sabato 17 gennaio 2015

Esoterismo ed Ermetismo - Il punto di vista del Progetto Atlanticus sull'Esoterismo, sulla Verità e sul modo di comunicarla

Il Fugu (河豚, 鰒, in katakana フグ?), è un piatto tipico della cucina giapponese. Il fugu è il pesce palla, un pesce velenoso, ma con una corretta tecnica di preparazione il veleno non contamina la pietanza. La difficoltà di preparazione lo ha reso uno dei piatti più celebri del Giappone.

In Giappone dal 1958, in seguito all'elevato numero di morti (420 nel biennio 1956-1958), un cuoco, per poter preparare e servire i fugu, deve obbligatoriamente ottenere una licenza speciale rilasciata dal ministero competente, la fugu chorishi menkyo, concessa solo dopo un esame sia scritto che pratico, durante il quale fra le altre cose il candidato deve saper riconoscere oltre 30 specie della famiglia cui il pesce appartiene.


L’esempio del Fugu mi permette di affrontare un tema molto caro al Progetto Atlanticus. Un argomento che consente di definire meglio anche il nostro approccio al mistero e all’esoterismo in senso generale. 

Vi domanderete certamente cosa possa centrare il pesce palla con il mondo dell’esoterismo, dell’alchimia e della ricerca alternativa promossa dal Progetto Atlanticus...

Per capirlo dobbiamo tornare a un paio di settimane fa, quando mi imbattei in alcuni articoli pubblicati su un sito che si propone, come peraltro facciamo noi nel nostro “Le Stanze di Atlanticus”, di affrontare temi esoterici e misteriosi nel tentativo di approfondire e promuovere importanti argomenti che molto spesso rimangono confinati all’interno di ridotte nicchie di pubblico. Nicchie di pubblico caratterizzate da una certa curiosità e voglia di sapere quel che non viene raccontato dai canali ufficiali, quali che siano questi ultimi.

In questi articoli, nei quali gli autori descrivono loro stessi come persone ‘esoteriche’, viene duramente condannato il modus operandi proprio dell’ermetismo, ritenuto obsoleto, superato nella realtà contemporanea e persino dannoso nei confronti della Verità e irrispettoso di quel pubblico che si appresta, che desidera, e che necessita in un periodo difficile e complicato come il nostro, volere CONOSCERE. 

Il punto di vista di questi autori è che la politica dell’ermetico nel XXI secolo sia tanto controproducente quanto sciocca se orientata alla prospettiva di realizzazione di un mondo migliore come sarebbe invece nell’auspicio degli stessi ermetici per definizione. Diventando l’esoterismo quasi un modo per detenere una sorta di potere sui propri “adepti” influenzandoli lasciando intendere di possedere informazioni più rare di quelle comuni snaturando di fatto il senso generale del termine. 

Mi spiace dover contraddire questi amici, ma è al contrario proprio grazie al profondo senso di responsabilità nei confronti del prossimo che l’ermetico sente suo l’obbligo morale di non poter raccontare la Verità così palesemente come invece alcuni auspicano dovrebbe avvenire e come l’ermetico stesso vorrebbe. 

Sembrerebbe a prima vista una contraddizione o addirittura un comportamento scorretto da parte dell’esoterico-ermetico nei confronti delle persone che si pongono le fondamentali domande cercando avidamente risposte, ma con un po’ di pazienza cercherò di dimostrare che così non è... e per farlo ci aiuterà infine il nostro amico pesce palla.


Per iniziare alcune definizioni che ci faranno capire come l’esoterismo, al contrario di come l’opinione pubblica tenda a fare, non sia un termine relativo solo a indicare una serie di prassi magiche, riti di cartomanzia, calcoli cabalisti e altre forme di superstizione, cioè credenze di natura irrazionale.

Stregoneria? L’Esoterismo non è questo

Esoterismo è invece un termine generale per indicare le dottrine di carattere segreto i cui insegnamenti sono riservati agli iniziati, ai quali è affidata la possibilità della rivelazione della verità occulta, del significato nascosto da cui comprendiamo di come gli studi esoterici siano gli studi sulla natura interna dell’uomo che riguardano quelle scienze che portano, attraverso l’introspezione, alla riscoperta di noi stessi, alla conoscenza della nostra "natura interna", della Verità. 

Può anche significare un sapere naturalmente ristretto a un gruppo di iniziati, che detengono il potere di rivelarlo a chi vogliono. Si contrappone, quindi, a essoterico, parola che indica il sapere oggettivo, per sua natura aperto a tutti coloro che vogliono appropriarsene e sono eventualmente disposti allo sforzo necessario.

