E se il grande segreto fosse questo? Se il vertice della piramide fosse rappresentato da quegli stessi "Antichi Dei" di cui parliamo nelle nostre ipotesi? Non immortali nel senso 'carnale' del termine, ma sempre presenti poiché in continuo ritorno quali avatar con vestiti (o corpi) diversi.
Non discendenti di antiche stirpi, ma sempre gli stessi soggetti, in corpi diversi, nel corso della storia.
Noi inconsapevolmente... loro consapevolmente e nella medesima linea di sangue o stirpe genetica.
Ciò spiegherebbe un piano di lunghissimo periodo, un piano millenario, incomprensibile ai nostri occhi di uomini 'mortali' limitati a una vita carnale di meno di un secolo. Un piano in grado di preservare il loro potere eternamente nei secoli dei secoli.
I Player nascono e muoiono carnalmente infinite volte.
A scuola e in chiesa ci hanno detto il contrario. Da sempre hanno voluto farci credere che abbiamo da vivere una vita sola e che non è possibile ritornare su questa terra dopo la nostra morte.
Eppure le tracce e le prove dell’esistenza delle Vite Passate si trovano disseminate ovunque nella storia e nella religione.
Oggi non ho più paura della morte, sono certo che l’anima è immortale e che sperimenta la Vita Terrena migliaia di volte per crescere ed evolversi.
Ci sono migliaia di prove di tutto questo e sono stati fatti film come Cloud Atlas (dagli stessi registi di Matrix e V per Vendetta) e Nosso Lar per risvegliare gli animi, ma tra queste, uno dei racconti che più mi colpì e che racconto sempre nei miei corsi dedicati alla Scoperta delle Vite Passate è quello di James, un bambino che da quando aveva due anni sognava scene di guerra, attacchi arei, bombardamenti con una tale dovizia di particolari che i genitori decisero di indagare meglio.
Così di volta in volta il bambino dava sempre più notizie: nomi di commilitoni, coordinate, luoghi, navi, azioni di guerra… tutte vere e realmente accadute… ma questo è solo l’inizio… guardate questo video, emozionatevi, commentate e condividetelo così che sempre più gente possa porsi il dubbio che questa non è l’unica nostra vita.
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