lunedì 12 agosto 2013

Papa Bergoglio condanna lo Gnosticismo

Questa volta, e per la prima volta da quando è stato eletto al soglio pontificio, Papa Francesco mi ha deluso... 

Dopo aver letto il titolo dell'articolo di cui al link sottostante, ho avuto come un sobbalzo credendo a una impensabile svolta della Chiesa Cattolica verso una visione gnostica, ma poi leggendo l'articolo sono tornato con i piedi per terra comprendendo come il Papa denunci e condanni la tentazione di incorrere nell'interpretazione gnostica dei vangeli e del messaggio cristico, condannando per l'ennesima volta il cristianesimo delle origini.


Papa Bergoglio si scaglia contro la “proposta gnostica” e la visione intima del Cristo come “coscienza” realizzata nell’uomo, bollando tutto come una tentazione dal quale fuggire. Dice - “C’è poi l’ideologizzazione psicologica che riduce l’incontro con Gesù a una dinamica di autoconoscenza. La fede abbandona la sua dimensione spirituale in cerca di un semplice benessere psichico: al centro non c‘è Gesù ma la propria psiche che non esce da se stessa. Sono i cristiani senza la Croce di Cristo.”


Gesù nel vangelo di Tommaso dice che il Regno dei Cieli è dentro di noi, e quando lo fa intendeva precisamente questo, non dice che il Regno dei Cieli è tra di voi, come i teologi contemporanei vogliono farci credere (…): il Regno dei Cieli è dentro e non c’è nessuna ragione di cercarlo fuori”, siamo ai soliti tentativi di riportare le pecorelle smarrite nell’ovile; avendo perso identità e terreno con gli scandali di pedofilia e IOR, adesso con il nuovo maquillage targato “Francesco” cercano di manipolare ancora una volta le coscienze. Il Cristo è intimo, è quando l’uomo diventa una “coscienza”. La “fede abbandona la sua dimensione spirituale” quando diventa il dogma cattolico che tanto professano, e non viceversa. Hanno fatto della croce un simbolo del martirio, mentre si tratta di un simbolismo antico che rappresenta la crescita attraverso la morte di tutto ciò che è animale, umanoide, di tutto ciò che è egoistico ed egocentrico. 

Esaltare la croce in questo modo equivale ad esaltare l’idiozia dell’uomo che incapace di capire il messaggio cristico lo ha crocifisso. La croce non è uno strumento creato da Dio, ma dagli uomini di potere ed arroganti come la chiesa cattolica ha dimostrato in secoli di eccidi e crociate, di soprusi e distruzione, di essere. Hanno usato l’ignoranza e la superstizione per rabbonire i loro seguaci e la forza, la violenza, la tortura e le privazioni per distruggere gli oppositori, … proprio un gran bel quadretto, verrebbe proprio da dire: “ma tu guarda da quale pulpito viene la predica!” – o anche – “il bue che dice cornuto all’asino”. 

L’ipocrisia di una chiesa che pensa ai poveri è l’ultima trovata per rifarsi una facciata. Tiepidi come una tisana, … quegli stessi tiepidi che Gesù vomita dalla bocca. Non hanno diritto di parlare di Cristo, eppure lo fanno, è sempre la stessa storia qualcuno che senza requisiti parla a titolo di tutti. Cosa ne può sapere di Gesù Cristo chi prima lo ha messo in croce e poi gli ha inquinato e distrutto tutto il suo insegnamento?! La proposta gnostica non esiste, esiste la tradizione del cristianesimo primitivo, quello che fu perseguitato per 200 anni e poi riassorbito nel potere dell’impero di Roma per pura utilità ed opportunismo di Costantino. 

Catari, Albigesi, eretici a vari titolo (Giordano Bruno tra tutti). Furono i cattolici, penso ai parabolani del vescovo Cirillo[1], o alla distruzione delle civiltà precolombiane, a spazzare vie le nostre radice, perché senza radici non sappiamo da dove veniamo e restiamo nell’ignoranza. E’ questo il problema di pensare di risolvere tutto seguendo un solo uomo o una dottrina o una religione. Se non impariamo a seguire le nostre intuizioni e usare queste cose come strumenti e non scopi non riusciremmo mai veramente a capire perchè viviamo e cosa ci stiamo a fare qui. Per quanto possano sembrarci misere o puerili, sono le nostre intuizioni, l’embrione di un ragionamento, che il tempo e la vita ci insegnerà a capire, perchè la vita e il tempo sono quello Spirito Santo che opera nell’uomo una grande trasformazione. Tutto inizia con l’uomo e finisce con lui. Imparare dalle nostre esperienze, innanzi tutto, anche se magari 2 dritte fanno sempre comodo, sempre di 2 dritte si parla. 

Cambiare la descrizione del mondo e della vita che ci è stata imposta sistematicamente e meticolosamente dai sistemi, tra cui la chiesa Cattolica ne è pienamente responsabile ed uno di questi, passa per un “lavoro” sistematico tanto quanto lo è stato in condizionamento. Certo abbiamo bisogno di un certo tipo di educazione, ma chiunque è in grado di capire se una cosa lo rende più libero, o più schiavo, … educare significa comunque sempre – “far emergere” – viene da “educere”, portare fuori. Portare fuori quello che c’è, è inutile sentirsi illuminati o saggi, è meglio capire in quali condizioni versiamo, e riconoscere i nostri limiti, nel tempo li potremo spostare. 

“Alcune regole possono essere eluse, altre infrante, adesso scolpiscimi … se ci riesci” (cit. matrix).

Una scuola può essere seguita, come addestramento, ma poi deve essere abbandonata, per iniziare a vedere se quell’addestramento può dare dei frutti nella nostra vita. Il bene di oggi diventa il male di domani se dovendo operare nella vita, restiamo attaccati a quella scuola o insegnamento. Questo significherebbe solo ritardare il nostro sviluppo, è la paura che ci prendere tempo e la mancanza di potercela fare, un una parola di fiducia nelle nostre risorse. Proprio come Neo nel film, non crediamo di poter essere l’eletto, e così non lo diventiamo a meno che la vita non ci metta drasticamente alla prova. 

Per finire, nello stesso articolo si fanno le seguenti affermazioni: “Legata a questa c’è la tentazione gnostica: “è solita verificarsi in gruppi di élites – afferma il Papa – con una proposta di spiritualità superiore, abbastanza disincarnata”, propria dei cosiddetti “cattolici illuminati”: oggi – sottolinea – sono gli “eredi della cultura illuminista”, “cristiani satelliti che hanno una piccola Chiesa a propria misura”, cristiani che seguono le mode del tempo.”


Vorrei dire a Papa Francesco che la cosiddetta 'tentazione gnostica' è una 'moda' che va avanti da migliaia di anni.

Ciò non depone certo a suo favore nell'attribuzione del ruolo di Alfiere del Player B sulla "Scacchiera degli Illuminati"... peccato, per un attimo ci avevo creduto. 

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