La parola “Voodoo” è un termine artificiale per le religioni Afro-Americane di Haiti. Per tali culti sono stati coniati molti termini differenti, più o meno discreditati, Hoodoo, Voudoun, Vodoun, Voudou, Voudu.
Viene usato nel seguente articolo il termine Vodoun per riferirci in modo specifico al culto Haitiano ed a quello originario Africano.
E' estremante interessante approfondire questo tema ricercando anche in questo caso analogie con quanto abbiamo affrontato nel corso delle nostre ricerche specialmente per quanto concerne l'aspetto "invisibile" legato alla metafisicità e alla natura dei soggetti coinvolti e presenti nei vari piani in cui il culto rappresenta e descrive il mondo.
La parola “Voodoo” è un termine artificiale per le religioni Afro-Americane di Haiti. Per tali culti sono stati coniati molti termini differenti, più o meno discreditati, Hoodoo, Voudoun, Vodoun, Voudou, Voudu.
Useremo qui il termine Vodoun per riferirci in modo specifico al culto Haitiano ed a quello originario Africano.
Santeria è la religione magica praticata nei Carabi Spagnoli e derivata dalla tradizione Africana Yoruba, Obeah è la forma di culti ritrovati nelle Indie Occidentali Britanniche, e il Candomble è il culto Brasiliano.
Al di la delle ovvie differenziazioni essi sono tra loro abbastanza simili da non essere distinguibili dall’esterno.
Le tradizioni religiose di popolazioni provenienti dai regni di Dahomey, Yoruba, Ashanti, Mandino e Congo ed appartenenti a molte tribù tra le quali Arada, Ibo, Nago, Mayombes, Mines, Fons, si fusero ad Haiti con altre tradizioni Africane, con elementi della tradizione esoterica Europea, con Magia rituale e con il Cristianesimo, creando una fede unica sopravvissuta alle peggiori persecuzioni. Sebbene ciascuna di queste tradizioni Africane avesse il proprio pantheon di deità e il proprio particolare sistema di credenze, ad Haiti tutte ritrovarono e compresero gli elementi comuni, ed espandendo la loro conoscenza allo spirito del mondo, le loro pratiche si sono evolute nel sacro sistema del Vodoun.
Sacerdote Vodoun in un Ospedale di Guarigione
nel Togo (Africa occidentale)
Gli Africani assorbirono anche alcune credenze e pratiche degli indiani nativi, ritrovarono gli elementi comuni e si resero conto che essi conoscevano e comprendevano gli spiriti di questa nuova terra. Il nome Azacca per esempio, un Loa della fertilità e dell’agricoltura, è derivato dalla cultura indiana del mais; i Loa venivano posti in pietre sacre come i nativi facevano con gli Zemi Caraibici; alcuni veve (disegni simbolici usati nelle cerimonie) realizzati dai nativi sono usati nelle cerimonie Vodoun ed il linguaggio sacro del Vodoun contiene parole indiane.
La chiave della relazione tra i nativi Caraibici e gli schiavi Africani fu nella natura politeistica dei loro credi religiosi, che li resero tolleranti alle vie spirituali degli altri popoli. Lo Zemi Indiano connota sia lo spirito dei morti, sia il vivente senza anima e la pietra feticcio con la quale viene compiuta la magia. La parola “Zombie” viene dall’Indiano Zemi; lo stesso dicasi per il Loa Simbi, patrono delle piogge, e Baron Samedi, Signore della morte e del cimitero.
Non è un’esagerazione dire che il Vodoun è una delle religioni più fraintese e male interpretate di tutti i tempi.
La persecuzione del Vodoun iniziò quando i Francesi proprietari di schiavi, sospettosi e fortemente timorosi di pratiche e culti estranei alla loro limitata esperienza, posero fuori legge i culti degli schiavi ad Haiti.
(In retrospettiva, facevano bene a temerli in quanto il Vodoun giocò un ruolo determinante nella successiva rivolta degli schiavi). Negli anni ’30 una persecuzione di massa cercò senza risultato di eliminare il Vodoun dal mondo. La cinematografia di Hollywood negli ultimi 50 anni non ha fatto altro che rafforzare una visione alterata e corrotta dei culti Vodoun, producendo impressionanti racconti di zombie, stregoneria malvagia e rituali assassini, che hanno rafforzato l’associazione occidentale del Vodoun ad immagini di magia nera, malefici, spilloni infilzati in bambole e sacrifici umani.
Molti tentativi sono stati fatti per liberare il mondo da questa religione considerata impropriamente “demoniaca”.
L’uso della magia e la pratica della trance da possessione è stata ed è del tutto aliena e terrificante per molte persone nate e cresciute nelle tradizioni Cristiane e le sue divinità sono visti come demoni piuttosto che esseri divini.
Ciò nonostante, nel 1996, il Vodoun è stata dichiarata la religione ufficiale del Benin, in Africa Occidentale, la sua terra di origine.
Uno degli aspetti centrali delle pratiche Vodoun è la guarigione di persone malate. L’attività di guarigione costituisce probabilmente il 60% di tutta attività Vodoun. I guaritori operano con erbe, la fede guaritrice, con l’aiuto dei Loa e di altri spiriti.
Praticamente ogni servizio Vodoun prevede sacrifici animali. Uccidendo l’animale si libera la vita. I Loa sono resi esausti dall’impegno di governare l’universo, così ricevono questa vita sacrificata e sono da essa ringiovaniti. Essi dimostrano soddisfazione dall’uso di questa pratica.