Nel 1992 Antoine Faivre, titolare della cattedra di "Storia delle correnti esoteriche nell'Europa moderna e contemporanea" all'école pratique des hautes études di Parigi, ha proposto la prima definizione storico-religiosa della nozione di esoterismo. 

Secondo Faivre, il quale metodologicamente circoscrive la sua analisi all'ambito delle correnti moderne e contemporanee dell'Occidente, è esoterica ogni dottrina e forma di pensiero che si basi sui quattro principi seguenti:

1.    l'esistenza di una corrispondenza analogica tra il microcosmo e il macrocosmo (l'essere umano e l'universo sono l'uno il riflesso dell'altro);
2.    l'idea di una natura viva, animata;
3.    la nozione di esseri angelici (o comunque spirituali), di mediatori tra l'uomo e Dio, ovvero di una serie di livelli cosmici intermedi tra la materia e lo spirito puro;
4.    il principio della trasmutazione interiore.

A questi quattro principi fondamentali vanno aggiunti i due seguenti, considerati complementari:

5.    la pratica della confluenza delle fonti dottrinali;
6.    il principio della trasmissione iniziatica.

è evidente che a tali criteri corrispondono le maggiori espressioni di quello che comunemente viene chiamato "esoterismo" occidentale, quali l'alchimia, la cabala, l'ermetismo, la teosofia. 

I criteri di Faivre però lasciano fuori dalla nozione di esoterismo la maggior parte delle correnti new age e neopagane, come pure le tradizioni massoniche e le tante correnti mistiche minoritarie, occidentali ed orientali, che hanno contribuito a fondare l'esoterismo contemporaneo. 

Per tale motivo (cioè per il fatto che tali criteri siano poco "comprensivi"), la criteriologia di Faivre è stata criticata da altri storici delle religioni, per esempio Kocku von Stuckrad. Ciò nonostante, essa resta un punto di riferimento centrale per tutti coloro che si interessano seriamente di esoterismo e vogliono studiare quest'ultimo dal punto di vista storico-religioso.

Ogni autore di letteratura esoterica è detentore di una propria definizione del termine "esoterismo" (termine di coniazione piuttosto recente, dato che appare per la prima volta in una lingua moderna, il francese, nel 1828). Ognuno di essi identifica l'esoterismo con una nozione particolare, dilatandone o restringendone il campo semantico a seconda delle proprie esigenze.

Per Helena Petrovna Blavatsky (1831-1891), fondatrice della Società Teosofica (1875), l'esoterismo è una "dottrina segreta", una sintesi di tutte le filosofie, di tutte le religioni, capace di svelare gli arcani dell'Universo e dell'Assoluto.

Per Rudolf Steiner (1862-1925), fondatore dell'antroposofia, l'esoterismo è una "scienza spirituale", un'investigazione dei mondi soprasensibili attraverso le facoltà della chiaroveggenza.

Per René Guénon (1886-1951) l'esoterismo è innanzitutto la "tradizione primordiale", ossia una dottrina metafisica universale la cui trasmissione si effettua soprattutto attraverso il linguaggio dei simboli. Secondo Guénon il contenuto di tale dottrina metafisica è reperibile, sebbene in forma alterata, nelle varie tradizioni religiose della storia, e più precisamente nel loro versante "esoterico" (la cabala per l'ebraismo, il taoismo per la religione cinese, il sufismo per l'Islam).

                               
Per Omraam Mikhaël Aïvanhov (1900-1986) lo scopo dell'esoterismo o scienza iniziatica è quello di insegnarci a trasformare i nostri desideri inferiori e di entrare in comunicazione con il mondo divino per perfezionarci e aiutare tutta l’umanità. 

Secondo Aïvanhov, certe scienze quali l'alchimia, la magia, l'astrologia e la Cabala sono di difficile approccio e per capirle bene è consigliabile iniziare a studiarle nell'uomo, nelle sue attività quotidiane.

Nel cibo troviamo l'alchimia, nella respirazione l'astrologia, nella parola e nel gesto la magia e nel pensiero la Cabala. Lo studio dell'esoterismo, precisa questo autore, non può essere separato dalla vita quotidiana.

è a partire dal secondo dopoguerra che gli storici delle religioni iniziano a prendere in esame i diversi ambiti della tradizione esoterica occidentale, fino ad allora ignorata dalla ricerca accademica.

