organismo ordinato non statico, ma dinamicamente retto da leggi necessarie e soprattutto intelligenti.

Facciamo un esempio banale e forse non del tutto corretto, ma che rende l'idea di ciò che voglio dire.

L'Okapi si sa è imparentato con la giraffa; immaginiamo una popolazione di Okapi che viva in una savana dove siano presenti soltanto alberi più o meno posti all'altezza del loro muso. Tutto procedere regolarmente. Supponiamo che col tempo l'ambiente circostante muti lentamente e che lo faccia in accordo con una qualche legge (ciclica o meno poco importa) intelligente (facile sarebbe un accostamento col "Genius Loci" dei maiores nostri); supponiamo che gradatamente una popolazione di piante più alte soppianti la precedente popolazione di alberi; se il Cosmo è un organismo, allora anche gli Okapi di quella savana ne fanno parte.

Lentamente gli Okapi incontrerebbero sempre più difficoltà a nutrirsi, certamente il tasso di mortalità aumenterà. Quella stessa intelligenza vorrà che una nuova specie prenda il posto della prima ed ecco che appare una nuova mutazione genetica, che favorisce la nascita di individui dal collo più lungo; la selezione naturale, col tempo, farà il resto. Siamo sicuri che le mutazioni siano dunque sempre casuali? In questa cornice no. Il tutto senza aver messo in discussione l'azione a posteriori della selezione naturale (anche essa farebbe parte del resto delle leggi che regolerebbero l'organismo, ma su un piano più meccanicistico).

2)
Il grado di incidenza e di importanza della selezione naturale nella formazione di nuove specie non è da tutti condiviso ed accettato allo stesso modo; credo che su questo ci sia dibattito anche tra gli evoluzionisti. La questione insomma mi sembra ancora aperta, specialmente nel caso della formazione di ordini, generi, famiglie, dove mi sembra di aver capito che le cose siano ancora poco chiare, se si accetta il paradigma evoluzionista resterebbero ancora molti problemi aperti.

Il Creazionismo invece di solito viene associato a due posizioni:
3) Le specie sono sostanzialmente immutabili.
4) Le specie sono state create da Dio in un dato istante di tempo.

Il punto 3) sembrerebbe essere condiviso dai W56. Se si accetta un'idea a me molto cara, e cioè che l'Universo non solo non sia stato creato da nessuno, ma che nemmeno abbia avuto un'origine temporale e che esista da sempre ed esisterà per sempre (anche se non necessariamente sempre nello stesso stato), allora è facile inserirvi il punto 3) e contestare il punto 4).

In questa cornice quindi le varie specie viventi riprodurrebbero tutte in vario grado dei modelli platonicamente eterni. Secondo me l'idea più intrigante veicolata dal libro "Contattismo di Massa" è : l'uomo è universale. Secondo me ciò si sposerebbe benissimo con la vecchia concezione delle idee platoniche. Così come l'uomo, anche altri esseri sarebbero universali, esisterebbero da sempre e tenderebbero ad approssimarsi a dei modelli eterni, più o meno bene a seconda dei casi e delle varie esigenze ambientali.

Questo per tutti i pianeti del Cosmo in cui ci sarebbe la vita, Cosmo che quindi si configurerebbe classicamente come un vero e proprio organismo intelligente, dotato di parti aventi un'identità ed una funzione ben precisa nell'economia del tutto. Il tutto senza introdurre un Dio personale che ad un dato istante di tempo creerebbe ex nihilo una data specie.

Quanti sarebbero questi modelli biologici? Chissà, forse un insieme molto grande ma finito, forse un'infinità numerabile come quella che caratterizza i numeri naturali o i numeri razionali o forse ancora un'infinità non numerabile, come quella che caratterizza i punti di una retta ed i numeri irrazionali. Io credo che natura facit saltus, anche se molto piccolo (dell'ordine di grandezza del quanto di azione), quindi tenderei a ritenere che si tratti di un'infinità numerabile; naturalmente è solo una speculazione e niente più.

Quindi, tornando alla diatriba creazionismo-evoluzionismo, a naso direi che è possibile concepire delle alternative ad entrambe queste due posizioni intese nel senso sopra riportato.

Il pensiero che mi affascina di più nella storia di “Amicizia” è l’idea che l’uomo sia universale, cosa questa affermata dai W56 stessi, secondo il libro “Contattismi di Massa”; senza peraltro negare l’esistenza di forme di vita intelligenti aventi fisiologia totalmente non comparabile con quella umana, i W56 avrebbero infatti detto che la forma umana è la più diffusa forma di vita intelligente nel cosmo, con varianti che è lecito pensare siano dovute ad adattamenti a fattori locali come la gravità (che influisce sulla grande variabilità nelle altezze), il tipo di sole (o di soli, nel caso di sistemi planetari con più soli), l’atmosfera più o meno ricca di ossigeno (che influisce sul metabolismo di alcuni organi interni ) e così via.

