domenica 3 marzo 2013

I Viaggi spaziali di Enoch

 
 
NEPHILIM è un termine biblico tradotto dai Greci come "Giganti \ Titani", mentre ha anche altri significati letterali ben precisi e concreti. I primi minuti del video sono una "ricostruzione" filologica del termine NEPHILIM,mentre successivamente riporto un sunto del prof. Mauro Biglino, dal suo secondo libro "il Dio Alieno della Bibbia", dove propone un "terzo elemento", un "terzo incomodo" al significato greco di "Giganti".
 
Il Libro Etiopicio di Enoch e il Libro dei vigilanti, descrivono addirittura voli spaziali e appunto della rotondità della terra. Sulla rete si possono trovare in pdf entrambi i testi. In essi c'è proprio un passaggio del testo preciso dove Enoch dice che fu portato al "quarto cielo" e che da lì vide la rotondità della Terra e la favolosa "Fenice" che volava intorno alla Terra, la quale ricorda le cosmonavi.
 
Enoch è il Patriarca antidiluviano i cui racconti sono importantissimi e strabilianti. Sia Ezechiele,che Abramo ed Elia sono tutti saliti sulla "gloria" (Kavod,oggetto volante) di Dio, però chi precedette tutti loro, di decine di migliaia di anni, addirittura in epoca antidiluviana è Enoch, il sumerico En.me.dur.an.ki. Perciò gli storici e teologi dicono che i Libri di Enoch sono più "recenti" perchè Enoch predice il Diluvio e secondo le accademia è impossibile che prima di 10.000 anni fà ci fosse una società organizzata.
 
In realtà anche altre culture riportano le stesse cose, come ad esempio quella indiana che nei Veda, oltre a descrivere i viaggi, parla molto dettagliatamente, dando dettagli costruttivi come misure, materiali, combustibile, e altro, di quelle che nei loro testo sono i Vimana.
 
 
 

2 commenti:

  1. Ma guardate che nei Testi Antichi e nell’Archeologia (vedi musei mediorientali e latinoamericani) in maggioranza non si tratta di “alieni” o extraterrestri diversi da noi!
    Sono piuttosto tutte quelle civiltà che dall’Homo Sapiens in poi, per dirne una, invece che autodistruggersi sono evolute (e magari hanno lasciato il pianeta puzzolente a quelle ribelli dopo) perdendosene il ricordo nel tempo e nello spazio.
    Per cui si comprendono le somiglianze, i miti, e pure gli accoppiamenti con i nostri antenati (che li scambiavano con Dèi o Dio o Satana o Belzebù di turno)!
    Già senza traduzioni o allegorie o fede o fantasia il racconto della “visione” di Ezechiele è in realtà esattamente la prova scritta di uno che ha davvero visto e vissuto una macchina volante (non un aereo o un razzo), volandoci dentro e sperimentandone gli effetti sul corpo: cosa, chi, come e quando ci sono tutti i canoni di una descrizione notiziata ai lettori (di ogni tempo ed cultura) da questo signor Ezechiele.
    I dettagli del pilota divinizzato e delle lampade colorate attorno con vari bagliori e suoni combaciano con qualunque descrizione di una cabina di pilotaggio… Di che state a ragionarci ancora sopra??

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  2. Ragionare sopra le cose è sempre un esercizio utile mio caro amico. Quello che manca al mondo di oggi è proprio la capacità di ragionamento da parte di persone abituate a farsi raccontare una falsa verità da parte di media, politici, economisti e storici.

    Detto questo devo dire che concordo ampiamente con quanto da lei espresso nel suo commento.

    Ma ciò non preclude la necessità di continuare a ricercare la verità attraverso lo studio, la ricerca e, sempre, ragionamento e capacità di discernimento.

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