Questa storia inizia un paio di secoli prima di quel fatidico 1492.
Come sappiamo, dopo l’esecuzione di Jacques de Molay, avvenuta nel 1314, alcuni templari si rifugiarono in Scozia, dove diedero origine alla massoneria, altri in Portogallo dove diedero vita ai Cavalieri di Cristo, un ordine dedito alla navigazione e allo studio delle carte geografiche.
La storia ufficiale della scoperta dell’America sostiene che Cristoforo Colombo sbarca il 12 Ottobre 1492 a San Salvador, un'isola dei caraibi, nel tentativo di 'buscar el levante por el ponente' ossia al fine di aprire una nuova via per le Indie a vantaggio della corona spagnola rappresentata all’epoca da Ferdinando di Aragona e Isabella di Castiglia.
Sempre la storia ufficiale dichiara che tutta la spedizione nasce da un banale errore di calcolo relativamente alla circonferenza della Terra, notevolmente sottostimato da Colombo, la cui determinazione permette, secondo la teoria di Colombo, di potere raggiungere le Indie attraversando l'Atlantico.
Ed ecco il primo interrogativo: come è possibile che Colombo, con tutti gli studi fatti sul tema, abbia dimenticato di consultare gli studi di Eratostene che già in epoca classica aveva determinato con una certa esattezza la circonferenza della Terra?
E' comunque citato anche nella storia ufficiale che Cristoforo Colombo sposò la figlia, o la nipote, di uno dei fondatori dell'Ordine di Cristo, e che alla sua morte quest' ultimo lasciò in eredità a Colombo tutte le carte e le mappe in suo possesso.
Ciò che la storia ufficiale dimentica di evidenziare è che: questo matrimonio collega Cristoforo Colombo all'ambiente esoterico dei templari poiché la moglie era figlia di un membro influente dei Cavalieri di Cristo: le stesse 3 caravelle furono presumibilmente cedute dall'Ordine come comprovato dalla croce patente impressa sulle vele.
Ciò permise lui di venire a conoscenza di mappe e segreti relativi al nuovo mondo (p.es. la mappa di Piri Reis)
Quindi Cristoforo Colombo sapeva benissimo dove si stava recando e perché, anche se doveva mantenere il segreto in modo fino paranoico. La leggenda narra infatti che sostenne fino alla morte di essere sempre convinto di essere sbarcato in India.
A Colombo fu detto che il vero scopo della missione era portare il Cristianesimo nel nuovo mondo; Colombo fu ingannato poiché anche se certamente esisteva una funzione 'missionaria', altrettanto gli obiettivi della Chiesa erano completamente diversi.
E' possibile allora che mentre la Corona Spagnola sfruttava le risorse del nuovo mondo, la Chiesa organizzava il genocidio dei nativi al fine di cancellare le prove scritte dell'esistenza di Atlantide nei testi sacri maya, inca e aztechi che avrebbero insidiato il suo potere descrivendo chiaramente le origini extraterrestri dell'Uomo?
Inoltre sembrerebbe che lo stesso Piri Reis, parlando di Cristoforo Colombo, affermasse fosse in possesso di carte del “Mare Occidentale” ovvero dell’Oceano Atlantico, e dell’estremo occidente. La notizia sembra confermata anche dal Las Casas, uno dei principali biografi di Colombo.
Piri Reis, che cercò di conoscere l’origine di tali mappe, venne a sapere che quelle utilizzate da Colombo erano trascrizioni spagnole di esemplari dei tempi di Alessandro Magno. Mappe che Alessandro Magno a sua volta recuperò in medio-oriente, probabilmente da fonti della Biblioteca di Alessandria, mappe pertanto prodotte dalla civiltà Atlantidea, secondo le teorie seguite dal Progetto Atlanticus.
Colombo avrebbe davvero posseduto dunque mappe antichissime ereditate dal suocero, a sua volta ottenute dai templari, che la tradizione vuole opera di navigatori atlantidei, scampate alla distruzione della biblioteca di Alessandria e di cui la mappa di Piri Reis sarebbe soltanto una delle tante trascrizioni e copie?