Ci vedo un legame con la dottrina tutta platonica dell’eternità delle idee. In questo caso l’Idea uomo sarebbe eterna ed universale, perfino sul piano fisico.

Se la storia dei W56 fosse vera ne conseguirebbe quindi che avremmo una controprova sperimentale della validità della teoria delle idee di platonica memoria. Trovo questo infinitamente più entusiasmante e dirompente di tutte le possibili ricadute tecnologiche che potrebbero derivare da un contatto con una ipotetica civiltà extraterrestre più evoluta della nostra. Un ordine, un disegno, uno schema, un Logos emergerebbe dalle buie profondità dello spazio, ed avremmo la certezza di non essere più soli, ma di essere uno fra gli infiniti tasselli di uno splendido mosaico progettato da una mente divina, figli di un’idea eterna sparsa un po’ ovunque nel cosmo. Questo è quello che penso io.

Anche se riflettiamo su questa storia da un punto di vista meno filosofico e più pragmatico, direi che l’idea della possibile esistenza di uomini su altri pianeti non dovrebbe apparire così improbabile.

Effettivamente, noi non abbiamo nessun esempio di vita intelligente sotto i nostri occhi ad eccezione della nostra stessa forma di vita, di uomini moderni intendo; sappiamo che in passato ci sono state altre specie umane intelligenti (ma comunque sempre genere Homo, i neanderthal e gli erectus), forse meno di noi; oltre queste il baratro, primitive forme di australopitechi et similia, più simili alle scimmie che a noi. Quindi è innegabile che su questo pianeta la specie Homo Sapiens abbia funzionato, nel senso che (finora) è risultata vincente. Non abbiamo nemici naturali, anzi, siamo talmente "forti" che stiamo distruggendo il pianeta. Ci siamo adattati alla grande, poi abbiamo perfino cominciato ad adattare l'ambiente ai nostri bisogni; le altre specie umane si sono estinte.

Ora, partendo da questo dato di fatto, non è difficile ipotizzare che in altri pianeti simili alla terra, ricchi di ossigeno e di acqua, la stessa forma Homo possa essersi formata ed aver finito per prevalere. Con qualche variante magari, ma il "progetto" Homo potrebbe essere più o meno lo stesso. Non abbiamo motivi per dubitarlo, anzi, la nostra stessa esperienza ci spinge a pensare probabile tutto ciò, io credo.

In fondo se ci si pensa, anche sulla terra abbiamo il caso dei marsupiali, molto diversi dai placentati interiormente, ma spesso simili esteriormente. Pensiamo al caso del tilacino, il cosiddetto "lupo marsupiale", estintosi in Tasmania negli anni '30 a causa della caccia spietatata e delle malattie. Non era un lupo ovviamente, era un parente del canguro, ma ne occupava la stessa nicchia ecologica ed esteriormente gli rassomigliava abbastanza. I casi ci sono.

Quindi perché immaginare per forza nanetti grigi od omini verdi con le antenne? Chissà, un giorno potremmo con nostra grande sorpresa incontrare altri uomini come noi.

Immaginiamo una stanza illuminata dalla luce, con tanti granelli di polvere fluttuanti nell'aria. Su ciascuno di quei granelli ci sono milioni di microbi, ignari gli uni degli altri. Però per noi che riusciamo ad averne uno sguardo d'insieme è palese che quei microbi sono tutti parenti, sparsi nella stessa stanza, che è il loro universo. Solo che loro non lo sanno. Cum grano salis, perché non potrebbe essere, magari in parte, così anche per l'uomo laddove ci siano pianeti adatti a lui?

http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=3998

giovedì 28 marzo 2013

La Musica Occulta e Aleister Crowley



Un certo numero di musicisti rock sono stati affascinati dalla personalità e le idee di Aleister Crowley, e molti hanno fatto riferimento a lui o il suo lavoro in proprio.

Gruppi di musica popolare che hanno fatto passare riferimenti a Crowley includono:

The Beatles, che lo ha collocato tra decine di altre figure influenti sulla copertina del loro album Sgt. concetto. Pepper’s Lonely Hearts Club Band

Graham Bond, tastierista e leader della Graham Bond Organisation registrato Santo Magick, una “massa thelemico” tratte da scritti di Crowley.

David Bowie, la cui canzone “Quicksand”, sul suo album Hunky Dory, rende il riferimento “Sono più vicino alla Golden Dawn, immerso in uniforme di Crowley di immagini …”

Crowley caratteristiche nel testo di apertura della canzone Bal-a Versailles, registrato da pub rock band australiana, Cold Chisel.

