Presentiamo, per la prima volta tradotto in lingua Italiana, un acuta analisi di Elaine Douglass dell'esperienza di Jim Sparks. Jim sostiene di venire rapito dagli alieni da 18 anni. L'aspetto unico del caso é che l'Italo-americano ricorda tutto, senza bisogno di ipnosi. Partito da una condizione di assoluto odio nei confronti dei suoi rapitori, giunge ad accettarne gli scopi. Dopo 6 anni di resistenza cede e si considera un ambasciatore degli Alieni con una missione. Nonostante la conversione Jim conferma che "Loro hanno bisogno di noi. Loro ci considerano come una sorta di coltura".
Jim Sparks
Di speciale interesse per il lettore del Diario la parte dove gli Alieni provano a presentarsi prima come emissari di Dio e poi come Demoni. A nostro parere é una conferma ulteriore del legame stretto esistente fra entitá spirituali Cattoliche (ECE) ed intervento alieno.
Grazie a Sintesi e Francesco per il lavoro di traduzione. Il testo é lungo e complesso e la traduzione ha richiesto diversi giorni. In diversi traduttori e lettori la descrizione delle esperienze di Jim ha suscitato ricordi sepolti.
Quasi tutti sostengono che il nuovo libro di Jim Spark's, I Custodi, sia eccellente. Il libro è onesto, non pretenzioso, comprensibile, intimo, coinvolgente. E' anche una premieré nell'illustrare come come gli alieni spezzino le persone.
Ci sono voluti circa 5 anni di sforzi concertati degli alieni per rompere la resistenza di Jim, per causare la sua capitolazione, fare di lui un collaboratore. Per me, Jim Sparks é un eroe per aver lottato cosí a lungo, ma alla fine Jim si è spezzato semplicemente perché non poteva combattere ancora. Oggi, certamente, Jim dice che tutto è andato per il meglio, ma questo è il segno che alla fine l'addotto ha capitolato: tutto ciò che fanno gli alieni è giusto.
La storia di Jim Spark risponde alla perenne domanda: perchè gli alieni non atterrano nel giardino della Casa Bianca? La risposta è che loro non sono interessati negli uomini nel loro stato naturale, cioè quando sono autonomi. Sono interessati solo negli umani che possono controllare.
Anni fa, Whitley Stieber ci parlò di questo, come lo scetticismo degli addotti collassi e la resistenza finisca.
Di questa Trasformazione, Whitley catturò il momento. Portato ad un picco di terrore da uno degli psicodrammi inscenati dagli alieni, Whitley sentì che:
...non potevo sopportare di andare avanti così. Non potevo vivere con questa paura e non sapevo come vivere senza di essa a meno di non mentire a me stesso e così decisi arbitrariamente di credere che i visitatori fossero benevolenti.
In seguito, scrisse Whitely, "trovò l'accettazione".
Oggi anche Jim Spark ha scoperto l'accettazione, e più di questo. Sostiene di aver trovato "la verità" a proposito della natura degli alieni, dei loro scopi, nonché della relazione nascosta tra loro ed il governo americano. La questione, comunque, riguarda se tutto ciò che Jim ha iniziato a credere è vero, oppure se sia una storia che, attraverso un processo di isolazione e tortura, gli alieni hanno forzato Jim ad accettare.
La parte della storia delle adduzioni che Jim ricorda inizia nel 1988.
In quell'anno, e per almeno un anno, Jim fece sogni di esseri che camminavano fuori dalla sua casa durante la notte. Improvvisamente il modus operandi cambiò e cominciò ad essere preso in una maniera violenta e terrificante.
In seguito Jim fu estremamente grato agli alieni per quelle occasioni in cui non fu preso in quel modo terrificante. "Tirato" lo chiama Jim. Alle 3 del mattino una notte, "Improvvisamente mi sono svegliato... non potevo aprire i miei occhi o muovermi. Sentivo un suono vorticoso a bassa frequenza, che lentamente diventò più forte. La bocca del mio stomaco strisciava verso il mio cuore... il mio cuore cominciò a correre, quanto più forte e veloce diventava quel suono vorticoso. Una profonda ed istintuale paura mi travolse, ma non potevo aprire la bocca per urlare. Il sudore freddo mi copriva... il cuore mi batteva così velocemente che pensai che sarebbe saltato fuori dal mio petto. La mia testa era riempita da quel suono, vorticoso... l'intero universo era quel suono ed esso sembrava voler aprire la mia testa. Poi ci fu un tremenda corsa. Stavo accelerando come se stessi scendendo da ripide montagne russe senza cintura di sicurezza. "Non voglio morire!" urlai dentro di me.
La letteratura psicologica ha molto da dire riguardo al processo dello spezzare la gente. nel libro "La Battaglia per la Mente" l'autore spiega cosa bisogna fare per portare un individuo a "cambiare credenze consolidate, abbandonare l'ordinaria prospettiva di senso comune e divenire aperto a modi di pensare estranei alla vita della persona precedentemente a quella esperienza. Il primo passo, dice l'autore, è di sottoporre l'individuo ad un "intenso trauma".
La maniera di "tirare" Jim cambiò, quindi ci doveva essere una ragione per quel cambio. Apparentemente, accompagnare Jim fuori dalla sua casa non era soddisfacente, e l'utilità che Jim non ricordasse cosa cosa succedeva quando era uscito, si esaurì.