La mappa di Piri Reis
In ogni caso, già a partire dalla cronaca del viaggio osserviamo alcuni fenomeni inspiegabili che invece non sembrano essere altrettanto per Colombo:
- Colombo sembra conoscere molto bene l'itinerario oceanico e certamente conosce la tipicità dei venti oceanici, gli alisei; come poteva se era la prima volta in assoluto che l'uomo solcava quei mari?
- Giorno 17 settembre, gli aghi delle bussole impazziscono, ma Cristoforo non sembra dargli troppo peso anche se decide di cambiare rotta.
- Giorno 10 Ottobre, i marinai si ammutinano ma Colombo li tranquillizza dicendo con totale sicurezza che, se entro tre giorni non avessero avvistato terra, sarebbero tornati indietro.
- Quella stessa notte Colombo segna sul diario di bordo di vedere strane luci che lui associa a luci costiere, ma in realtà la flotta era ancora troppo distante; erano invece all'interno del triangolo delle Bermuda.
- Due giorni dopo Rodrigo de Triana a bordo della Pinta avvista Terra; come faceva Colombo già il giorno 10 a sapere dove si trovavano e di quanto tempo avrebbe avuto bisogno per raggiungere l'america?
- Spesso si evidenzia come Colombo, con la sua capacità, evitò che le navi si arenassero sulla barriera corallina; come faceva a sapere dell'esistenza della barriera corallina e la rotta necessaria rotta per aggirarla?
I viaggi di Colombo (si noti come Colombo eviti accuratamente le acque del Triangolo delle Bermuda)
Sono interrogativi ai quali non è possibile fornire spiegazione senza presumere la consultazione di documenti segreti da parte di Colombo che testimonierebbero passate esperienze di navigazione o addirittura di sorvolo dell’Oceano Atlantico.
La firma esoterica di Colombo dove egli stesso si definisce "portatore di Cristo" rivela le intenzioni evangelizzatrici di Colombo quale missionario destinato a portare il cristianesimo nel nuovo mondo.
Secondo Colombo gli obiettivi del viaggio in america erano quelli di evangelizzare gli indios portando avanti la missione dei Cavalieri di Cristo e fornire nuova gloria a Cristo. Inoltre poteva fornire nuovi territori e commerci alla corona spagnola e ciò non era certamente un male per lui.
Peccato che gli obiettivi della Chiesa erano esattamente all’opposto di quanto credette Colombo in quanto con la scoperta dell’america ci si prefiggeva di ampliare l’area di influenza del potere temporale della chiesa e impossessarsi delle ricchezze degli indios da utilizzare per finanziare la guerra all’islam. Nel 1492 si era infatti appena conclusa la cacciata degli arabi dalla penisola iberica.
Inoltre l’invasione del continente americano da parte dei conquistadores nei primi decenni del 1500, successivamente alla scoperta dell’america, permetteva alla Chiesa di cancellare dalla storia ogni riferimento alle origini extraterrestri dell’uomo ancora note ai maya e tramandate nei loro testi sacri e nei loro riti.
Non dimentichiamo poi che la Chiesa aveva ancora un conto aperto con i Templari e attraverso l’invasione del continente sudamericano sperava di poter annientare del tutto la presenza Templare nel mondo e assicurare per sempre la scomparsa del pericoloso segreto da essi posseduto.
Dietro tutto ciò noi di Atlanticus vediamo ancora una volta una mano ispiratrice di matrice Rettiliana (Player C) i cui obiettivi occulti dietro la conquista dell’america furono quelli di conquistare quelle ex colonie atlantidee rimaste estranee alla Riconquista attraverso i popoli indoeuropei, di estendere il proprio dominio oltre oceano, distruggere tutte quelle popolazioni indigene di origine atlantidea, fino ai nativi americani del nord america e impossessarsi così della tecnologia atlantidea di cui il maggiore reperto, l’Arca dell’Alleanza, si dice fosse stata fortunatamente portata in salvo dai Templari, e ancora oggi al sicuro in un posto segreto, probabilmente Oak Island.
Continua su http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=13503
Nessun commento:
Posta un commento