Il Vodoun è un sistema a tre livelli di iniziazione: Kanzo, Sur Pointe e Asogwe. Essi possono essere percorsi uno alla volta, come nei sistemi occidentali, ma è raro che avvenga. Più spesso il praticante resta al livello di iniziazione che ottiene dall’inizio ed essa non è necessaria per essere un Vodouista. L’iniziazione Kanzo è il livello più basso, quello del devoto. L’iniziazione Sur Point conduce ulteriormente nella tradizione di un particolare Loa e permette di essere considerati sacerdoti o sacerdotesse. L’iniziazione Asogwe è la suprema autorità umana, e può iniziare a qualsiasi grado.
Il sacerdozio Vodoun prevede sia uomini, detti houngan, che donne, dette mambo.
Le loro funzioni sono la guarigione, praticare cerimonie religiose per chiamare o pacificare gli spiriti, tenere iniziazioni per nuovi sacerdoti, predire il futuro ed interpretare i sogni, realizzare incantesimi e creare protezioni, creare pozioni per vari scopi (dagli incantesimi d’amore a quelli di morte). Per ognuno di questi servizi essi possono ricevere un pagamento, ma alcuni non vogliono essere pagati.
L’houngan e la mambo, sono un intermediario per convocare il Loa ed aiutare il Loa a partire quando il suo compito è finito. L’houngan o la mambo ricevono totale autorità dai Loa, e per questo l’houngan è spesso chiamato papa o papa-loa, mentre la mambo è chiamata maman o mama. Altro compito dei sacerdoti è quello dell’analisi degli uomini. Si ritiene che tutti possiedano due spiriti: il ti-bon-ange, che è simile alla coscienza nella concezione occidentale; ed il gros-bon-ange che è simile all’anima della teoria occidentale ma solo più staccata dalla persona. Per esempio, quando un uomo o una donna si presentano davanti a Dio è il gros-bon-ange che presenta la persona ed espone il suo caso.
Dopo che una persona muore il gros-bon-ange va in un luogo sotto le acque. Dopo un anno e un giorno il defunto torna dai suoi familiari che possono richiamare il gros-bon-ange. Sfortunatamente questo è un servizio molto dispendioso che può richiedere un significativo sacrifico animale, spesso di un bue. Questo ritarda considerevolmente l’esecuzione del servizio religioso e se trascorre troppo tempo il defunto rimane senza riposo e può causare disagi e malattie.
Sacerdote di Shango-Heviosso
Il Pantheon degli dei, chiamati Loa o Misteri, associati con la religione del Vodoun è enorme e aumenta sempre, con deità locali e spiriti ancestrali.
Nella cosmologia del Vodoun ci sono tre livelli di divinità:
- Mawu-Lisa:
La religione del Dahomey è governata dal supremo spirito chiamato Mawu-Lisa. Egli è spesso concepito come la deità creatrice androgena che dispose l’ordine dell’universo prima di creare la vegetazione, gli animali e l’umanità. Il popolo Fon celebra la creazione in una settimana di quattro giorni. Il primo giorno Mawu-Lisa stabilì l’ordine universale e creò l’uomo dall’acqua e dal fango. Il secondo giorno rese ospitale la terra per il genere umano.
Il terzo giorno, gli umani ricevettero la vista, la parola, e la comprensione del mondo in cui vivevano. Infine, l’ultimo giorno Mawu-Lisa presentò all’uomo gli strumenti della tecnologia. Questa figura, a volte riferita come due entità gemelle separate, Mawu (spirito femminile) e Lisa (spirito maschile), è quindi il creatore del mondo e la divinità suprema. Ad Haiti, Gran Met, o Gran Maestro, anche conosciuto con Bondye, dal francese bon dieu, è la divinità suprema, un’entità che preside allo spirito del mondo ma non è direttamente adorato.
Egli ha assunto il ruolo di dio supremo e Mawu-Lisa è stato per lo più dimenticato. Mawu, l’aspetto femminile, è associato con l’Est, la luna notturna, la fertilità, la maternità e la notte. Lisa, l’aspetto maschile, è associato con l’Ovest, il sole diurno, il calore, il lavoro e la forza. Mawu-Lisa è onnipotente e buono, ma viene considerato troppo trascendente ed inconoscibile per l’adorazione personale. Quindi i servitori Vodoun pregano i Loa, creazioni di Mawu-Lisa che non sono soggetti alle leggi della natura e posseggono qualità divine, spesso equiparate a quelle dei santi cristiani.
- I Loa, o Lwa, i Misteri, le divinità centrali all’adorazione.
I Loa non sono precisamente dei, ma piuttosto antenati, grandi uomini e donne, Re e Regine, e divini messaggeri. Essi sono i vari spiriti dei membri della famiglia; gli spiriti delle maggiori forze dell’universo: bene, male, vita, morte, riproduzione, salute e tutti gli aspetti della vita quotidiana. Essi possiedono i sacerdoti e le sacerdotesse durante i riti cerimoniali e forniscono messaggi, consigli, divinazioni, apportano guarigioni, assistono nei rituali, ricevono le offerte sacrificali ma anche possono provocare danni e malefici.
Nella maggior parte dei riti i Loa possiedono gli Iniziati, cioè prendono possesso temporaneo del loro corpo e della loro mente. Quando un Loa entra in una persona l’entità di questa persona se ne va, anche se non è chiaro dove. Il corpo è della persona ma in quel momento egli è effettivamente il Loa.
Il nome Loa o Lwa trova origine dal linguaggio della tribù Fon (Dahomey), e sostituisce il nome Orixa, pressoché con lo stesso significato, ma originario della tradizione Yoruba.
- Gli Spiriti ancestrali dei Defunti e gli spiriti dei santi.
Essi sono sempre presenti con il praticante, anche precedentemente all’iniziazione. In genere le anime dei membri defunti della famiglia che non sono stati riconosciuti. I defunti della famiglia che sono ignorati sono spesso pericolosi mentre onorarli e prendersene cura produce aiuto e buona sorte.
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