Numerosi heavy metal rockers hanno inserito nei loro testi Crowley, anche se le loro interpretazioni più spesso seguono il tabloid satanista “immagine” di Crowley, e non i suoi scritti reale. Testo della canzone Tale soffermarsi su di Crowley a volte uso di immagini escatologica cristiana, come il numero 666.
Ozzy Osbourne nel suo album da solista Blizzard of Ozz rilasciato la canzone Mr. Crowley, che era di circa Crowley lotte e le credenze.

Ministero ha accennato anche alla Crowley nei testi e nei campionati sua voce nel brano “Golden Dawn” dalla loro terra di stupro e di album Miele. La band ha ribadito nel loro album Salmo 69, nel brano eponimo le ultime righe “Il modo per avere successo o il modo di suk uova” sono prese in prestito dal libro di bugie.

Leggendaria band heavy metal britannico, Iron Maiden, anche riferimenti a Crowley in molte delle loro canzoni (la maggior parte, ovviamente, “Moonchild”, il “Settimo figlio di un settimo figlio” album), Bruce Dickinson, il loro cantante, che è un ardente seguace degli insegnamenti mistici, fa spesso riferimento anche il lavoro di Crowley nei suoi progetti solisti.

Swiss black metal / thrash metal pionieri Celtic Frost pubblicato un (ormai classica) album chiamato “To Mega Therion”. Crowley aveva adottato questo titolo, che significa “Grande Bestia”.

Il gruppo power metal tedesco Edguy ha una canzone, “Out of Control”, che fa riferimento a Crowley per nome.

Entertainer e la rock star Marilyn Manson, che una volta ha dichiarato che Crowley era uno dei suoi autori preferiti. Il suo album di Antichrist Superstar, la frase “Quando si soffre, so che ho tradito te” presumibilmente riformula una linea da vel Legis Liber AL: “Vattene a lungo! Schernitore voi, anche voi se ridere in onore mio, perché riderete non: poi, quando sei triste sapere ciò che vi ho abbandonato. “La linea da Disposable Teens “Non ho mai odiato una vero dio, ma il Dio delle persone che ho odiato” si crede di essere una versione riformulata della linea da Confessions “Non ho odio Dio o Cristo, ma semplicemente il Dio e di Cristo delle persone che ho odiato. “ Inoltre, nel Misery Machine canzone il ritornello va, ‘abbiamo dovuto cavalcare l’Abbazia di Thelema.’

Gruppo sperimentale Coil, verso la fine del video per il loro misterioso, remake funebre di Tainted Love (come una metafora per l’AIDS), flash con le frasi di amore è la legge e amore sotto la volontà, da Crowley Liber AL vel Legis, o il libro di della Legge.

Liverpool, UK band grindcore Carcass (band) ripete “L’odio è la legge, amore sotto la volontà”, una leggera variante della frase dal Liber AL vel Legis nella “canzone Firm” Mano sulla Swansong album.

Gruppo musicale britannico Current 93, preceduta da un ex membro dell’OTO, prende il nome da un termine mistico riferimento a Thelema se stessa, e ha tratto ispirazione dal vasto gli scritti di Crowley e lavora. Gruppo leader David Tibet anche scritto un articolo su L’influenza di Crowley nella musica contemporanea per la rivista Flexipop.

Death metal band polacca Behemoth: un record di essi è intitolato Thelema 6.

Il gothic rock band britannica Fields of the Nephilim, che fanno numerosi riferimenti indiretti a Crowley e di Thelema nelle loro opere, con le “canzoni” Moonchild e “amore sotto la volontà” di essere più chiari esempi. Il Elizium album contiene un campione prelevato da una bombola di lettura Crowley Phonograph da una delle sue opere.

gruppo pop tedesco Alphaville, noto per i riferimenti mistici di vario genere, che ha scritto una canzone su moglie Rose di Crowley, dal titolo “Red Rose”, che fa riferimento al codice una serie di idee e di occulto altrimenti thelemico.

Il Francisco San Folk-Rock band Annwn, che hanno eseguito una canzone a tema allo stesso modo, “La musa Scarlet”, di Leila Waddell, una delle amanti di Crowley. Alcuni degli artisti stessi, sotto il nome della band Nuit, hanno prodotto un album, Madre Notte, in parte basato sul thelemici concetti mistici.

C’è un riferimento ai diari di Crowley nel brano “Liezah” dei The Coral.