Vengono così forniti contributi scientifici di rilievo, grazie ai quali si inizia ad apprezzare l'importanza quantitativa e qualitativa del corpus esoterico occidentale. 

Tra i maggiori artefici di questa svolta si devono menzionare Mircea Eliade per l'alchimia e lo sciamanesimo (Le Chamanisme et les techniques archaïques de l'extase, Paris, 1950; Forgerons et alchimistes, 1956), Gershom Scholem per la cabala ebraica (Major Trends in Jewish Mysticism, 1941), François Secret per la cabala cristiana (Les Kabbalistes chrétiens de la Renaissance, 1964), Frances Yates per l'ermetismo e il neoplatonismo del Rinascimento (Giordano Bruno and the Hermetic Tradition, 1964; The Occult Philosophy in the Elizabethan Age, 1979), Alexandre Koyré per la mistica e la teosofia tedesche (Mystiques, spirituels, alchimistes du XVIe siècle allemand, 1970), Charles Puech per lo gnosticismo e il manicheismo.

Tale fioritura di studi rese necessaria la creazione di una disciplina scientifica nuova, che si facesse carico di studiare l'esoterismo occidentale in quanto fenomeno storico-religioso a sé stante.

L'impulso alla costituzione di tale disciplina fu dato a Parigi, all'école pratique des hautes études, da François Secret, titolare fin dal 1964 della cattedra di “Storia dell’esoterismo cristiano”. A Secret successe nel 1979 Antoine Faivre, sotto la cui direzione la cattedra mutò nome, prendendo il titolo di “Storia delle correnti esoteriche e mistiche nell’Europa moderna e contemporanea”.

Nel 2002, con l’arrivo all’EPHE di Jean-Pierre Brach, il termine “mistiche” fu soppresso, e l’esoterismo divenne l’unico oggetto di studio della disciplina, i cui quadri concettuali portanti erano stati precedentemente definiti da Faivre in alcune importanti pubblicazioni. 

La fecondità di tale indagine scientifica è confermata dalla creazione di numerose cattedre in altri paesi, tra cui quella di Amsterdam (1999) e quella di Exeter in Inghilterra (2006).

Esoterismo diventa anche sinonimo di nascosto, occulto, in quanto scienze esoteriche come l’alchimia (che doveva trasformare il piombo, ciò che è negativo, in oro, in ciò che è positivo, nell’uomo per fargli riscoprire la sua “natura interna”) dovevano nascondersi, rendersi occulte usando allegorie, per non subire le reazioni della Chiesa.

E qui arriviamo all’ermetismo. Ovvero, in sostanza a uno dei diversi modi di presentare (non raccontare), o meglio rappresentare, la Verità contenuta nell’esoterismo. Il modo, secondo il Progetto Atlanticus, più efficace e che peraltro ha permesso agli antichi saperi millenari di attraversare indenni i secoli e le istituzioni ostili attraverso diverse modalità come per esempio l’edificazione delle grandi cattedrali gotiche.

Le cattedrali gotiche francesi sono un insieme di chiese cattedrali in stile gotico, che sorsero in Francia a partire dalla seconda metà del XII secolo. Le principali di esse erano già edificate, o in corso di edificazione, agli inizi del XIII secolo.

Gli architetti erano scelti tra gli scalpellini ed erano coadiuvati da un mastro muratore, un mastro carpentiere, un mastro fabbro, un mastro idraulico, un mastro sultore e un mastro vetraio. Tutti questi artigiani si formavano con un apprendistato di più anni e con viaggi in diversi cantieri, dove potevano osservare le novità del mestiere. 

Venivano applicate nella costruzione formule geometriche tramandate ai propri figli o apprendisti, che determinavano le proporzioni dell'opera, in continua evoluzione sulla base delle esperienze precedenti.

In accordo con il modello corporativo del tempo e con la necessità di tutelare e preservare i segreti professionali dell'ordine scalpellini e muratori si inserivano nel contesto delle società segrete di ordine massonico.


Abbiamo parlato altrove del legame tra Templari e Massoneria. Vorrei ora concentrarmi su come l'eredità delle conoscenze possedute dai templari e confluite nell'universo massonico dopo la persecuzione e lo sterminio dell'ordine dei Templari viene tradotto nelle cattedrali gotiche europee, principalmente francesi, secondo un linguaggio prettamente simbolico-ermetico.

