sabato 14 settembre 2013

L'Australopiteco Rettiliano

Il troodonte (Troodon formosus) o stenonicosauro (dall'obsoleto nome Stenonychosaurus) era un dinosauro carnivoro vissuto verso la fine dell'era dei dinosauri, nel Cretaceo superiore (Campaniano, circa 75 milioni di anni fa) in Nordamerica.

Questo piccolo carnivoro è un classico rappresentante dei maniraptori, i dinosauri predatori più evoluti che diedero origine agli uccelli. Il troodonte era lungo circa due metri ed era dotato di arti molto allungati, in particolare i posteriori, dotati di un artiglio "a falce" molto simile a quello presente sugli arti dei dromeosauridi, ma più ridotto. 

Le zampe anteriori, anch'esse allungate, erano dotate di lunghe dita artigliate, e il primo dito era forse opponibile alle altre due;aveva la mano prensile e il polso rotante. La coda era rigida e sottile, mentre il collo allungato reggeva una piccola testa dotata di occhi insolitamente grandi e di una scatola cranica decisamente voluminosa che probabilmente ospitava un cervello notevole per lo standard dinosauriano. Anzi, l'intelligenza di Troödon era la più alta tra quelle di tutti i dinosauri e poteva rivaleggiare con quella dei mammiferi primitivi dell'epoca, come Alphadon. 

I denti, aguzzi e ricurvi, erano seghettati in modo caratteristico. Con tutta probabilità il troodonte era un carnivoro adattato a cacciare di notte, e che grazie alla vista acuta e alle zampe lunghe riusciva a scovare e catturare i piccoli animali come mammiferi e lucertole e, se cacciava in gruppo, anche giovani Dinosauri.

Il Troodon dei Rettili corrisponde all'australopiteco per il genere Homo?


Negli anni ottanta, sotto il nome di Stenonychosaurus, questo dinosauro fu oggetto di uno studio approfondito, per quanto fantasioso, del paleontologo canadese Dale Russell. 

Russell, notando la particolare capienza della scatola cranica dell'animale e pensando che le dita della mano fossero opponibili, arrivò a ipotizzare una possibile evoluzione di questo piccolo carnivoro se non si fosse estinto. Nacque così il "dinosauroide", una sorta di equivalente rettiliano degli esseri umani.

Ma chi ci può confermare che si sia davvero estinto?

Questo animale ha avuto a disposizione 10 milioni di anni e forse più per evolversi... noi 4 partendo dagli australopitechi.

Di extraterrestri rettiliani ha raccontato per primo Herbert Schirmer. Egli sostiene di essere stato rapito ad Ashland (Nebraska) nel 1967 da esseri umanoidi, alti tra 1,4 e 1,8 m, rivestiti da una tuta aderente, con testa sottile e allungata e pelle grigio-bianca; la bocca sarebbe stata simile ad una fenditura e non si sarebbe mossa mentre parlavano e i loro occhi sarebbero stati inclinati. 

John Rhodes raccolse insieme le testimonianze dei presunti contatti tra esseri umani e rettiliani umanoidi; ha fondato nel 1997 un apposito centro di ricerca[8], ed è apparso in televisione e alla radio per illustrare le sue presunte scoperte e le presunte prove scientifiche di sostegno alle sue teorie. Rhodes afferma che a suo dire i rettiliani umanoidi discenderebbero dai dinosauri e sarebbero quindi un sottoprodotto dell'evoluzione terrestre. Rhodes per avvalorare le proprie tesi cita le teorie di Dale Russell degli anni ottanta, relative alla descrizione di quale sarebbe potuta essere l'evoluzione dei dinosauri in specie intelligente.

Senza dimenticare i Grandi Antichi del "Ciclo di Chtuluh" di H.P.Lovecraft


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