L’americano nu metal Mudvayne quartetto fa riferimento a uno dei libri di Crowley nella loro canzone “Mercy, Severity”. Il loro album The End of All Things to Come, la frase “Il dolore della divisione è nulla, la gioia della dissoluzione è tutto”. riformula una linea dal vel Legis Liber AL: “è la creazione del mondo, che il dolore della divisione è come nulla, e la gioia della dissoluzione tutto. Questo” Inoltre, l’insegnamento Thelemica, “Fai quello che vuoi sarà tutta la Legge” è riformulato in canzone “(K) ora F (orever)” come “fare ciò che vuoi, lo rendono tutta la vostra legge”.

British rock band Manic Street Preachers caratteristica Crowley nel video per la loro canzone tu ci ami.

American rock band Murder City Devils intitolato il loro ultimo album “Thelema” e conteneva la frase “Fai ciò che vuoi” sul retro della copertina della custodia del CD.

Aleister Crowley aveva anche una pesante influenza sulla band Tiamat, un gruppo metal svedese, nel loro album “Prey” con canzoni come “Light in Extension” (una citazione diretta da Crowley), e “Il Pentagramma”, in cui Crowley era direttamente citato da una delle sue conferenze registrate.

Americano progressive metal band Tool è fortemente influenzato da opere di Crowley, che vanno da Danny Carey Enochiana Magic Board, dovrebbe riferimenti alla Cabala in Lateralus, e citazioni da Blair MacKenzie Blake sulla newsletter Tool per citarne alcuni.

Diversi gruppi hanno utilizzato campioni di Crowley leggendo le sue opere, tra cui Paradise Lost band inglese e finlandese band Babylon Whores. Nel suo film House of 1000 Corpses, Rob Zombie ha utilizzato una registrazione effettiva Crowley stesso leggendo la sua poesia “Il Poeta”.

Forse ancora più curiosamente, chitarrista dei Led Zeppelin Jimmy Page di proprietà di Crowley Loch Ness immobiliari, Boleskine House, dal 1971 al 1992. Si dice anche che su alcune ristampe di Led Zeppelin III album, uno o più Aleister Crowley quotazioni sono iscritti nel ballottaggio matrice del vinile (lo spazio tra la scanalatura scorso e l’etichetta.) Questo può essere un errore di interpretazione delle firme lasciato dal maestro cutter George Peckham.

Page ha anche composto la musica originale per Lucifer Rising, un film di Kenneth Anger fortemente influenzato da Crowley.

Mick Jagger ha composto la colonna sonora di un altro Crowley ha ispirato film di Kenneth Anger, ‘Invocazione del mio Demon Brother’.

La pista Synchronicity II, dal Synchronicity album dalla polizia, si dice che sia in parte ispirato da strani eventi a Boleskine casa mentre Jimmy Page è stato il proprietario.

Crowley è il vecchio raffigurato sulla copertina dei Led Zeppelin quarto album (IV, Zoso, ecc Runes).

L’ex frontman dei Pantera Philip Anselmo utilizzato lo pseudonimo “Anton Crowley”, (in riferimento alla Anton LaVey da “Satanic Bible”, la fama, e Aleister Crowley), per evitare cause legali durante la registrazione per i suoi numerosi side-projects.

Cantante rock brasiliano Raul Seixas e il suo compositore Paulo Coelho sono stati influenzati da Aleister Crowley. L’influenza non estesa solo alla musica, ma anche la creazione della “Società Alternativa”, che doveva essere una comunità thelemico. Il progetto è stato considerato sovversivo da parte dei membri delle forze armate brasiliane, che imprigionò tutti i potenziali membri del gruppo.

‘Anti-folk’ musicista Kimya Dawson raffigura l’inferno come un luogo “dove Aleister Crowley vacche da latte nel caseificio” nella canzone “Velvet Rabbit”

John Frusciante (Red Hot Chili Peppers), è un ammiratore di Crowley, e le canzoni, ’666 ‘,’ I’m Around ‘,’ vuoto ‘e’ Look On ‘(dal suo album solista,’ Inside of Emptiness ‘) sono tutti ispirati da Crowley.

American Heavy Metal band, Devildriver, anche Crowley riferimento nel testo della loro canzone, ‘Nothings non va? “:” Fai ciò che vuoi, sarà tutta la legge, Fai ciò che vuoi, tutto quello che capisco è il granchio. “

L’alternativa scozzese rock band Primal Scream refrases una frase di Crowley Liber Al vel Legis (I, 3: “Ogni uomo e ogni donna è una stella”), nel ritornello di Star ‘la loro canzone’: “Ogni fratello è una stella, ogni sorella è una stella “

Leggende Krautrock Può registrato una canzone chiamata “Augmn” (ultima parola Crowley del potere) per l’album “Tago Mago” (che è di per sé una formazione rocciosa al largo della costa di Ibiza, considerato parte della leggenda Crowley).

