martedì 3 luglio 2012

Misteriose linee in Siria ricordano Nazca


Il tema della Rinascita è strettamente legato all'esistenza di una Civiltà Madre, antecedente alla nostra storia tradizionale. Prove dell'esistenza di questa civiltà vanno ricercate in quegli elementi comuni a culture storiche lontane tra di loro nel tempo e nello spazio, retaggio culturale e forse anche architettonico di un modello sociale e tecnologico universale.

Tutti conoscono i geoglifi di Nazca, ai quali è stato attribuito, forse fin troppo grossolanamente, un mero significato cerimoniale, specifico delle passate popolazioni autoctone. Se ne è parlato anche qui:

Foss'anchero percorsi cerimoniali (cosa di cui dubito fortemente) come spiegare l'esistenza di geoglifi simili ritrovati in diverse zone della terra come in Amazzonia http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=8060


Questi ultimi collegano ancora una volta la mesopotamia con il mesoamerica contribuendo notevolmente a ipotizzare un retaggio comune o un contatto tra i due continenti separati dall'Oceano Atlantico - così come teorizzato dall'ipotesi di Rinascita avanzata in "Genesi di un Enigma" e negli articoli pubblicati dal Progetto Atlanticus.

Ma se ciò non bastasse ecco di seguito uno studio effettuato da Armando Mei concernente una serie di geoglifi ritrovati in Siria i quali presentano notevoli analogie con quelli di Nazca.

Sono anch'essi meri "percorsi cerimoniali"?

Misteriose Linee in Siria

Il Deserto Siriano propone un nuovo rompicapo...

Una serie molto complessa di "Linee" attraversano le zone più impervie dell'area centrale del Paese mediorientale. Sembrano essere particolarmente simili alle più famose Linee di Nazca, in Perù, ma i disegni che sono proposti particolarmente misteriosi, poiché non sembrano riprodurre elaborazioni definite come quelle sudamericane. In Siria, infatti, la forma ricorrente è la "Spirale", con caratteristiche più o meno armoniche e definite.



Nell'immagine si evidenzia un disegno spiraliforme, posizionato a 34°47'57" N - 38°55'06" E. La particolarità della forma è semplicemente straordinaria per le fattezze, poiché, come per Nazca, anche in questo caso non sono visibili dal basso. Questa caratteristica è la medesima per tutte le raffigurazioni che seguono.



Questo "disegno", che si trova a circa 150 metri di distanza da quello precedente in direzione sud-est, è parte di un "progetto" molto più ampio e complesso che si integra con un altro elemento straordinariamente interessante per la forma, la nitidezza e la particolarità delle caratteristiche riprodotte.



Il Triangolo disegnato nel deserto siriano si trova esattamente a Nord dei precedenti ed insieme formano un'area particolarmente interessante poiché si inseriscono in riproduzioni lineari molto più complesse. Le forme, nel loro insieme, potrebbero rappresentare un chiaro strumento simbolico di comunicazione davvero interessante, sul quale stiamo studiando per cercare di comprenderne la funzione ed eventualmente il messaggio che potrebbero contenere.



Nella foto, è visibile l'intera area che comprende i tre particolari evidenziati in precedenza. Nella parte centrale è visibile la conformazione a "spirale" che si sviluppa su due direttrici differenti, l'una sull'asse Est-Ovest e l'altra sull'asse Nord-Sud. Esattamente nel punto centrale, nella congiunzione tra le due direttrici, si evidenzia il punto di origine che è a sua volta circolare.



In questa immagine, si rileva una serie di linee concatenate che si estendono da Sud-Est verso Nord-Ovest seguendo una forma che ricorda lo Stegosauro, con la coda che si allunga in direzione Nord. E' un disegno che, a sua volta si integra con altre raffigurazioni sparse nella zona che formano riproduzioni non esattamente definibili a causa della particolare conformazione dell'area e dalla presenza di arterie di comunicazioni costruite nel tempo che hanno rovinato le forme originarie.

Tutta l'area interessata da queste particolari e misteriose raffigurazioni si trova in un raggio di circa 600-700 Km dall'antica Nippur, città sumera in cui aveva sede la "residenza" sacra dedicata al dio del vento Enlil.
A nostro parere, non sarebbe azzardato ipotizzare che l'area possa riferirsi a quella che Sitchin aveva descritto come Luogo dell'Atterraggio.
Infatti, se per le Linee di Nazca è stata ipotizzata una funzione tipicamente "segnaletica", poiché visibili solo da una certa altitudine, la medesima attribuzione può essere riproposta anche per le misteriose Linee in Siria.

Esse potrebbero essere state utilizzate proprio come punto di riferimento per "qualcosa" o "qualcuno" che, dall'alto, si avvicinava alla zona.


