Segue http://ufoplanet.ufoforum.it/headlines/articolo_view.asp?ARTICOLO_ID=9719
Il punto è che purtroppo non sappiamo a cosa possa realmente servire tutto quell'oro. A tal proposito suggerisco di leggere quanto espresso nel topic "L'Oro: il metallo degli Dei"
Il punto è che purtroppo non sappiamo a cosa possa realmente servire tutto quell'oro. A tal proposito suggerisco di leggere quanto espresso nel topic "L'Oro: il metallo degli Dei"
Ciò che sappiamo è la volonta da parte dei potenti di accumularlo: è questa è una costante storica universale. Anche presso le culture mesoamericane, dove l'oro non aveva valenza economica, questo veniva accumulato in gran quantità poichè associato alla sfera "divina"...
La domanda a cui dobbiamo fornire risposta è: a cosa servono allo Stato le riserve auree, oggi?
Se consideriamo il fatto che non è più in vigore il Gold Exchange Standard per il quale l'oro fungeva da garanzia alla moneta circolante nel sistema economico del paese, la riserva aurea vale oggi esclusivamente come "capitale immobilizzato". Sostanzialmente equivale ai soldi che il risparmiatore tiene "sotto il materasso".
Nasce allora una seconda domanda... perchè l'oro ha ancora un valore economico?
Riporto quanto citato da Pier Paolo Soldaini nel seguente sito http://www.trend-online.com/prp/oro-dollari-luccica/
"... Non mi stancherò mai di ripetere questo elementare concetto: l´oro ha un valore simbolico. Esattamente come la cartamoneta. E’ ciò che ci ha insegnato, avendolo imparato a sue spese, la figura leggendaria di Re Mida, che rischiò di morire di fame per aver ricevuto da Dioniso il dono di trasformare in oro tutto ciò che toccava. E a loro spese lo impararono anche gli spagnoli tra il XV e il XVI secolo: le scorribande di Cortès e Pizarro in America Latina per accaparrarsi tonnellate d’oro (e d’argento) contribuirono solo a distruggere due civiltà (Aztechi e Incas) mentre la Spagna rimase al palo e si ritrovò più povera di prima, ancorata ad un vetusto modello economico feudale. Questo perchè l’oro di per sè non è sufficiente a far decollare un’economia, proprio perchè non è in grado, da solo, di portare ricchezza. Anche un bambino sa infatti che l’oro è semplicemente un metallo e di conseguenza non si mangia, non si beve, e non ha altro impiego se non quello di fabbricare monili. Si calcola infatti che il valore industriale dell’oro sia pari a circa 100 dollari l’oncia, proprio per le sue limitatissime applicazioni produttive (gioielleria, elettronica), mentre altri metalli “preziosi” che hanno un prezzo di mercato inferiore, come platino e palladio, ne hanno molte di più. Quindi a che cosa serve l’oro? Perchè nella mente delle persone viene sempre associato a concetti quali ricchezza, valore, opulenza? E perché si tende ad identificarlo come bene rifugio nei momenti di crisi?..."
Domande apparentemente senza risposta... per noi 'comuni mortali'... Ma forse l'elite sa qualcosa che noi non sappiamo.
Nell'articolo "L'Oro: il metallo degli Dei" abbiamo cercato di capire il motivo ancestrale di tale 'passione' verso il prezioso metallo giungendo alle seguenti ipotesi:
- applicazioni tecnologiche da parte degli "antichi dei" (Anunnaki?)
- imprinting genetico (la prima 'istruzione' ricevuta fu quella di servire gli dei per estrarre l'oro)
- valore alchemico/spirituale conosciuto durante l'età dell'oro (grazie ad Enki e al suo progetto di sviluppo civile: Atlantide)
- applicazioni tecnologiche da parte degli "antichi dei" (Anunnaki?)
- imprinting genetico (la prima 'istruzione' ricevuta fu quella di servire gli dei per estrarre l'oro)
- valore alchemico/spirituale conosciuto durante l'età dell'oro (grazie ad Enki e al suo progetto di sviluppo civile: Atlantide)
Ora vorrei cercare di capire se c'è un significato occulto nella volontà di accumulo di oro che va al di là del mero controllo economico. E se fosse anche una forma di controllo 'spirituale'?
