L'articolo seguente non rispecchia in toto le idee del Progetto Atlanticus, anzi... d'altronde proviene da un sito di informazione di ispirazione fortemente cattolica (e quindi viziata dalle logiche sottese al gioco del Player A)
Altrettanto presenta diversi spunti di riflessione riguardo al tema di questo thread. Vi invito a leggerlo con spirito critico ricordando quelle che sono invece le teorie del Progetto Atlanticus che vedono nella musica (e nell'arte in generale) invece proprio uno strumento del Player B.
Nei primi decenni del XX secolo, gli spiriti (in realtà demoni) si sono rivelati a due medium rivelando il loro grande interesse per l’evoluzione della musica dell’Occidente e dicendo di avere in serbo «grandi e imponenti piani per il futuro della musica». Quali piani? Ispirare una nuova generazione di musicisti comunicando loro un nuovo genere musicale che li avrebbe evocati e che allo stesso tempo avrebbe condotto gli uditori ad una totale comunione spirituale con essi. Questa «profezia» si è avverata? Giudicate voi…
Il testo Unfinished Symphonies: Voices from the Beyond («Sinfonie infinite: voci dall’aldilà»), della medium Rosemary Brown (1916-2001), è un libro che descrive come l’Autrice abbia ricevuto dei messaggi dal mondo degli spiriti. Essa comunicava regolarmente con i defunti, e in questo caso – almeno apparentemente – con i grandi compositori del passato: Chopin, Mozart, Bach, Liszt, Debussy, Rachmaninoff, Brahms, Schumann, ecc…
Questi spiriti parlavano con la Brown, la visitavano regolarmente, e la possedevano, guidando le sue mani a suonare e a comporre, in forma manoscritta, musica che andava ben oltre le sue capacità. Rosemary Brown è stata studiata da numerosi esperti musicali, è stata intervistata dal grande musicista Leonard Bernstein (1918-1990), ed è stata oggetto di molteplici rapporti investigativi che non scoprirono in lei alcuna frode. Essa diceva che questi spiriti l’avevano posseduta per poterle comunicare la loro musica e il loro messaggio dall’aldilà. Attraverso di essa, gli spiriti hanno composto in stili piuttosto simili, se non identici, ai compositori scomparsi da tempo. La Brown ha pubblicato diversi album con la sua musica, incluso un nuovo quartetto per archi attribuito a Brahms.
Tuttavia, noi siamo convinti che queste entità non siano nient’altro che demoni. Perché mai gli spiriti malvagi personificherebbero gli spiriti dei musicisti defunti e comunicherebbero nuove composizioni musicali servendosi di una medium? Sembra che la loro unica ragione sia di usare la medianità come un veicolo con cui dispensare la loro filosofia occulta. Rosemary Brown era una medium esperta gia prima di incontrare gli spiriti che le dissero di essere i grandi compositori del passato. Essa affermava: «La prima volta che vidi Franz Liszt avevo circa sette anni, ed ero già abituata a vedere gli spiriti dei cosìddetti “defunti”» 2.
Da sinistra: due fotografie di Rosemary Brown mentre compone in trance. La copertina del suo libro Unfinished Symphonies: Voices from the Beyond.
Ciò nonostante, questi spiriti apparentemente raffinati di compositori del passato, promuovono attivamente lo stesso paganesimo e la filosofia spiritistica tipica degli occultisti di tutte le risme. Essi insegnano che non c’è ragione di temere la morte perché ognuno sperimenta la reincarnazione 3. Essi predicano il panteismo (tutto è Dio e Dio è in tutte le cose), e incoraggiano lo sviluppo delle abilità medianiche 4. Inoltre, essi negano e rifiutano l‘insegnamento cristiano. Consideriamo una delle asserzioni attribuite a Liszt in risposta alla Brown: «Come ho fatto notare, a causa delle consuete credenze cristiane, ci sono persone che credono che ci si deve salvare qui, sulla terra. Ciò non è vero – mi disse.
Quando le persone muoiono [...], hanno ancora l’opportunità di proseguire e di recuperare (dopo la morte)» 5. In altre parole, questi spiriti bugiardi si sono serviti di una medium musicale allo scopo di ingannare uomini e donne a riguardo dell’insegnamento cristiano 6. Inoltre, il fenomeno Rosemary Brown e i suoi spiriti-guida incoraggiano la pratica della negromanzia (la comunicazione con i «defunti»), severamente condannata dalla Chiesa. Passiamo ad un altro personaggio.