Throbbing Gristle brano “United” contiene il ritornello “L’amore è la legge”

http://sabrinabirindelli.wordpress.com/2011/02/08/influenza-di-aleister-crowley-in-campo-musicale/

Il Pentacle Memo

In una intervista rilasciata nel 1993 ai conduttori di “21st Century Radio“, il professor Jacques Vallée, noto astronomo, ufologo franco-americano e amico del padre dell’Ufologia scientifica contemporanea Joseph Allen Hynek, rivelò l’esistenza di un documento sugli UFO, censurato (visto il suo contenuto scomodo) da molti ufologi mondiali: il “Pentacle Memo“.

Parlando del suo libro “Forbidden Science“, Jacques Vallée  illustrò l’esistenza di questo documento, datato 9 gennaio 1953.

E’ composto da una lettera inviata da un’ente che opera sotto il “Project Stalk“, che in realtà era il Battelle Memorial Institute che opera nello stato dell’Ohio, ente sotto contratto della US Air Force, col compito di effettuare una indagine statistica, molto approfondita, dei modelli ricorrenti negli avvistamenti di UFO. Alla fine dell’inchiesta fu pubblicato un rapporto molto noto chiamato “Report 14“.

Ciò che colpì molto Vallée fu che la lettera, costituita di 2 pagine, una lettera interlinea singola, era molto ben scritta da qualcuno che, evidentemente, aveva molta familiarità con il metodo scientifico. Essa spiegava quello che già si sapeva a proposito, ossia che il Battelle stava effettuando, in quel preciso periodo storico, un massiccio studio statistico sugli avvistamenti UFO. Tuttavia, si rivelano anche due cose che non sono mai state rese note in precedenza.

In primo luogo, il Battelle Memorial Institute trovò dei modelli ricorrenti in questi avvistamenti. Avevano quindi l’intenzione di studiarli prima di iniziare a convocare qualsiasi gruppo di esperti scientifici. Ma la CIA (Central Intelligence Agency) fermò questo incontro Top Secret dei cinque scienziati incaricati dal Battelle. E cominciarono le procedure impartite dalla CIA, ossia andando a dire che volevano discutere ciò che si poteva o non si poteva dire a quegli scienziati. Vallée leggendo ciò, sobbalzò dalla sedia, ma la sua sorpresa aumentò quando lesse il seguito di quel documento.

Nel “Pentacle Memo“, uno dei punti della nota suggerisce che alla prima convocazione del “Panel” volevano effettuare una serie di esperimenti, essenzialmente adibiti a simulare le ondate di avvistamenti UFO. Questo non era solo installare telecamere qua e là, affermò Vallée, indicando loro il cielo e vedere quale era la percentuale registrata di palloni, meteore o altro. Questa era in realtà una simulazione, suggerendo che c’era stata una vera simulazione di una ondata UFO. E venne affermato che ciò avvenne sulla scala di una manovra militare segreta. Quindi la domanda che si pose Vallée fu la seguente: “se nel 1953 avvenne una simile simulazione, ciò potrebbe spiegare alcune delle manipolazioni più recenti che abbiamo visto in questo campo? Non c’è bisogno di dirvi che questo settore sta diventando sempre più bizzarro. La gente sta vedendo cose molto strane che in molti casi non corrispondono a ciò che gli UFO erano conosciuti fare negli anni passati. E così la percentuale della possibile manipolazione dovrebbe essere aumentata“.

Alla domanda se i cinque scienziati incaricati dal Battelle e, di conseguenza, anche il Giurì Robertson, fossero a conoscenza del “Pentacle Memo“, Vallée rispose che questi uomini non erano al corrente di quello che stava succedendo nell’ombra. Furono informati, la riunione proseguì probabilmente perché le agenzie governative ritenevano che in realtà dovessero avere alcune indicazioni su tutta la questione.

Secondo il dottor Hynek, che era presente, non furono mai informati sul contenuto di tale lettera. Furono resi partecipi dell’esistenza del Project Stalk, che fu il lavoro statistico del Battelle. In altre parole, essi dichiararono che questo lavoro era in corso e si sarebbe tradotto in una relazione scritta. E in effetti, continua Vallée, la fecero in seguito nel “Report 14“, che non dice però nulla in merito sia sulle concentrazioni di avvistamenti in alcune zone che dovevano essere ulteriormente indagate, o sulla simulazione delle ondate UFO.

Quindi, in altre parole, i cinque scienziati fecero una valutazione basata su dati e prove parziali e non furono mai informati – dalle persone che scrissero tale nota – sulle raccomandazioni del “Pentacle“.

