giovedì 19 marzo 2015

RACHE, un film di Mariano Equizzi. Sovrapposizioni temporali tra realtà e fantasia.

La sapiente e straordinaria sovrapposizione tra scene storiche del terzo reich e le immagini ispirate dalla trama del racconto di Valerio Evangelisti che il genio dello stile inconfondibile di Equizzi è stato in grado di realizzare introduce lo spettatore a una storia che usa la fantasia e la metafora per raccontare qualcosa di importante e permette allo spettatore di venire assorbito nei diversi piani temporali del film.



Diversi piani temporali su cui si dipana la trama che corrispondono alle diverse facce della protagonista di questa storia: la R.A.C.H.E., acronimo che in lingua tedesca equivale a "Vendetta", ovvero una organizzazione terroristica caratterizzata da occulti fini messianici apocalittici che vede la luce durante le concitate fasi finali della caduta del Reich tedesco, ma che rappresenta anche la summa dei potentati economici, finanziari e corporativi sovranazionali del mondo attuale.

Ed è proprio muovendosi nella sovrapposizione di piani temporali e ruoli della R.A.C.H.E. che Equizzi è stato capace di calare il racconto di Evangelisti in un mondo cyberpunk offrendo allo spettatore la possibilità di leggere l'opera sotto diversi piani di lettura così come solo i grandi artisti sono in grado di fare, presentando in una opera di fantasia (ma quale è il limite tra realtà e fantasia mi chiedo io?) moltissime delle tematiche care al nostro mondo borderline e della fantascienza, genere che molto spesso, come abbiamo visto, tende a raccontarci ciò che la storia e il sistema mediatico si rifiuta di ammettere e/o divulgare, fino all'apocalittica visione finale che non anticipiamo, risultato della delirante follia del nazismo/bancario rappresentato dall'organizzazione R.A.C.H.E.

Attingiamo ai contenuti che l'autore presenta nel suo film per ricollegarci a temi che spesso abbiamo affrontato nel corso delle nostre ricerche. In primo luogo proprio a quella eugenetica nazista che, nel film, rappresenta il punto di partenza della nostra storia e che è stata in grado di realizzare i mostri poliploidi di cui la R.A.C.H.E. si serve come fosse il proprio esercito.

I poliploidi sembrano apparentemente senza coscienza (dettaglio importante), senza anima, quasi come fossero zombie, e che ricordano sotto certi aspetti alieni o demoni di cui parliamo nelle nostre folli (forse non così folli) teorie, ma che potrebbero rappresentare anche una opinione pubblica ormai svuotata da ogni capacità di senso critico e di discernimento da un sistema massmediatico e da un complesso scolastico totalmente asservito al potere e annichilito delle sue funzioni originarie.

Tornando all'eugenetica nazista sappiamo non essere solo una mera fantasia di Evangelisti, ma è stata effettivamente portata avanti all'interno dei campi di concentramento dagli scienziati del partito nazista.

Ufficialmente conosciuto con il nome di Aktion T4, il programma di eugenetica mirava all'eliminazione dei bambini affetti da paralisi cerebrale infantile o disabili, ed alla conduzione dell'eutanasia sugli adulti ricoverati o portatori di malformazioni congenite. Si stima che l'esecuzione del programma sia costata la vita di oltre 200.000 persone. La clinica di Hadamar era una clinica psichiatrica nella città di Hadamar, usata dai nazisti come sede del programma Aktion T4. L'Istituto di Antropologia, Ereditarietà ed Eugenica Kaiser Wilhelm fu fondato nel 1927. Agli inizi, e durante il periodo nazista, fu associato alle teorie sull'eugenetica e sull'igiene razziale sostenute dai suoi teorici di spicco Fritz Lenz e Eugen Fischer e dal direttore Otmar von Verschuer.

Vale la pena sottolineare che il programma di eugenetica nazista fu ispirato dai programmi di sterilizzazione coatta attuati in America e che in realtà, non sappiamo se gli esperimenti genetici proibiti che il Reich portava avanti proseguirono anche negli USA dopo Norimberga e dopo l'operazione Paperclip, tema che abbiamo già affrontato in passato nel nostro articolo "La Fabbrica di Schiavi" nel quale si collega Aktion T4 agli esperimenti portati avanti dalla CIA nei decenni dopo la guerra e conosciuti con i nomi MK-Ultra e Progetto Monarch.


Ma RACHE non è solo questo. Il film di Equizzi è un mirabile tentativo di metaforizzazione della realtà attuale attraverso le immagini e la descrizione di un mondo votato e ormai destinato al massacro, all'armageddon finale contro il sorgere di una figura anticristica collegata a quel nazismo-bancario accennato nel corso del film e che nello sviluppo dell'opera prende forma come frutto di quel delirio di onnipotenza divino dei potentati socio-politico-economici rappresentati dalla misteriosa organizzazione e che possiamo riscoprire nei vertici e nelle istituzioni di ciò che chiamiamo NWO.

Un delirio di onnipotenza che, forse, non è purtroppo solo appannaggio del mondo di fantasia tracciato dall'autore.

Forse ciò che l'autore vuole trasmetterci è semplicemente il consiglio di aprire la mente, aprire gli occhi, per non diventare come mostri poliploidi asserviti alla R.A.C.H.E.

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