Linee di Siria sono riprodotte in un'area che si estende per poco più di 100 Kmq, e sono comprese tra i Governatorati di Homs, Deir el-Zor e Al Raqqa, nel cuore del deserto siriano. Sparse su una superficie per lo più composta da roccia e sabbia, esse impreziosiscono una vasto altopiano situato a circa 500mt di altezza con raffigurazioni davvero particolari.

Rispetto alle linee di Nazca, sono estremamente rovinate - probabilmente perchè di gran lunga più antiche e sottoposte alle condizioni estreme di un'area desertica. Tuttavia, in alcuni punti, esse hanno mantenuto la loro conformazione originale, lasciando intendere che il territorio è stato oggetto della manipolazione di una Civiltà che ha inteso imprimere il sigillo del proprio passaggio.

A differenza delle linee di Nazca, tuttavia, esse si presentano con disegni decisamente più ampi, con una distribuzione delle linee interne circa il doppio di quelle peruviane. Infatti, mentre nei disegni di Nazca, la distanza media tra una linea e l'altra si aggira intorno ai 5mt, in quelle siriane si raddoppiano...

Ciò che lascia piacevolmente colpiti è la similitudine che si riproduce in alcuni disegni...



Nella foto, proponiamo un confronto tra "Spirali". A sinistra è possibile verificare la particolarità della raffigurazione di Nazca, mentre a destra, quella rinvenuta nel deserto Siriano. La presenza di questo disegno, è una costante in entrambi i siti. Peraltro, la Spirale ha assunto un significato profondamente simbolico nel corso dei millenni, trovando la propria origine nel nostro passato remoto, introdotta da Civiltà ancora poco conosciute.



Un particolare davvero significativo è il tentativo degli autori di richiamarsi alle simbologie astronomiche riproducendole in terra. Nella foto a sinistra, la "Conchiglia" di Nazca che - oltre a richiamare la forma spiraliforme - sembra sottintendere un chiaro riferimento all'astro principale del nostro sistema solare... Parimenti, nella foto a destra, la Civiltà che ha realizzato i particolari disegni nel deserto siriano ha voluto richiamare l'astro solare stilizzandolo nella forma e nei raggi che si dipartono dal proprio centro...



La similitudine tra le due raffigurazioni, lascia semplicemente attoniti. Mentre nella foto a sinistra, è possibile vedere un disegno che abbiamo "ribattezzato" candelabro, dato il particolare richiamo alla Menorah, nella raffigurazione a destra, nel deserto siriano, è possibile notare una disposizione del tutto simile al citato candelabro ebraico. Esso fa parte di un disegno ancora più complesso che sembra terminare con un "punto indicatore" che abbiamo definito "indice" che punta esattamente a sud-ovest in direzione di Giza!



Infine, non poteva mancare una "pista"...

Nella foto a sinistra, si nota la particolare disposizione di una delle Linee più famose di Nazca che sembra richiamare una "pista". Nella foto a destra, invece, è possibile notare un particolare di una "linea" che si estende per circa 30 km in direzione NNW che taglia in verticale il deserto siriano. Ha una larghezza pressoché costante di circa 45mt. Come per le Linee di Nazca, anche quelle siriane sono costeggiate da pietre lungo tutto il percorso, quasi a voler evidenziare un'attenzione particolare per la funzione a cui erano state originariamente destinate.

2 commenti:

  1. In tutta l'aera mediorientale si rinvengono geoglifi e ritengo che abbiano una valenza e un rilievo particolare compresi quelli osservabili in Giordania che sembrano essere davvero criptici; sono profondamente convinto che i geoglifi, siano una parte importante della storia dell’umanità e che esprimano qualcosa di profondamente diverso dal significato “artistico” che gli si attribuisce, probabilmente si tratta di un linguaggio simvolico che va decifrato; comunque in linea generale dato che la tecnica “geoglifica e/o petroglifica” sembra essere retaggio di molte civiltà sparse per il globo, potrebbe essere una ulteriore indicazione che in tempi remoti vi fosse già una civiltà globale, se non uguale alla odierna, ma sicuramente assai simile.

    Mi permetto di segnalare quelti link;
    http://phoo34.wordpress.com/2012/08/24/i-geoglifi-del-sinai-ia-parte/
    http://phoo34.wordpress.com/2012/08/24/i-geoglifi-del-sinai-iia-parte/
    http://phoo34.wordpress.com/2012/08/24/i-geoglifi-del-sinai-iiia-parte/

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  2. La ringrazio di cuore per la segnalazione dei link relativi ai geoglifi. Ottimo esempio di un retaggio comune diffuso su tutto il globo in un tempo ormai dimenticato o peggio, volutamente cancellato, della nostra storia.

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