Innanzitutto partiamo dal nome, che erroneamente viene associato oggi alle antiche popolazioni germaniche conosciute come goti, da cui l'appellativo gotico per le cattedrali, utilizzato come dispregiativo, secondo la maggior parte degli storici dell'arte.

In verità esiste una ragione più oscura. 

Secondo Fulcanelli la spiegazione del termine gotico va ricercata nell'origine cabalistica della parola che deriva da goetico, ossia magico. 

La Cattedrale è pertanto un capolavoro di art gotique di Art Goth che per omofonia si trasforma in ARGOT. I dizionari definiscono l'argot come quel linguaggio utilizzato per scambiarsi informazioni senza che gli altri possano capire: un linguaggio quindi ermetico per definizione.

Con ermetismo o filosofia ermetica ci si riferisce a vari autori probabilmente greci, la più parte sconosciuti, che in lingua greca elaborarono durante il periodo della cultura ellenistica greca e romana, a cominciare dal II secolo d.C., un complesso di dottrine mistico-religiose e filosofiche alle quali si affiancarono teorie astrologiche di origine semita, elementi della filosofia di ispirazione platonica e pitagorica, credenze gnostiche e antiche procedure magiche egizie.

Il termine trae origine da Ermete Trismegisto (dal greco antico Ἑρμῆς ὁ Τρισμέγιστος, «Ermete il tre volte grandissimo»). Nell’atmosfera sincretica dell’Impero romano, al dio Ermes fu dato come epiteto il nome greco del dio egizio Thot. Entrambi erano gli dei della scrittura e della magia nelle loro rispettive culture. 

Secondo Athanasius Kircher: «Gli Arabi lo chiamano Idris, dall'ebraico Hadores, i fenici Tauto, gli Egizi Thot ma lo chiamano anche Ptha e i Greci Ermete Trismegisto.

Tema centrale dei testi ermetici è dunque il rapporto tra l'uomo e un Dio che sfugge nella sua totale trascendenza all'intelletto umano. L'uomo può cogliere l'essenza divina tramite la gnosi, un processo di natura sovrarazionale dovuto all'illuminazione proveniente da Dio che conduce l'uomo all'estasi e al ritorno dell'anima al suo creatore.


Un'altra via, indiretta questa, per la conoscenza di Dio è costituita dalle tracce, le vestigia, che Dio ha lasciato nella creazione della natura, in quel mondo materiale dove l'uomo per il suo peccato è caduto e da dove, per la sua natura originaria divina, può compiere la sua risalita verso il creatore. Ciò che si definisce struttura matematica dell’universo che trova nel fenomeno dei frattali e nell’equilibrio armonioso della sezione aurea la massima evidenza.
   

E’ bene sapere che in tutte le religioni esiste un insegnamento pubblico (essoterico) ed uno riservato (esoterico). 

Noi di Progetto Atlanticus, come già raccontato in altre occasioni, riteniamo che questa distinzione, questa caratteristica propria della religione, sia presente anche in moltissime opere d’arte e della letteratura, antica e contemporanea i cui autori, in perfetto stile ermetico, hanno desiderato inserire messaggi e significati in modo non così palese come invece gli amici a cui mi riferivo in apertura dell’articolo pretendono, attraverso il ricorso a archetipi, simboli da dover svelare da parte di chi osserva o legge.

Questo avviene anche nelle espressioni artistiche contemporanee siano essi opere cinematografiche o musicali. 

E’ il caso dei contenuti espressi nei piani di lettura più profondi di film come Lucy o come Interstellar o ancora dei testi e videoclip di Lady Gaga, Micheal Jackson o dei 30 Seconds to Mars di Jared Leto. Solo per citare i casi più recenti, ma di esempi ce ne sono di moltissimi altri nella storia dell’arte, passata e contemporanea, così come abbiamo cercato di raccontare nella puntata numero 23 del nostro podcast “Atlanticast” intitolata appunto “I Messaggi Ermetico-Esoterici nell'Arte”.

La critica che viene mossa ai detentori, o presunti tali, di codesta Verità è il perché questi non offrano in modo chiaro e palese le risposte che da sempre attanagliano l’Uomo e del perché ci si ostini a nasconderla sotto il tanto vituperato velo di Maya schopenaueriano attraverso simboli, metafore, allegorie o archetipi propri del linguaggio ermetico, finendo erroneamente addirittura a maledire quelle scuole ermetiche grazie alle quali invece la Verità è stata preservata attraverso i millenni da quei nemici che, per un motivo o per l’altro, volevano distruggerla.

