venerdì 17 luglio 2015

Il Demiurgo e la Dualità dell'Universo

Il demiurgo, figura filosofica e al tempo stesso mitologica, è un essere divino, descritto la prima volta da Platone nel Timeo. Il termine greco da lui usato è δημιουργός (dēmiurgòs), composto da "δήμιος" (dèmios), cioè "del popolo", ed "ἔργον" (èrgon), "lavoratore", quindi lavoratore pubblico o compositamente artigiano.

La figura del Demiurgo, senza il quale «è impossibile che ogni cosa abbia nascimento», non è argomentata razionalmente, ma è introdotta come ipotesi cosmologica che ha carattere verosimile; si tratta in altre parole di un mito, di cui Platone, come in altri casi, si serve, per descrivere in modo intuitivo e narrativo, anziché con una rigorosa argomentazione dimostrativa, un aspetto del suo pensiero particolarmente difficile da illustrare e comprendere.

Il demiurgo, «artefice e padre dell'universo», è una forza ordinatrice, imitatrice, plasmatrice, che trasforma e forma, ma non crea. Secondo Platone il Demiurgo in qualche misura vivifica la materia, dandole forma e ordine, e la rende anima del cosmo. Dopo aver svolto il suo pensiero nella forma del più rigido dualismo fra mondo delle idee e mondo della realtà sensibile, nel Timeo Platone sente tuttavia la necessità di introdurre un principio unitario (il demiurgo, una sorta di artefice divino) in grado di giustificare e superare questa rigida distinzione.

A questo divino artigiano viene dato il nome di demiurgo, che nella filosofia platonica rappresenta il mediatore tra il mondo delle idee e la materia, dualismo altrimenti inscindibile. Il demiurgo è l'intelligenza che progetta il mondo, avendo le idee a modello e la materia (o chora) come strumento. Le idee platoniche sono eterne, necessarie e precedono ogni origine temporale.

Esse sono l'oggetto della vera intellezione in quanto "pura forma". Sono dunque esenti da generazione e corruzione, a differenza del mondo sensibile che è al contrario generato e corruttibile. Il mondo sensibile, soggetto al divenire e generato, deve necessariamente discendere da un principio, giacché non vi è generazione senza una causa. Il Demiurgo, essendo legato imprescindibilmente all'idea di Bene, non può che creare il migliore dei mondi possibili.

Pur avendo come modelli eterni le idee iperuraniche, il Demiurgo è legato alla "minorità ontologica" del mondo sensibile. Il Demiurgo quindi non crea affatto ex nihilo, dal nulla, ma è costretto ad operare trasmettendo la forma ideale ad una materia preesistente. Nell'antica Grecia, tuttavia, il termine demiurgo si riferiva anche ai lavoratori liberi, agli artigiani che vivevano liberamente dei frutti del loro lavoro.

L'utilizzo dell'analogia tra la figura cosmogonica del Demiurgo e quella dell'artigiano è presto detta: il Demiurgo, come un artigiano, trasmette il modello ideale ad una materia già esistente, e possiede, oltre che carattere intellettuale, anche competenze tecniche. Gran parte delle sette gnostiche teorizzavano che il mondo fosse stato creato non da Dio, ma da eoni che, nel loro complesso formavano il pleroma.

Quando un eone chiamato Sophia emanò il suo eone partner, il risultato fu il Demiurgo, o mezzo-creatore (nei testi gnostici a volte chiamato Yaldabaoth, o Rex Mundi per i catari), una creatura che non avrebbe mai dovuto esistere. Questa creatura, non appartenente al pleroma, creò tutto il mondo materiale, ma Sophia riuscì ad infondere nella materia la sua scintilla divina (pneuma), salvando così il creato e l'umanità dal Demiurgo.

Gli eoni, in molti sistemi gnostici, rappresentano le varie emanazioni del dio primo, noto anche come l'Uno, la Monade, Aion Teleos (l'Eone Perfetto), Bythos (greco per Profondità), Proarkhe (greco per Prima dell'Inizio), Arkhe ("Inizio"). Questo primo essere è anch'esso un eone e contiene in sé un altro essere noto come Ennoia ("Pensiero"), o Charis ("Grazia"), o Sige ("Silenzio").

