Il Tempio di YHWH sarà di nuovo ricostruito prima del ritorno del Messia. Questo è provato dagli scritti del Nuovo Patto, in particolare negli scritti di Paolo, Giovanni e Matteo. Gesù disse che «ogni parola sia confermata per bocca di due o tre testimoni» (Matteo 18:16). Iniziando dunque con Paolo come primo testimone, intendo dimostrare che il Tempio deve essere ricostruito prima del ritorno di Gesù e prima della risurrezione e del «rapimento» dei santi.
Stabiliamo innanzitutto come considerare il «rapimento». Quello che è chiamato «rapimento» da molti è in realtà un altro nome per indicare «il nostro adunamento con lui [Messia]» (2 Tessalonicesi 2:1). Questo «adunamento» include due eventi: 1) la risurrezione dei giusti, e 2) la trasformazione del corpo dei giusti ancora viventi che andranno ad incontrare il Messia nell'aria. Questi due eventi accadranno quasi nello stesso tempo, ma la risurrezione dei morti precederà il rapimento dei viventi (1 Tessalonicesi 4:16,17).
Paolo, il nostro primo testimone
2 Tessalonicesi 2:1-4:
«Or fratelli, circa la venuta del nostro Signor Cristo e il nostro adunamento con lui, vi preghiamo di non lasciarvi così presto travolgere la mente, né turbare sia da ispirazioni, sia da discorsi, sia da qualche epistola data come nostra, quasi che il giorno del Signore fosse imminente. Nessuno vi tragga in errore in alcuna maniera; poiché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l'apostasia e non sia stato manifestato l'uomo del peccato, il figliuolo della perdizione, l'avversario, colui che s'innalza sopra tutto quello che è chiamato Dio ed oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando sé stesso e dicendo ch'egli è Dio».
Paolo sta assicurando i santi che non devono essere turbati riguardo il loro adunamento per essere con il Messia. Egli li avverte di non essere tratti in errore. Gesù non ritornerà ed essi non si uniranno a lui se prima non viene l'apostasia (una caduta dalla verità che è iniziata già nel primo secolo) e non sia stato manifestato «l'uomo del peccato». Per non lasciare le cose in dubbio, Paolo ha dato un evento sicuro: la manifestazione di quest'uomo. In particolare, egli sarà colui che oserà «porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando sé stesso e dicendo ch'egli è Dio».
Stabiliamo innanzitutto come considerare il «rapimento». Quello che è chiamato «rapimento» da molti è in realtà un altro nome per indicare «il nostro adunamento con lui [Messia]» (2 Tessalonicesi 2:1). Questo «adunamento» include due eventi: 1) la risurrezione dei giusti, e 2) la trasformazione del corpo dei giusti ancora viventi che andranno ad incontrare il Messia nell'aria. Questi due eventi accadranno quasi nello stesso tempo, ma la risurrezione dei morti precederà il rapimento dei viventi (1 Tessalonicesi 4:16,17).
Paolo, il nostro primo testimone
2 Tessalonicesi 2:1-4:
«Or fratelli, circa la venuta del nostro Signor Cristo e il nostro adunamento con lui, vi preghiamo di non lasciarvi così presto travolgere la mente, né turbare sia da ispirazioni, sia da discorsi, sia da qualche epistola data come nostra, quasi che il giorno del Signore fosse imminente. Nessuno vi tragga in errore in alcuna maniera; poiché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l'apostasia e non sia stato manifestato l'uomo del peccato, il figliuolo della perdizione, l'avversario, colui che s'innalza sopra tutto quello che è chiamato Dio ed oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando sé stesso e dicendo ch'egli è Dio».
Paolo sta assicurando i santi che non devono essere turbati riguardo il loro adunamento per essere con il Messia. Egli li avverte di non essere tratti in errore. Gesù non ritornerà ed essi non si uniranno a lui se prima non viene l'apostasia (una caduta dalla verità che è iniziata già nel primo secolo) e non sia stato manifestato «l'uomo del peccato». Per non lasciare le cose in dubbio, Paolo ha dato un evento sicuro: la manifestazione di quest'uomo. In particolare, egli sarà colui che oserà «porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando sé stesso e dicendo ch'egli è Dio».
Questo significa che «l'uomo del peccato» non può rivelarsi senza che il Tempio venga ricostruito. Inoltre, questo evento precede la venuta di Gesù e l'«adunamento» dei santi. Quindi, secondo l'apostolo Paolo, la fine non può venire fino a quando il Tempio di YHWH non è stato ricostruito. La ricostruzione del Tempio precede quello che chiamiamo «rapimento», cioè l'adunamento dei santi, sia morti che viventi. Giovanni, il nostro secondo testimone Il secondo testimone è Giovanni, nel libro dell'Apocalisse.