Durante la sua vita, Cyril Scott (1879-1970) fu un eminente compositore. Egli fu anche uno studioso della religione occulta nota come Teosofia, e si interessò anche al potenziale occulto della musica. Due dei suoi libri – The Influence of Music on History and Morals: A Vindication of Plato («L’influenza della musica sulla Storia e sulla morale: una rivalsa di Platone») e Music: Its Secret Influence Throughout the Ages («La musica: la sua influenza segreta in tutte le epoche») – gli furono dettati attraverso ispirazione medianica da uno degli spiriti-guida che avevano ispirato la fondatrice della Società Teosofica, Helena Petrovna Blavatsky (1831-1891).
Da sinistra: Cyril Scott, Madame Blavatsky e il simbolo della Teosofia.
Nel secondo libro, Music: Its Secret Influence Throughout the Ages, Scott ci dice che lo spirito con cui parlava «nutriva un interesse speciale per l’evoluzione della musica occidentale [...]. Infatti, egli considerava opportuno che gli studenti dell’occultismo di tutte le scuole dovessero apprezzare sempre più pienamente la grande importanza della musica come forza nell‘evoluzione spirituale (occulta), e a questo scopo aveva rivelato molte cose che finora non erano state rivelate, e che scateneranno un grande interesse in tutti gli amanti della musica» 7. Scott stesso era convinto che «i grandi Iniziati (nel mondo spirituale) hanno grandi e imponenti piani per il futuro della musica» 8.
Di quali progetti parlava lo spirito-guida? Di utilizzare la musica come uno strumento occulto attraverso cui sviluppare stati alterati di coscienza, abilità medianiche e capacità di entrare in contatto con il mondo degli spiriti. Spiega Scott: «Nel futuro, la musica verrà usata per portare le persone a stretto contatto con i Devas (gli spiriti); esse saranno in grado attingere alla benefica influenza di questi esseri partecipando a concerti durante i quali sono stati evocati mediante il tipo adatto di suono [...]. Tuttavia, la musica in questione, scientificamente calcolata, realizzerà il duplice mansione di invocare i Devas e allo stesso tempo di incentivare negli ascoltatori quelle facoltà (medianiche) attraverso le quali essi diverranno consapevoli di sè stessi e reattivi all’influenza (degli spiriti)» 9.
Scott conclude il suo libro citando le parole del suo spirito-guida: «Oggi, poiché stiamo entrando in una Nuova Era, noi (spiriti) cerchiamo, soprattutto attraverso il medium della musica ispirata, di diffondere lo spirito dell’unificazione (occultistica) e della fratellanza, in modo da affrettare la vibrazione (spirituale) di questo pianeta» 10. Diversi musicisti rock contemporanei sembrano corrispondere a questa descrizione. Ad esempio, alcune musiche Neg Age vengono spiritualmente ispirate per aiutare le persone ad entrare in uno stato alterato di coscienza. Inoltre, «molte rockstar di primo piano sono state pesantemente coinvolte non solo nell’occulto, ma anche nel satanismo più schietto [...]. Tentando di descrivere il suo processo d’”ispirazione”, John Lennon ha affermato: “È come essere posseduti: come un sensitivo o come un medium“ [...]. Parlando dei Beatles, Yoko Ono ha dichiarato: «Erano come dei medium. Non erano coscienti di tutto ciò che stavano dicendo, ma la musica fluiva attraverso di loro” [...].
Marc Storace, cantante dell’heavy meatl band Krokus, durante un’intervista concessa alla rivista Circus, ha detto a proposito del processo d’ispirazione: “Esso non può essere descritto, tranne dire che è come un’energia misteriosa che proviene dal piano metafisico e approda nel mio corpo. è quasi come essere un medium [...]. Little Richard ha avuto esperienze di questo genere e ha identificato Satana come la fonte della sua ispirazione: “Ero diretto e guidato da un altro potere, il potere delle tenebre [...] nella cui esistenza molte persone non credono. Il potere del diavolo. Satana”. Jim Morrison (dei Doors) chiamava gli spiriti che a volte lo possevano “The Lords” (“i signori”), e scrisse un libro di poesie dedicato ad essi.