Una volta che Vallée comunicò nel 1967 ciò ad Hynek, il padre dell’Ufologia scientifica si recò con gli appunti inerenti il “Pentacle Memo” al Battelle Memorial Institute, dove dei funzionari gli strapparono di mano le note e gli dissero: “Guarda, tu non dovresti avere questo, questo non è mai accaduto“. E il dottor Hynek, essendo un uomo molto mite ed educato, lasciò perdere. Fu molto rispettoso delle autorità, fu rispettoso dei militari e decise di non approfondire la questione.

Secondo Jacques Vallée c’era la possibilità che alcuni atterraggi UFO fossero stati inscenati dal Governo degli Stati Uniti d’America. Una dichiarazione che fece andare su tutte le furie gli ufologi di mezzo mondo. Fu così che decise di divulgare il documento in questione, che fu diffuso a tutta la comunità degli ufologi.

Una parte di quella lettera apparve in un numero della rivista “Saucer Smear“, diretta da James W. Moseley, nella quale venne detto che “ci sono accenni di manipolazione in corso, di falsi rapimenti, e anche di un certo Pentacle Memo“.

Quanti segreti ancora non sono stati divulgati? Perché nella comunità ufologica mondiale si fa finta di ignorare questo documento? La ricerca della verità, qualunque essa sia, passa anche da questi files, che appartengono ancora ad un immenso puzzle dove molti incastri sono stati perduti. Volontariamente o meno.

mercoledì 27 marzo 2013

Un altro Pezzo del Puzzle

Terreno fertile per geni della letteratura fantasy come Lovercraft o Burroughs, o, per avvicinarci ai nostri tempi, Isaac Asimov.

Invece niente di tutto questo: i testi che contengono tali numerosi e particolareggiati riferimenti a mezzi, armi e tecniche che suonano particolarmente familiari ai nostri tempi, cioè al tempo che vede l’uomo affacciarsi al nuovo millennio, sono antecedenti alla nostra civiltà di migliaia di anni, frutto, non delle menti ardite dei grandi nomi della letteratura fantasy sopra citati, ma di ignoti scribi dell’antica India, che, in un determinato periodo storico, forse il 1500 a.C., decisero di vergare su carta millenarie tradizioni, tramandate di generazione in generazione in forma orale, magari accanto al fuoco di un bivacco di pastori o nei cortili delle case, dove un vecchio cantastorie ammaliava con i suoi racconti bambini sognanti, così come è successo per i testi biblici.



Testi come il Mahabharata, il Samarangana Sutradara, il Ramayana, la Mahavira Chiarita, e altri ancora, suonano alle nostre orecchie stranamente contemporanei, benché non si possa nascondere lo stupore più genuino quando si considera che sono divisi da noi da una coltre di circa 3500 anni o forse più.

E ancora più strani, questi poemi epici ( poiché così furono considerati e ancora lo sono) dovettero sembrare ai loro primi traduttori in lingua inglese che, nel tardo 1800, incominciarono , con la loro traslazione, ad affrontare un mistero senza eguali, tanto da costringere il loro principale traduttore, P. Chandra Roy, che nel 1884 terminò la traduzione del Mahabharata, a sostenere, nella prefazione, che “in questo libro vi sono molte cose che appariranno ridicole al lettore tipicamente inglese”!

In effetti la descrizione di aeronavi spaziali (vimanas), armi paralizzanti (mohanastra),, di cannoni cilindrici ( agneyastras), di carri celesti a due piani, con tutto un contorno di razzi, proiettili e vari tipi di esplosivo, dovettero sembrare voli pindarici di fantasia, se raffrontati all’epoca, la seconda metà dell’800, in cui vennero rese note le prime traduzioni; un epoca in cui era ancora a divenire l’invenzione dell’aeroplano, dei gas nervini (avrebbero fatto il loro esordio nella 1° guerra mondiale), dei razzi con equipaggio umano e delle bombe atomiche!

Proprio queste incongruenze conoscitive rende queste traduzioni tutt’altro che confutabili, in quanto, proprio per la mancanza delle conoscenze scientifiche e quindi di un’adeguata terminologia, dovrebbero essere esenti da errori dovuti ad una contaminazione dell’interpretazione linguistica.

Quasi che fossero stati scritti oggi, invece di migliaia di anni fa, questi testi parlano di argomenti come la relatività del tempo, dei raggi cosmici, la natura dell’atomo, la legge della gravità ed altro ancora.

La scuola filosofica scientifica Vaisesika sviluppò e conservò la teoria che gli atomi erano in continuo movimento.