Se per assurdo io fossi uno di quei detentori della Verità voi certamente vorreste delle risposte da parte mia. 

Se io fossi davvero un protagonista esoterico possessore della Verità sarei elevato al pari dei Player di cui ho parlato nel topic “La Scacchiera degli Illuminati” e certamente potrei essere tentato di utilizzare questo strumento per esercitare il potere di CHI SA nei confronti di CHI NON SA secondo la politica del Player C. 

Purtroppo il mondo è pieno di cialtroni e la storia già ci ha insegnato come sia facile realizzare istituzioni di potere attraverso la strumentalizzazione e la mistificazione del messaggio salvifico esoterico ed essoterico contenuto nei testi religiosi e spirituali che abbiamo imparato a conoscere nel corso dei nostri studi.

Ma per non complicare la comprensione di questo testo   con ulteriori esempi e non distogliere l’attenzione del lettore che invitiamo a consultare la teoria dei player all’interno del nostro blog “Le Stanze di Atlanticus” ipotizziamo di appartenere al Player B auspicando pertanto che l’Uomo giunga infine alla riscoperta dei segreti esoterici nascosti sotto il velo di Maya che permetterebbero il raggiungimento della piena consapevolezza del sè e dell’Universo. Una volta rivelare determinati segreti sarebbe costato la vita, il rogo, l’ostracismo sociale, ma oggi ritengono alcuni, quei tempi sono finiti e quindi sarebbe possibile e doveroso da parte di costoro rivelare la verità. 

E’ un ragionamento il loro fin troppo ingenuo. Sappiamo per esempio di come Kubrick abbia pagato con la vita l’aver presentato nel film Eyes Wide Shut qualcosa che non doveva essere rivelato, come ad esempio il rito ierogamico che caratterizza alcuni riti praticati con consuetudine da parte delle famiglie elitarie dell’oligarchia sovranazionale al vertice della piramide che definisce il NWO.


E qualora non si arrivasse da parte loro alla suddetta soluzione vi è sempre modo di sporcare talmente tanto una verità rivelata in modo così superficiale come vorrebbero fare gli amici di cui si parlava all’inizio da renderla inutilizzabile... praticamente bruciata, perché incomprensibile ai più. 

Persino il diamante, ricoperto di sterco, non brilla più. O sbaglio?!

Ricordatevi, amici miei, che in un mondo in cui tutti pensano che 2+2 faccia 5 tu, che sai essere 4 il risultato, verrai ritenuto pazzo. 

Eppure nella Verità dettata dalla matematica e logica è evidente, o quantomeno dovrebbe esserlo, il risultato dell’equazione sopraccitata.

Quel risultato, quel 4, corrisponde alla Verità posseduta dall’esoterismo.

Il modo in cui il maestro cerca di farti capire che 2+2 non fa 5 corrisponde invece all’ermetismo. Ovvero io preferisco non dire apertamente, per i diversi motivi appena accennati nell’articolo in questione, che 2+2 fa 4... ma cerco di farti capire, di darti gli strumenti per poterlo fare, che 2+2 non può fare 5 come invece ti hanno indotto a pensare! 

Ma che farà 4, mio caro amico, lo dovrai capire tu, attraverso quegli strumenti che l’ermetismo ti ha messo a disposizione e attraverso lo sforzo di volontà, mosso dalla tua curiosità, che ti consentirà di giungere alla epifania del risultato dell’equazione. 

Rassegnati, perché nessuno te lo dirà mai, perché è giusto che sia così!

D’altronde posso mai raccontarti un film... o un libro? Certo che posso... ma per capire cosa voglia davvero dire quel film o quel libro dovrai vederlo o leggerlo in prima persona forte degli strumenti che avrai appreso durante una ricerca autonoma e individuale.

E’ questo che chi maledice l’ermetismo non riesce a capire. Ovvero che l’ermetico non vuole rivelarti la verità, ma non perché ti vuole ignorante, anzi al contrario perché vuole offrirti gli strumenti necessari affinché tu la possa fare tua, quella Verità.

E’ una differenza sottile, ma fondamentale: non posso raccontarti la Verità... sei tu che devi comprenderla!

Quindi cosa può fare l’esoterico-ermetico (il nostro Player B) se non offrirti quegli strumenti affinché sia TU e solo ed esclusivamente TU a realizzare quel cammino, quel percorso di consapevolezza che ti porterà a comprendere quella verità che stai cercando facendola tua?!