L'essere perfetto, in seguito, concepisce il secondo ed il terzo eone: il maschio Caen ("Potere") e la femmina Akhana ("Verità", "Amore"). Anche il vangelo di Giuda (un apocrifo, non inserito nei vangeli canonici e quindi non presente nella Bibbia) recentemente scoperto, tradotto e poi acquistato dalla National Geographic Society, menziona gli eoni e parla degli insegnamenti di Gesù al loro riguardo. In un passo di tale vangelo, Gesù deride i discepoli che pregano l'entità che loro credono essere il vero Dio, ma che è in realtà il malvagio Demiurgo.

Gli gnostici ofiti veneravano il serpente, perché era stato mandato da Sophia (o era lei stessa in sue sembianze) per indurre gli uomini a nutrirsi del frutto della conoscenza proibito dal Demiurgo, al fine di far loro acquisire la gnosis di cui avevano bisogno per svegliarsi dai suoi inganni. Due esseri uguali, di colore diverso, dominano e ghermiscono la Terra. Sono  legati uno all’altro, praticamente la stessa cosa.

Sono anche la rappresentazione del bene e del male e, della dualità in generale. Sulla Terra, tutto è duale. Cielo Terra, corpo spirito, bello brutto, alto basso, piacevole spiacevole, onesto disonesto, ricco povero, fortunato sfortunato. Energia positiva e negativa. ecc.. Sei nato maschio, oppure femmina. Ti sei dovuto immedesimare in uno o nell’altro. Se questo non hai fatto sei un diverso, quindi sei caduto nella dualità del normale/diverso. Comunque, non ti sei liberato dalle catene imposte all’essere umano.

Hai scelto di essere buono o cattivo, oppure, buono e/o cattivo in base alla scelta del momento. Non ti sei liberato dalle catene di categoria. Potevi essere, al di là del bene e del male!. Hai creduto nel bipolarismo e quindi, hai votato per la destra o per la sinistra; oppure hai scelto di non votare per contestare il sistema. Quindi, sistema sì/sistema no. Non sei libero dalle catene.. la libertà vera è senza la necessità di dover votare o schierarsi.

Hai pregato perché credevi; oppure non hai pregato, perché non credevi. Non eri libero e consapevole di essere, senza la necessità di dover credere o non credere, di dover o meno pregare. Se tu fossi stato libero veramente, avresti imposto il tuo essere alla situazione che vivevi. Non sarebbe stata la situazione ad imporsi a te!..

Poi ti sei trovato a stabilire se sostenere la guerra per poter ottenere e/o difendere la pace; oppure sostenere la lotta per la pace per non essere in guerra.. mentre pace e verità, non vi era. Poi, hai scelto di informarti e di riflettere.. così hai compreso che le polarità estreme, le posizioni opposte, il bipolarismo della politica, della religione, ecc.. insomma di tutto il sistema, sono un inganno all’umano. Quindi, costatato che il sistema è sostanzialmente in stato di errore, hai deciso di rifiutarlo. Nuovamente sistema sì/no.

Hai volto la tua attenzione al mondo spirituale.. ma aimè, qui sono presenti le forze della Luce e quelle delle tenebre!.. quelle del bene e quelle del male!.. altra dualità estrema.. tu dovresti stare con questa o quella fazione, altrimenti la differenza sarà il paradiso o l’inferno, la giusta o l’errata strada!.. Osservando attentamente però, occorre riconoscere che l’umanità, nonostante tutto, ha necessità che la dualità esista.

Se l’individuo non si trovasse nella necessità di alzarsi il mattino, di fronte al bivio se farlo o non farlo, nulla lo motiverebbe per l’alzarsi. Deve però scegliere se avere o meno, lo stipendio a fine mese. Così come deve scegliere se scoppiare la vescica o meno, oppure se respirare o meno..

Costantemente l’essere umano deve scegliere tra due polarità opposte.. la vita stessa manifesta polarità.. vivere o non vivere?.. Essere o non essere?.. Occorre però, ringraziare la presenza della polarità, nonostante questa nasconda l’inganno..  Occorre ringraziarla perché consente, mediante l’esperienza del viverla, la possibilità del trascenderla, avendo acquisito la consapevolezza che ciò, genera coscienza.