Il Mahabharata, gigantesco poema composto da 200000 versi, non solo parla di usi, costumi, religione, del cosmo, storie e e leggende degli dei, ma si addentra persino nella descrizione di particolari macchine volanti, i vimanas, (presenti anche in altri testi), sulle loro capacità tecniche di volo, sui materiali di costruzione, e persino sul tipo di propellente usato, il mercurio rosso ( di cui oggi si fa un gran parlare, anche se la sue esistenza non è stata accertata), nonché sui principi per costruirle.

In altri passi sembra descrivere una guerra atomica, osservata direttamente.

Questi versi, che riporto di seguito, sembrano risvegliare in noi, lettori del 2000, paure ancestrali agghiaccianti, nate nel nostro animo dal 1945 in poi, e che raggiunsero il loro apice durante il periodo della Guerra Fredda fra USA ed URSS;

“Un solo proiettile, carico di tutta la potenza dell’universo. Una colonna incandescente di fuoco e fumo, lucente come diecimila soli, si levò in tutto il suo splendore..era un’arma sconosciuta, un fulmine di ferro, un gigantesco messaggero di morte, che ridusse in cenere l’intera razza dei Vrishnis e degli Andrakas… I cadaveri erano così bruciati da essere irriconoscibili. I loro capelli e le loro unghie caddero, il vasellame si ruppe senza causa apparente, e gli uccelli divennero bianchi. Nel giro di poche ore, tutti i cibi erano diventati infetti..per sfuggire a questo fuoco, i soldati si gettarono nei fiumi, per lavarsi e lavare i loro equipaggiamenti…. Quella potente arma portò via masse di guerrieri, cavalli, elefanti e carri, come fossero foglie secche degli alberi.. trascinate dal vento..sembrano bellissimi uccelli in volo..che volano via dagli alberi..grandi nuvole che si aprono l’una sopra l’altra come una serie di giganteschi parasoli (N.d.A.:la famosa nube a forma di fungo, tipica di un’esplosione atomica?)…..l’arma misurava tre cubiti e sei piedi..era rovinosa per tutte le creature viventi….le due armi si scontrarono in cielo. Allora la terra, con tutte le sue montagne, i mari e gli alberi prese a tremare, e tutte le creature viventi furono riscaldate dall’energia delle armi e gravemente danneggiate, i cieli avvamparono e i dieci punti dell’orizzonte si riempirono di fumo..”

Vi è anche la descrizione dello scontro fra due di questi missili in cielo:
“…Le due armi si incontrarono in cielo, in mezzo all’aria. Allora la terra, con tutte le sue montagne, i mari e gli alberi prese a tremare, e tutte le creature viventi furono riscaldate dall’energia delle armi, e gravemente danneggiate: I cieli avvamparono e i dieci punti dell’orizzonte si riempirono di fumo…”

Non siete soddisfatti? E allora eccovi le misure di questa bomba o arma che dir si voglia:
” Uno strale funesto come la verga della morte. Misurava tre cubiti e sei piedi. Dotato della forza dell’Indra dai mille occhie era rovinoso per tutte le genti e le creature viventi..”

In un altro testo indiano, il Ramayana, sembra esistano curiose descrizioni di viaggi aerei, descritti con tanta dovizia di particolari ( frangenti sulla spiaggia, curvatura della terra, i pendìì di monti e colline, l’aspetto di fiumi, città e foreste) da far pensare che veramente questo sia il resoconto di un viaggiatore aereo dei tempi remoti.

Ecco un brano tratto dall’epopea di Rama, mitico semi-dio indiano, narrata nel Ramayana:di ritorno da Lanka, dove si è recato per salvare la moglie, Sita, rapita dalle forze malvagie, il nostro eroe viene munito di uno di questi famosi velivoli, conosciuti come vimana:

Rama :”sembra che il movimento di questo veicolo sia cambiato..”

Vishishara :” ora questo veicolo si sta allontanando dal centro del mondo..”

Sita : ” Come mai questo circolo di stelle appare..persino di giorno..?”

Rama :” Regina! E’ davvero un circolo di stelle, ma a causa dell’enorme distanza noi non possiamo scorgerlo durante il giorno, perché i nostri occhi sono offuscati dalla luce del sole. Ma ora, con l’ascesa di tale veicolo, questo non ha più ragione di essere..e così noi possiamo vedere le stelle..”
 
Il riferimento al circolo di stelle visibile anche di giorno solo con l’ascenzione in cielo, con il superamento del confine atmosferico, non può farci dubitare piu di tanto!

Molti studiosi sostengono che la grande guerra narrata nel Mahabharata non sia altro che il resoconto, mitizzato, dell’invasione ariana nel vasto territorio dell’India, effettuata da popoli provenienti dal Nord, e enfatizzano questa tesi adducendo come motivo che non vi sono tracce di una guerra nucleare.