Anche Dante Alighieri fu accompagnato da Virgilio e Beatrice in un lungo percorso attraverso Inferno, Purgatorio e Paradiso, prima di poter vedere DIO, eppure i due avrebbero potuto raccontare subito a Dante la vera natura di DIO. Ma non l’hanno fatto!


Pensateci. 

E’ più efficace descrivere un quadro a un cieco? O cercare di fargli aprire gli occhi.

E’ più efficace descrivere il gusto di una pietanza? O spingere una persona a cibarsene?

Ma, nel caso del cibo, bisogna anche essere in grado di cucinarlo... e finalmente torniamo all’esempio del pesce palla. 

Vi chiedo un ultimo ulteriore sforzo.

Sapendo che la carne del pesce palla è buona, buonissima, voi ve la sentireste di consigliarla a tutti i vostri amici e parenti di cucinarla e cibarsene sapendo che un taglio errato e inesperto delle sue parti molle potrebbe renderne velenoso e mortale il consumo?

Non cerchereste forse di preservare il segreto della ricetta comunicandolo solo a persone che hanno dimostrato volontà, capacità, curiosità e amore nella gastronomia, nella cucina, dimostrando quindi di essere in grado di maneggiare la carne del pesce palla al fine di tutelare i vostri amici e parenti dal suddetto rischio mortale?

La stessa cosa viene fatta con la verità. La verità se malintesa può essere estremamente pericolosa esattamente come la carne del Fugu. Pericolosa come una pistola carica in mano a un bambino.

Diffidate da chi vi dice di conoscere la verità e si propone di rivelarvela richiedendo la vostra accettazione per fede. E diffidate anche da chi pretende che la verità debba essere rivelata maledicendo gli ermetici per averla tenuta nascosta. 

Perché se questo è stato fatto ringraziate gli ermetici, poiché è stato fatto per voi, affinché possiate conoscere e comprendere la Verità, autonomamente.

Fonti:

3 commenti:

  1. Buono l'articolo...una significativa sintesi che "dovrebbe" far ragionare più di un profano in ordine ai rischi che corre nel porsi sul cammino senza il necessario discernimento...
    ma purtroppo gli uomini cercano la luce quando sono al buio ma troppo spesso quando ne vedono troppa chiudono gli occhi ...
    il segreto fratelli miei si protegge da solo e perché ?
    Perché è uno stato di coscienza/conoscenza ..inespresse, inraccontabile, non spiegabile...
    chi crede di proteggere il segreto in realtà mente a se stesso e il più delle volte specula drammaticamente sulle coscenze di uomini e donne persi nel buio...e che attraverso pratiche a dir poco pericolose...finiscono in tenebre dalle quali non usciranno mai...
    porsi sul cammino non è un merito..ma un dono..
    ascoltare il.proprio cuore è la vera iniziazione...
    il resto....è un inutile e pericoloso tentativo di cercare una risposta che nessuno può dare. ..
    le dottrine esoteriche..le obbedienze (troppe) le filosofie ed in ultimo ma non meno importanti le religioni..sono indicazioni......
    non sono la verità.
    La verità non è indicabile. ..
    la verità se mai il cielo mi permette di usare questa parola senza cadere a.mia volta in errore è il risultato di un percorso prettamente personale ..che può essere svolto secondo quelle diverse indicazioni..tutte giuste e tutte uguali..
    come i tanti rami dell'albero della conoscenza spesso i frutti si dimenticano di far parte di un tronco...
    quindi la verità se mai ne esiste una è nel tronco...
    buon sentiero ..
    e proteggetevi. ..
    shalom namaste as Salam aleiqum...

    RispondiElimina
  2. Sì complimenti per il sito...scoperto da poco (chiedo scusa) e piano piano mi leggo i vostri articoli...concordo che bisogna avere una comprensione chiara del significato delle parole e dei simboli..grazie.non mollate e non molliamo.. sonny

    RispondiElimina
  3. Grazie a entrambi per i complimenti sempre graditi. Il mio sito è a vostra disposizione e spero possa soddisfare alcuni dei vostri interrogativi relativamente ai temi di comune interesse.

    Per meglio navigare all'interno del sito potete usare le tag nel menù a destra, mentre a sinistra troverete l'elenco degli articoli pubblicati su UfoPlanet e più sotto i thread aperti su ufoforum.

    Lasciate che vi suggerisca anche il nostro podcast http://atlanticast.com per il quale abbiamo anche un gruppo attivo su facebook.

    RispondiElimina

Ti potrebbero interessare anche...

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...