Non è così diretto come Paolo, poiché l'Apocalisse è molto simbolico, però possiamo vedere una certa correlazione tra i due scritti. Il Messia ritorna sulla terra in Apocolasisse 19:11,14,15:
«Poi vidi il cielo aperto, ed ecco un cavallo bianco; e colui che lo cavalcava si chiama il Fedele e il Verace; ed egli giudica e guerreggia con giustizia...Gli eserciti che sono nel cielo lo seguivano sopra cavalli bianchi, ed eran vestiti di lino fino bianco e puro. E dalla bocca gli usciva una spada affilata per percuoter con essa le nazioni; ed egli le reggerà con con una verga di ferro, e calcherà il tino del vino dell'ardente ira dell'Onnipotente Iddio».
Apocalisse 20:4,5 collega l'evento della risurrezione con la venuta del Messia:
«Poi vidi dei troni; e a coloro che vi si sedettero fu dato il potere di giudicare. E vidi le anime di quelli che erano stati decollati per la testimonianza di Gesù e per la parola di Dio, e di quelli che non avevano adorata la bestia né la sua immagine, e non aveano preso il marchio sulla loro fronte e sulla loro mano; ed essi tornarono in vita, e regnarono con Cristo mille anni. Il rimanente dei morti non tornò in vita prima che fosser compiti i mille anni. Questa è la prima risurrezione».
Paolo ha mostrato che sia la risurrezione dei morti che l'adunamento avvengono quando il Messia ritorna sulla terra (2 Tessalonicesi 4:16,17), e l'Apocalisse conferma la coincidenza di questi eventi. Nel capitolo 13 dell'Apocalisse abbiamo la manifestazione dell'«uomo del peccato», chiamato la «bestia». Apocalisse 13:1,6: «E vidi salir dal mare una bestia che aveva dieci corna e sette teste, e sulle corna dieci diademi, e sulle teste nomi di bestemmia... Ed essa aprì la bocca per bestemmiare contro Dio, per bestemmiare il suo nome e il suo tabernacolo e quelli che abitano nel cielo».
L'«uomo del peccato» bestemmia Dio. Questo è da rapportare allo scritto di Paolo: egli sederà nel Tempio di Dio e dichiarerà di essere Dio. Inoltre, nella cronologia dell'Apocalisse, il Tempio era già ricostruito a questo punto, poiché se ne parla in Apocalisse 11:1,2: «Poi mi fu data una canna simile a una verga; e mi fu detto: Lèvati e misura il tempio di Dio e l'altare e novera quelli che vi adorano; ma tralascia il cortile che è fuori del tempio, e non lo misurare, perché esso è stato dato ai Gentili, e questi calpesteranno la santa città per quarantadue mesi». Quindi, se accettiamo questa cronologia dell'Apocalisse, il Tempio viene ricostruito prima della venuta di Gesù e del nostro adunamento con lui.
Matteo, il nostro terzo testimone, cita Gesù Gesù ha profetizzato gli eventi degli ultimi giorni. Era suo desiderio preparare i discepoli sui fatti riguardanti il suo «giorno», il tempo della sua venuta. Egli disse loro: «Guardate che nessuno vi seduca» (Matteo 24:4). Ha poi dato una cronologia di eventi che devono accadere prima della sua venuta. Matteo 24:15,16,21,22,29-31:
«Quando dunque avrete veduta l'abominazione della desolazione, della quale ha parlato il profeta Daniele, posta in luogo santo (chi legge pongavi mente), allora quelli che saranno nella Giudea, fuggano ai monti... perché allora vi sarà una grande afflizione; tale, che non v'è stata l'uguale dal principio del mondo fino ad ora, né mai più vi sarà. E se quei giorni non fossero stati abbreviati, nessuno scamperebbe; ma, a cagion degli eletti, quei giorni saranno abbreviati... Or subito dopo l'afflizione di quei giorni, il sole si oscurerà, e la luna non darà il suo splendore, e le stelle cadranno dal cielo, e le potenze dei cieli saranno scrollate. E allora apparirà nel cielo il segno del Figliuol dell'uomo; ed allora tutte le tribù della terra faranno cordoglio, e vedranno il Figliuol dell'uomo venir sulle nuvole del cielo con gran potenza e gloria. E manderà i suoi angeli con gran suono di tromba a radunare i suoi eletti dai quattro venti, dall'un capo all'altro dei cieli».