Invece non è proprio così. Certe parti dell’Asia, ma in generale di tutto il mondo, presentano quelle che potremmo definire cicatrici atomiche, ricevute millenni primi dell’avvento della nostra era nucleare. La Siberia, l’Iraq, l’India stessa, ma anche zone come il Colorado, negli USA, sono dei veri e propri rebus dal punto di vista della ricerca scientifica.

Nel 1947, in Iraq, durante scavi che riportarono alla luce antichi tracce di insediamenti che andavano dai resti della civiltà babilonese ed assira, a quelli molto più remoti di un’antica civiltà primitiva, risalente ad un periodo compreso tra il 6000-7000 a.C., per finire a tracce di culture del Magdeliano, cioè circa 16000 anni fa, ebbene, venne riportato alla luce un piano di cristallo fuso, simile a quello che venne a crearsi nel deserto del New Mexico, dopo l’esplosione che diede inizio alla nostra era atomica!

Sempre in India, l’ antica, e misteriosa, città di Mohenjo-Daro, vero modello urbanistico per l’epoca, presenta alcune anomalie molto strane: la sua stessa distruzione fù improvvisa e, dal ritrovamento di alcuni oggetti vetrificati, pare che sia stata sottoposta ad un’ondata di calore pari a 1500° centigradi ed ad un subitaneo raffreddamento: proprio gli effetti che avrebbe una bomba atomica fatta scoppiare al suolo. Naturalmente è superfluo affermare che nessun incendio potrebbe mai creare tale ondata di calore.

I pochi scheletri ritrovati fanno pensare che la città fosse stata abbandonata poco prima della distruzione; inoltre, tali scheletri, ben lungi dall’essere contrassegnati da ferita di arma bianca, sono altresì estremamente radioattivi!

Le antiche tradizioni di questi posti narrano che divinità adirate con gli abitanti di queste città, discesero dal cielo con i loro mezzi volanti e con armi terribili portarono morte e distruzione, in una similitudine narrativa che ci riporta al mito biblico di Sodoma e Gomorra.

Naturalmente, bisogna pur ammettere che una civiltà e un popolo, come quello di Mohenjo-Daro, seppur mirabilmente organizzati ed in grado di costruire una perfetta metropoli, con un impiantistica urbana notevole per l’epoca, ma comunque risalente a circa il 2500 a.C., difficilmente potrebbe essere stata una civiltà con conoscenze tali da manipolare l’energia atomica; infatti non si capirebbe come abbia potuto scomparire senza lasciare minima traccia della suo livello tecnologico.

Alla nostra civiltà, seppur giungesse ad una catastrofe simile, probabilmente non basterebbero sicuramente 4000 anni per smaltire almeno i nostri rifiuti, sotto forma di opere cementizie e metallurgiche. E allora? E’ ipotizzabile l’intervento di esseri venuti dallo spazio, con una tecnologia avanzatissima, e che avrebbero solcato i cieli, non solo dell’India, nei tempi remoti e avrebbero ingaggiato tra loro o contro i primitivi umani epiche battaglie, che in seguito sarebbero confluite in quel grande calderone che sono l’insieme dei miti umani, mai troppo valorizzati e sempre più che sufficientemente sottostimati?

Ancora una volta ci troviamo davanti ad un enigma che affiora dal nostro nebuloso passato.

Ancora una volta ci troviamo di fronte a prove concrete di un passato, abiurate dal dogma scientifico, che forse non è stato proprio come lo abbiamo “immaginato”

Ancora una volta forse ci troviamo di fronte all’intervento non tanto divino, ma di esseri provenienti da altri mondi, che hanno in passato visitato il nostro mondo, hanno giocato con noi come il gatto con il topo, ci hanno manipolato geneticamente, stupito con le loro tecnologie, persino puniti, proprio come farebbero delle divinità mitologiche.

Mappe cartografiche, fantastiche costruzioni, scheletri ed oggetti inclassificabili nei normali canoni storici, miti e leggende su creazioni e distruzioni, ed ora manuali di tecnologia dall’antica India: cosa manca più al completamento del puzzle della nostra storia?

Forse solo la presentazione ufficiale degli alieni.

Forse solo la rivisitazione corretta e senza paura della nostra storia da parte di studiosi che cercano disperatamente di tappare falle in una barca, la loro dottrina, che va sempre più a fondo.

Oppure la nostra sola presa di coscienza che tutto è ciclico, che tutto si rinnova e si distrugge, e che da meri presuntuosi porci al centro di un universo che non conosciamo appieno, pensando di poter sapere quello che è successo sul nostro pianeta nei milioni di anni da quando si è formato.

http://www.acam.it/i-misteri-dellindia-antica/

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