La creatività della cantante folk-rock Joni Mitchell proviene dal suo spirito-guida che essa ha chiamato “Arte”. Essa è così dipendente da “Arte” che nulla la può trattenere quando essa la “chiama”. La prevalenza di tali “spiriti” fra le stelle del rock sembra andare oltre il regno della coincidenza. Secondo Alan Douglas, la superstar Jimi Hendrix, definito “il più grande chitarrista rock” [...], “credeva di essere posseduto da qualche spirito“. L’ex girlfriend di Hendrix, Fayne Pridgon, ha affermato: “Sapete, Jimi parlava sempre di un diavolo o di qualcosa che era in lui, sul quale non aveva alcun controllo. Non sapeva cosa avrebbe fatto fare o cosa gli avrebbe fatto dire, e le canzoni [...] semplicemente uscivano da lui”» 11. Nel corso di un’intervista rilasciata alla rivista Rolling Stone, Keith Richards, chitarrista dei Rolling Stones, ha affermato che i brani rock scaturiscono spontaneamente, come se fossero ispirati «durante una seduta spiritica». Egli ha descritto le canzoni come se arrivassero «in massa», come se gli Stones fossero solamente un medium volenteroso e disponibile 12.
Da sinistra: Marc Storace, Jim Morrison e Keith Richards.
Molte altre rockstars sono state coinvolte in pratiche occulte che descrivono la loro ispirazione musicale in termini che fanno pensare alla suggestione demoniaca 13. Un numero crescente di musicisti sta mostrando un interesse per l’occulto, per la stregoneria e per il satanismo.
Fra i gruppi black metal, i nomi sembrano indicare almeno l’interesse per l’occulto. Tra i tanti citiamo i Coven, i Dark Angel, i Demon, gli Infernal Majesty, i Possessed, i Satan, i Cloven Hoof… Ozzy Osbourne ha affermato: «Sembra che non sappia mai quello che farò precisamente il giorno seguente. Mi piace compiere solo quello che gli spiriti mi dicono di fare.
Così, ho sempre qualcuno o qualcosa da incolpare» 14. Osbourne, ex cantante dei Black Sabbath, ha predicato un vero e proprio sermone in favore di Satana mentre suonava in Canada. Egli confessa: «Qualche volta mi sento come un medium al servizio di una forza esterna». Anche i Black Sabbath hanno lodato Lucifero durante alcuni loro concerti 15. Nel corso di un’intervista concessa a Rolling Stone (pubblicata sul numero del 12 gennaio 1978), Peter Criss, il primo batterista dei Kiss, ha affermato: «Io credo nel diavolo tanto quanto in Dio. Si può scegliere tra uno dei due a seconda di quello che si deve fare». I membri del gruppo Iron Maiden hanno apertamente ammesso di interessarsi all’occultismo, inclusa la stregoneria 16. Questa band ha aperto un concerto a Portland, nell’Oregon, con le seguenti parole: «Benvenuti nel santuario di Satana». Glenn Tipton, chitarrista dei Judas Priest, ha confessato che quando sale sul palcoscenico diventa pazzo: «È come se qualcuno prendesse possesso del mio corpo» 17.
Nel descrivere un concerto dei Van Halen, David Lee Roth ha dichiarato: «Abbandonare il mio spirito alle emozioni; ecco quello che cerco di fare. Raggiungi quello stato e cadi supplicando gli dèi demoni» 18. Il chitarrista Mick Mars, dei Mötley Crüe, ha così descritto il suo gruppo: «Demoniaco, che è ciò che siamo» 19. Nikki Sixx, bassista della stessa band, parlando del loro impianto scenico per il tour di Shout at the Devil («Grida al diavolo»; Elektra Records 1983), ha detto: «Sul palcoscenico ci sono teschi, pentacoli e ogni genere di simboli satanici [...]. Abbiamo sempre amoreggiato con il diavolo» 20.
Da sinistra: David Lee Roth (mentre fa il gesto dell'occhio di Horus), Mick Mars e Peter Criss.
Stevie Nicks, dei Fleetwood Mac, ha dedicato molte volte i proprî concerti alle streghe di tutto il mondo. Sul retro della cover dell’album Welcome to hell del gruppo Venom è scritto: «Siamo posseduti da tutto ciò che è male/ La tua morte, o Dio, noi domandiamo/ Sputiamo sulla Vergine che voi adorate/ E sediamo sulla mano sinistra del Signore Satana». Alla luce di questi fatti, nessuno può negare che il rock è divenuto un veicolo per promuovere le pratiche dell’occulto.
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