"Normalmente" gli addotti sono accompagnati fuori, o fatti fluttuare fuori. Non sono presi in un vortice, un uragano. Questa terribile maniera di prendere Jim continuò per 5 anni. L'autore di La Battaglia per la Mente, William Sargant, menziona questo aspetto. Spiega che l'utilità del trauma nello spezzare le persone consiste nel sottoporle non ad uno solo ma a "traumi ripetuti".
E' normale che arrivi il punto nel quale l'addotto è reso consapevole. E, normalmente, il renderlo consapevole è graduale, l'addotto vede qualche disco volante, frammenti di memoria si introducono nella sua consapevolezza. Gli alieni stanno rendendo l'addotto consapevole. E' parte del loro programma. Quindi il rendere Jim consapevole è normale, ma il vortice ed il trauma, erano gratuiti. Cosa significa? Era Jim un caso noto nei circoli alieni? Era così duro da aver bisogno di tecniche speciali per piegarlo?
E Jim non fu reso consapevole in modo graduale. Nel 1988, dopo "non aver mai avuto una esperienza paranormale nella (sua) vita" - scrive Jim - poi con repentinità accecante e in piena coscienza, era emerso come da un uragano, per trovarsi in un posto che non aveva mai visto prima. Era un posto dove sperimenterà una completa, totale e abietta impotenza.
L'uragano che lo "tirava" si ferma. Jim è fermo, seduto:
Provai a muovere le mie palpebre. Lentamente, potei aprire i miei cocchi. Potevo solo guardarmi attorno. Non avevo una visione periferica. Quando provai ad alzarmi, non potei farlo. Potevo muovere solo la mia testa su e giù e tutto ciò che potevo vedere era uno strano tavolo ed uno schermo sul muro. Sentii che ero solo. Ma quando provai a guardare non potevo girare la testa a destra o sinistra. Quando guardai verso il basso, notai che potevo muovere leggermente il polso ed il mignolo della mano destra. La paura stava tornando.
Poi la mia testa si alzò, mossa da qualche forza "altra" esterna a me. I miei occhi si fissarono involontariamente su quello schermo grigio al muro.
Ho addomesticato il mio gatto in quel modo. Quando l'ho preso era quasi selvaggio. Non poteva essere toccato. Se lo toccavo la sua pelliccia si arricciava per la ripulsa. Quindi solevo prenderlo, non senza difficoltà, tenerlo con forza nel mio grembo e lo accarezzavo. Ha funzionato. E' diventato molto più simile ad un gatto normale. Molti addotti menzionano l'analogia con gli animali, dicono: "Noi prendiamo gli animali selvaggi, non lo facciamo? Li soggioghiamo, li marchiamo, li sottoponiamo a procedure mediche". Jim oggi parla allo stesso modo. "Alte intelligenze si avvantaggiano ed usano le basse intelligenze", dice chiaramente, "non diversamente dal modo in cui noi usiamo le pecore".
Alfabeto che Jim sostiene avrebbe dovuto imparare
Gli occhi di Jim sono involontariamente fissi sullo schermo grigio a muro. "Dal centro della mia testa", scrive, "una voce diceva, TU IMPARERAI QUESTO... io non sapevo dove ero o perchè. E qualche voce robooante nella mia testa mi stava dicendo cosa fare... ho provato rabbia e furore. No, non lo farò! Urlai". La lettera A ed uno "strano geroglifico" apparirono sullo schermo. Jim capí che ci si aspettava lui dovesse scrivere il geroglifico nello schermo sul tavolo con il dito. "No!" disse, "No!"
Allora, scrive Jim,
"la pressione dell'aria nella stanza cambiò. Fu spinta contro la mia testa e le mie orecchie, in modo abbastanza terrificante. Il mio cuore saltó ancora. Potevo sentire di nuovo quella paura, paura nel corpo, paura di ricevere ancora dolore. Tutto si restrinse... quella pena sarebbe continuata finchè non avessi cooperato, fino a che non avessi disegnato la A aliena sullo schermo. Ma ancora dissi "No!"
"La pressione dell' aria aumentò, aumentando il mio disagio e ansietà. A meno che non avessi obbedito sarebbe aumentata ancora. Ma io ero ancora arrabbiato "No!" dissi "Non lo farò!". Ma potevo reggere ancora poco".
Dopo il successivo livello di agonia Jim disse piangendo "Non voglio morire!" e scrisse le lettere aliene sullo schermo. "Istantaneamente la pressione calò". Il suo cuore rallentò e l'ansietà e la paura scemarono. "Successivamente", scrive Jim, "mi sentii euforico. Una sensazione molto piacevole mi riempì"
Gli psicologi ci dicono che un improvviso sollievo del dolore provoca nel soggetto di amare qualunque cosa che abbia allieviato il dolore, ma quell'effetto non era ancora stato instillato in Jim, e ben presto "La rabbia sostituì quella piacevole sensazione... "bastardi, chi siete?" domandò. "Non avete il diritto di farmi questo!"
Istantaneamente la risposta arrivò nella sua testa:
NOI ABBIAMO IL DIRITTO! LO ABBIAMO SEMPRE AVUTO! LO AVREMO SEMPRE!
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