Il «luogo santo» (Mikdash) in cui ha luogo l'abominazione della desolazione è, naturalmente, il Tempio. Colui che compie l'abominazione della desolazione è l'«uomo spregevole» di cui parla Daniele, «l'uomo del peccato» di Paolo e la «bestia» di Giovanni. è ovvio che il Tempio deve essere ricostruito prima che possa aver luogo l'abominazione della desolazione, alla quale deve seguire un periodo di tribolazione.
La grande tribolazione avviene prima che il sole e la luna siano oscurati. Il sole e la luna sono oscurati prima che il Messia appaia sulle nuvole. L'«adunamento» degli eletti ha luogo con l'apparizione di Gesù. Questa raccolta da parte degli angeli/messaggeri è l'unico atto a pro' dei santi che Gesù menziona e deve essere uguale al «nostro adunamento con lui» citato da Paolo, il che significa che si sta parlando della risurrezione dei morti e del rapimento dei viventi. Dunque, Gesù conferma l'esistenza del Tempio prima del suo ritorno e prima della risurrezione e del rapimento.
Questi tre testimoni concordano come fossero uno, senza alcuna contraddizione. Il Tempio di YHWH sarà ricostruito prima che Gesù ritorni per i suoi santi.
Detto questo è importante sottolineare che, come Breaking Israel News ha riportato all’inizio di questo mese, il Temple Institute di Gerusalemme ha completato la costruzione dell’altare in pietra richiesto per il servizio sacrificale nel Tempio Santo.
L’altare è stato completato in ritardo nel 2014 e ufficialmente inaugurato durante la cerimonia pubblica di accensione della Menorah d’oro per la festa di Hanukkah, che cade il 22 dicembre. […] l’altezza dell’altare non è di cinque metri (16 piedi), ma di cinque amot, una misura biblica equivalente a circa 2,35 metri (7,7 piedi). Ogni amah misura 46-38 centimetri (18-19 pollici). La rampa che porta all’altare è lunga 16 amot.
L’altare è stato completato in ritardo nel 2014 e ufficialmente inaugurato durante la cerimonia pubblica di accensione della Menorah d’oro per la festa di Hanukkah, che cade il 22 dicembre. […] l’altezza dell’altare non è di cinque metri (16 piedi), ma di cinque amot, una misura biblica equivalente a circa 2,35 metri (7,7 piedi). Ogni amah misura 46-38 centimetri (18-19 pollici). La rampa che porta all’altare è lunga 16 amot.
Queste misure sono conformi al parere di Maimonide, il celebre commentatore e filosofo ebraico medievale e rappresentano le più piccole dimensioni possibili (consentite dalla legge ebraica) per il funzionamento Kosher dell’altare.
Secondo le informazioni rilasciate dal Temple Institute, dal momento che la Torah proibisce l’uso di pietre scavate (vedi Deuteronomio 27: 5-6), questo altare “è costituito da un telaio esterno di mattoni di terra e da un forno resistente al calore estremo prodotto quando è in uso. Questo telaio esterno è pieno di pietre naturali non contaminate da attrezzi di metallo, come da obbligo della Torah. La cornice in mattoni esterna è ricoperta da un intonaco bianco sottile, come è stato fatto con l’altare che si trovava nel cortile del Tempio Santo”.
La base dell’altare contiene due portali per la raccolta del sangue versato durante sacrifici animali, in conformità con la Torah.Inoltre è coronato da quattro angoli rialzati, chiamati dalla Torah corna.
Una cosa che rende questo altare unico è che è stato progettato per essere smontato e rimontato rapidamente nella sua corretta posizione sul Monte del Tempio. Secondo l’Istituto, “Il popolo di Israele può costruire un altare esclusivamente sul sito dell’altare originale sul monte Moriah, il Monte del Tempio. Qualora le circostanze diventassero favorevoli, questo nuovo altare può essere rapidamente ri-montato nella posizione esatta che consente al servizio divino di essere ripreso senza indugio”.
L’altare è stato progettato dall’architetto Shmuel Balzam, che sta inoltre elaborando i piani per il Terzo Tempio. Tali piani sono il frutto di una campagna di crowdfunding su Indiegogo, che ha raccolto oltre 100.000 dollari per la ricostruzione del Santuario del Tempio. Le fasi preliminari del progetto saranno presentati il 25 marzo in un evento di sensibilizzazione durante la Giornata Internazionale del Monte del Tempio.
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