Presso la Banca d’Italia è istituita la stanza di compensazione, un luogo virtuale in cui si compensano le posizioni di credito e debito tra le banche partecipanti. Vediamo come funziona.
Quando la Banca A presta a Tizio 100.000 €uro e Tizio emette un assegno di 100.00 €uro in favore di Caio, nel momento in cui Caio versa l’assegno presso la sua Banca B, sorgerà un debito della Banca A nei confronti della Banca B all’interno della stanza di compensazione.
Quasi tutti pensano che la Banca A alla fine della giornata provvederà a pagare questo debito con il proprio patrimonio o al limite con i soldi provenienti dalla raccolta presso i clienti. In realtà non è così. La Banca A nella pratica, non paga proprio niente. Mai.
Ma allora, se non paga niente, come fa la Banca B ad essere pagata?
Occorre distinguere due tipologie di casi: il primo caso è relativo alla possibilità che la Banca A non paghi nulla alla banca B in quanto possiede dei crediti nei suoi confronti derivanti da denaro bancario (assegni o altro) emessi dalla banca B e versati sulla Banca A dai propri clienti.
Il secondo caso riguarda invece la possibilità che non paghi nulla in concreto, perché ricorre ad un rifinanziamento presso la Banca d’Italia, un rifinanziamento che si basa non tanto sulle garanzie della Banca ma su quelle che i clienti della medesima banca hanno rilasciato in suo favore (in particolare garanzie reali). Ne consegue che le garanzie servono non solo per assicurare la banca da perdite su prestiti effettuati con denaro proprio o dei clienti, ma anche e soprattutto per permettere ad una banca di pagare a un’altra banca prestito fatto con denaro mai posseduto, né in proprio né per conto di clienti.
Ed è questa la ragione per cui un mutuo ipotecario è garantito da una ipoteca di valore almeno doppio rispetto al credito garantito (il mutuo è un'operazione a rientro e non potrebbe mai raggiungere il doppio del suo capitale per insolvenza del debitore a meno che la banca finanziatrice tolleri il mancato pagamento delle rate per un paio di decenni, senza fare alcunchè). Pertanto, ottenendo una garanzia doppia rispetto al prestito, la banca riesce a crearsi un "doppio asset" (un doppio attivo); per essere più chiari, un doppio credito, uno da utilizzare nei confronti del cliente e uno nei confronti della banca centrale che utilizzerà per pagare il debito nei confronti della banca B all’interno della stanza di compensazione.
Alla fine della fiera se due persone si scambiano assegni per regolare reciproci debiti/crediti, mentre le relative banche non cacceranno un euro dalla transazione, regolandosi in compensazione a fine giornata presso la Stanza senza pagare nulla per il prestito contratto, i due soggetti resteranno debitori nei confronti della propria banca alla quale dovranno corrispondere i relativi interessi, frutto di tale ulteriore forma di signoraggio bancario.
Nel frattempo la Banca A, avendo iscritto come negativo a il prestito fatto a Tizio, detrarrà l'importo dal bilancio e pagherà meno tasse. Questo senza aver mai cacciato un un euro.
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