Vale qui il principio “Quando il nemico non ti uccide, ti rende più forte!..”. Certo, ti hanno fatto credere che era normale il comune vivere umano; che era il risultato di un percorso evolutivo che andavi compiendo assieme all’umanità intera. Ti hanno ingannato; tutto questo non era evolutivo!.. tutto questo, è stata la prigione illusoria dentro il quale ti hanno tenuto.

L’illusione maya, oppure, realtà virtuale indotta. Tu puoi essere al di là di tutto questo. Tu però avevi creduto e, credere e non credere, sono due polarità opposte. Credere significa: “Accettazione passiva e incondizionata, di fatto non provato”. Non dovevi accettare passivamente.

Ti hanno fatto scegliere se stare dalla parte del bianco o del nero; ma i pedoni, ovvero il popolo o la massa, sono uguali in entrambi gli schieramenti, sia che abbiano l’aureola o che portino le corna.

Sulla Terra si sta svolgendo una grande partita di scacchi, insieme di un’infinità di partite minori. Tutti noi siamo protesi, nel tentativo di far vincere il nostro ideale re, che sia bianco, o  che sia nero. Per il nostro Sovrano, siamo disposti a dare il sangue e la vita.

Ad esso abbiamo indirizzato tutte le nostre offerte sacrificali, del presente e del passato. Per lui, siamo stati disposti o indotti a rinunciare, ad ogni pensiero alternativo all’essere pedoni. Al limite, se non ci piace l’idea dei pedoni, scegliamo di essere polli in un grande pollaio o pecore in un recinto che sta davanti alla macelleria.  E’ necessario cambiare l’ideologia che ci ha delusi; ma è anche necessario valutare attentamente.

Il presente articolo, parrebbe di primo acchito, sostenere che la dualità è completamente negativa; ma non né così. La dualità ha il grande pregio di imporre all’essere umano, di dover scegliere. Tutto nella vita ti impone il dover scegliere. L’ingegnarsi nello scegliere, porta all’individuo, l’esperienza, il retaggio di quanto elaborato e acquisito in fatto di consapevolezza e quindi di coscienza. Pertanto la dualità, sotto questo aspetto, è portatrice di coscienza.

Sulla Terra però, il gioco non si svolge in modo corretto. Il demiurgo corrotto, o chi per lui, è  il baro della situazione. E’ un baro in quanto impone l’inganno, nell’utilizzo del duale, quale mezzo di crescita. Se noi osserviamo con attenzione il vissuto umano; riscontriamo che, gli esseri umani continuano a commettere gli stessi errori, nonostante sia palese che errori sono. Il superficiale dirà a questo punto, che ciò è generato dall’egoismo umano. Certo, vi è dell’egoismo; ma chi è che coltiva o impone l’egoismo?..

Chi induce i pedoni ad essere egoisti ad insaputa di loro stessi?.. La dualità di per sé, non è negativa; il sistema adottato lo è. Se fosse insegnato agli esseri umani che sono chiamati a scegliere per acquisire il loro massimo bene, ovvero la loro “Coscienza d’Essere” quali elementi di un Tutto Uno; l’egoismo scomparirebbe per il non senso. A loro invece, è fatto credere che devono affermare se stessi sul prossimo.

La dualità, libertà o imposizione, farà il resto. Osservate come tutto nella vita terrestre è conseguenziale allo stato di coscienza delle persone in gioco.  Notate come l’aspetto manipolativo imposto all’umanità, ha come centro fondamentale, lo stato di coscienza individuale e collettivo. Quindi, la dualità bene/male è costruttiva sino a quando contribuisce all’elevazione dello stato di coscienza; diventa distruttiva quando lo impedisce.

Tutti gli operatori di luce, dovrebbero essere messi alla prova. Se favoriscono la presa di coscienza, sono veri operatori del bene. Se non la favoriscono, sono operatori del male, travestiti. L’opposto della speranza è la disperazione e, questa è la dualità in questione. Ai disperati poco vi è da dire. Chi raggiunge il culmine, arriva al suicidio.