Mettiamola così... è stato detto nel forum dove scrivo:
... Chi gli dice che al loro ritorno -parlando sempre per assurdo- questi esseri bussino alla porta e dicano: ehi allora facciamo lo scambio oro in cambio di terra?
... Io -pensando un pò di conoscerli- propenderei invece per l'ipotesi alternativa, e cioè che questi se lo prendono e basta; insomma il loro modus operandi nei nostri confronti non mi sembra quello di trattarci da pari e quindi di scendere in affari con noi; siamo loro prodotti, è come se noi ci accordassimo con un cane egli dicessimo: ok fammi tu mi fai la guardia così ti guadagni il cibo... Chi gli assicura che al dunque non dicano: grazie poveri fessi ora ci prendiamo l'oro e voi verrete dirottati per altri usi SUL PIANETA CHE NOI VI ABBIAMO ASSEGNATO...
Il che sarebbe vero se dopo il diluvio non ci fosse stato il "Patto di concessione" che sancisce la sovranità del pianeta Terra all'uomo, per un tempo x alla cui scadenza l'umanità sarebbe stata giudicata. Ma subito prima del Giudizio, l'Apocalisse (e non solo quella) ci avverte che ci sarà l'armageddon.
Forse l'accumulo di oro serve per consentire all'elite "rettiliana" di partire da una posizione di vantaggio nei confronti degli "antichi dei" al momento del ritorno di questi ultimi.
Perchè forse l'oro, oltre a garantire potere economico, agevola il controllo spirituale degli esseri umani.
D'altronde, qualsiasi popolo, qualsiasi essere umano, spogliato delle proprie ricchezze cade più facilmente preda delle proprie debolezze rendendosi disponibile a tutto - è l'istinto di sopravvivenza, l'istinto animale su cui i rettiliani basano il loro potere su di noi.
Immaginatevi la scena... al momento del ritorno degli anunnaki (Enki ed Enlil), i rettiliani già presenti sulla terra inviano un ambasciatore a dire loro:
"Abbiamo già tutto l'oro del pianeta che vi serve, inoltre controlliamo i 'vostri' 7 miliardi di esseri umani... il pianeta è già nostro! Siete sicuri di voler combattere? Prendetevi l'oro e lasciateci l'uomo..."
Cosa farebbe Enlil a tal punto? ed Enki? Quest'ultimo poi, deluso dai risultati dell'evoluzione umana... Enlil potrebbe dire al fratello:
"Prendiamoci l'oro che ci serve, l'Uomo è un fallimento, lo vedi anche tu che non è stato in grado di autogestirsi come avresti/avremmo voluto dopo il Diluvio... ci hai provato, ma è andata male..."
Rettiliani che a loro volta per giungere a questo scopo potrebbero tranquillamente aver manipolato la permanenza sul pianeta di Anunnaki enliliti oltranzisti plagiandoli a loro volta. Penso a Yahweh/Ishkur e alle sue guerre per il controllo del medio-oriente attraverso il "popolo eletto"; penso al ruolo dei vertici del "popolo eletto"; penso oggi al vertice del complotto giudaico-massonico (p.es. Rothschild...).
Per cui gli scenari possibili sono tre e nessuno così felice per noi:
1) o Enlil riesce a convincere il fratello che per loro è meglio prendersi l'oro e andarsene lasciando l'Uomo in mano ai Rettiliani i quali completeranno così il NWO rendendoci tutti schiavi
2) o Enlil rifiuta la proposta rettiliana e scatena l'armageddon
3) o Enlil non riesce a convicere Enki il quale, per liberare l'Uomo in un ultimo atto di amore verso di noi, scatena l'armageddon
1) o Enlil riesce a convincere il fratello che per loro è meglio prendersi l'oro e andarsene lasciando l'Uomo in mano ai Rettiliani i quali completeranno così il NWO rendendoci tutti schiavi
2) o Enlil rifiuta la proposta rettiliana e scatena l'armageddon
3) o Enlil non riesce a convicere Enki il quale, per liberare l'Uomo in un ultimo atto di amore verso di noi, scatena l'armageddon
Oppure ancora saranno i Rettiliani a scatenare l'Armageddon, poichè alla fine non si renderanno disponibili a cederlo agli Anunnaki... Teorie cospirazionistiche e paleoastronautiche si fondono insieme - non è facile trovare il bandolo della matassa...
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