Chi non è ancora al culmine ma quasi, significa che ha grandi problemi. In questa situazione, non può avere tempo e interesse per la filosofia e  quanto vado dicendo. Volgo quindi l’attenzione alla speranza. Fin da quando ero bambino, mi è stato insegnato che nella vita occorre avere fede (ovvero religione, per il sistema), pensiero positivo, speranza. Mi hanno imposto il pensiero della speranza, i miei genitori per nascondermi la crudele verità di questo mondo, in quanto ero piccolo e non volevano farmi soffrire. Non me ne hanno parlato quando ero grande, per non dover riconoscere la loro credulità, i loro errori ed il ruolo di semplici pedoni sacrificabili.

Mi ha imposto il pensiero della speranza la religione che, vendendo speranza in cambio di denaro sonante, regna al servizio della fazione nera, mentre cerca di farsi passare per bianca. Mi ha imposto il pensiero della speranza la politica, che facendo sperare nelle soluzioni, continua a prendere voti, ripetendo la storia di sempre, al servizio del potere del suo sovrano sulla scacchiera.

Mi ha detto di avere speranza, il potere economico, mentre io diventavo più povero e lui più ricco. Mi ha  detto di avere speranza, il potere  militare che, faceva la guerra per ottenere in seguito la pace; ma era eternamente in guerra per una pace che era mai presente. Tutti quanti hanno detto, che mi portavano speranza. Vigliacca miseria se mai vi è stato uno che mi ha portato sostanza, al posto della speranza!.. Tutti a vendermi la speranza, mentre mi rubavano la sostanza rimasta!..

Ora basta, voglio la sostanza.I casi sono due; o vi è vita e seguito oltre la vita terrestre, oppure non vi è. Siamo nuovamente di fronte a un’altra dualità. Se non vi sarà seguito alla morte fisica, tutto il mio dire e pensare è vano. Tutto morirà con me e, neanche questo articolo avrà più senso. Se vi è un dopo, me ne andrò nudo e, la sostanza non potrà essere ciò che io lascerò in questo mondo.

Se vi è un dopo, la sostanza è ciò che io porterò con me. L’unica cosa che io forse potrò portarmi dietro, è la memoria o il retaggio del vissuto. L’insieme delle informazioni che ho raccolto nel corso della vita. Questa è la sostanza ipotetica che mi porterò dietro ovvero, il mio stato di coscienza. Questa è la sostanza per il quale mi conviene lavorare oggi.

Se il mio stato di coscienza sarà sufficiente, forse in seguito impedirà che io nasca nuovamente su questo pianeta. Se sarà insufficiente, sarò costretto a tornare nel mondo della dualità, onde acquisire il necessario per non tornarci più; oppure per tornarci a ragion veduta. A detta di molti profondi pensatori, alcuni tornano; ma non per esperire loro, quanto invece per essere artefici di un ruolo nell’interesse della massa ancora schierata sulle posizioni bianco/nere.  Alcuni sono definiti maestri, altri eletti, altri avatar. Altri non verranno riconosciuti e altri ancora, rinascendo sulla Terra, si dimenticheranno i propositi di partenza.

Queste sono le anime che hanno scelto di essere qui. Le altre non hanno scelto. Erano prigioniere di una necessità da trascendere. Sovranità vera, o sovranità falsa? Per alcuni la sovranità vera è la sovranità sul popolo; per altri la sovranità deve essere su se stessi. Altra dualità.

La differenza tra colui che ha coscienza consapevole e colui che non la riconosce; consiste proprio in questo. Il primo vuole regnare esclusivamente su se stesso, mentre l’altro vuole regnare sul prossimo. Il primo vuole  realizzare l’interesse individuale, mentre realizza l’interesse collettivo. Il secondo vuole realizzare l’interesse personale a scapito del collettivo. Ancora qui però siamo di fronte ad una dualità, benché di livello superiore. Per trascenderla occorre trovare l’identificazione nel Tutto Uno; ma allora non saremmo più umani.

Restando però nell’umano, a un livello superiore a quello medio, occorre che ogni essere prenda coscienza di se stesso in quanto autore della propria vita e non, semplicemente un attore, alle dipendenze dell’autore del copione imposto. L’autore del copione imposto, della grande partita a scacchi, è il demiurgo.

Tu, quale ruolo stai vivendo?..

http://lemeravigliedellanima.blogspot.it/2015/04/il-demiurgo.html

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