domenica 5 aprile 2015

La Distruzione degli Archetipi

Tutti noi siamo molto colpiti dalla furia iconoclasta dell’ISIS, che distrugge ogni giorno, con ostinata perversione, le tracce archeologiche del grande passato dell’impero Assiro. I Talebani fecero lo stesso con i bellissimi Buddha di Bagram. Ed ogni volta che ci sono fanatici diretti da poteri oscuri avviene lo stesso, in tutta la Storia: il rogo della biblioteca di Alessandria da parte di fanatici cristiani, l’ondata distruttiva iconoclasta nell’impero bizantino dell’ottavo secolo, la distruzione della biblioteca di Costantinopoli da parte di certi cavalieri crociati, la lotta talvolta feroce alle immagini religiose da parte di certe frange protestanti, la distruzione della cattedrale di Cluny da parte dei sanculotti francesi… Fino all’incendio del Goetheanum di Rudolf Steiner da parte di un fanatico di ispirazione gesuita. Solo per citare alcuni esempi di una lunga serie di fanatismi distruttivi.
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La nostra cultura occidentale ha avuto il grande merito di imparare a preservare le vestigia del passato, come base culturale delle nostre radici, della nostra storia. Come testimonianza preziosa e spesso artisticamente nobile delle nostre origini.

Proprio per questo ci sentiamo feriti ed offesi nel profondo dalle devastazioni e dalle distruzioni operate da questi fanatici. Mostrate con grande evidenza da tutti i media. E filmate con cura dall’ISIS, proprio per noi.

Perché lo fanno, ammesso che le informazioni e le immagini che ci arrivino siano del tutto vere? Dal nostro punto di vista nulla di nuovo: tutta la condotta della guerra, del terrorismo e degli aspetti religiosi e culturali, mira chiaramente ad alimentare un grande fronte di nemici occidentali. Mira a suscitare talmente tanto odio e tanta paura in noi occidentali, da alimentare una onda di cattivi sentimenti capace di ostacolare le nostre coscienze in risveglio. Mira a creare una emergenza, una ferita, un vortice che a partire dal Medio Oriente sia capace di portare in tutto il mondo la malattia della guerra, del terrorismo, della rabbia, della paura, della divisione.
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Una strategia ispirata e sostenuta da poteri oscuri occidentali anticoscienza, che attraverso servizi segreti e gruppi di potere finanziari e petroliferi alimentano e rafforzano l’immagine di un violento e pericolosissimo Islam radicale e feroce. Non solo per bloccare con l’odio e la paura le nostre coscienze, ma anche per conseguire il risultato di un ingigantimento degli apparati militari e di sicurezza occidentali che servono a controllare meglio noi occidentali. Ed a ridurre le nostre libertà.

Ogni colpo di mazza o di ruspa alle opere d’arte assire è un colpo alla nostra anima da parte di questi poteri. Così come ogni gola tagliata, ogni azione terroristica. Ogni azione fanatica e feroce di questi poveracci, burattini inconsci di quegli stessi poteri occidentali che considerano loro nemici. Così come ogni reazione di paura o di rabbia da parte nostra.

Ma in questa vicenda delle distruzioni dei manufatti assiri, come in altri casi del passato, c’è anche qualcosa di più…

C’è la evidente intenzione di distruggere qualcosa di più importante, qualcosa di non apparente dietro le fattezze nobili - ed in parte incomprensibili alla nostra cultura materialista – degli antichi Dèi, dei Re sacerdoti, degli iniziati, degli esseri fantastici mezzi uomini e mezzi animali.

In quelle fattezze quei popoli non riflettevano la loro barbarie e la loro superstizione, ma in ognuna di quelle forme archetipiche era contenuta e impressa la loro visione di un rapporto profondo con gli stessi esseri spirituali superiori che circondano e guidano anche noi ora… Erano le visioni degli uomini di allora della grandi qualità divine che dal cosmo entrano nella Terra, nel destino e nella vita umana per aiutare la nostra evoluzione.
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Comunque quei manufatti sono ancora portatori di profonde risonanze spirituali, in grado di tornare a vibrare con le coscienze in risveglio della nostra epoca e delle epoche future. Sono in certi casi alcuni dei “fili di Arianna” rimasti nel labirinto del materialismo per aiutarci a ritrovare la luce del senso spirituale delle vicende umane. La luce delle molteplici qualità divine archetipiche che ci circondano. Quelle che gli antichi chiamavano Dèi, Animali Sacri, o esseri umani divinizzati. E che la cultura cristiana occidentale ha chiamato Logos, Padre, Cristo, Maria, Angeli, esseri del Tetramorfo (Leone, Toro, Aquila, Angelo), o iniziati, o mistici…

Sono manufatti di fronte ai quali qualsiasi anima sensibile ed in risveglio spirituale prova un qualcosa di più che la semplice ammirazione estetica materialista… Prova un brivido, un ricordo, una emozione profonda che spinge verso un presente ed un futuro più elevati del deserto della materia.

Sono un canale di connessione tuttora operante con i misteri dello Spirito sulla Terra…

E anche per questo vengono distrutti dai burattini feroci dei poteri oscuri occidentali anticoscienza.

Ma questo non avviene solo in Medio Oriente. Questo avviene ovunque nel Mondo dovunque arrivino i poteri oscuri che vogliono ostacolare il risveglio degli spiriti umani.

Ovunque la cultura scientista e materialista dominante tende a despiritualizzare la nostra civiltà. In tutti i settori. Cercando di ridurre tutto a grigia, soffocante e disperata competizione per i beni materiali e per il soddisfacimento delle nostre pulsioni più basse.

Il discorso è molto vasto, e dei vari aspetti di questo tema fondamentale scriviamo da anni in tanti articoli di questo Magazine. Ma vogliamo ora restringere il campo di osservazione alla distruzione iconoclasta degli archetipi operata dagli stessi poteri anche in occidente. Con campagne distruttive potenti ed efficaci, anche se ovviamente molto più sottili delle fisiche mazzate con le quali i fanatici dell’ISIS distruggono le fattezze antiche dei grandi Archetipi spirituali.

Artefici di questa distruzione di Archetipi sono soprattutto i grandi media del potere, che impongono un condizionamento globale alle masse, sedotte dalle immagini televisive e cinematografiche. Sedotte dalla ampiezza degli schermi, dal 3D dai colori incredibili, dai suoni invadenti, dalle scenografie fantastiche, dalle trame accurate, dai costumi bellissimi, dalla fotografia iperrealistica, dalla sollecitazione evidente delle pulsioni più basse: il denaro, la gola, il sesso, il lusso, la competizione di tutti contro tutti per qualsiasi cosa…

Trasmissioni di tutti i tipi che mettono una contro l’altra le persone su qualsiasi argomento, dal ballo, al canto, al nozionismo, alla cucina, alla seduzione sessuale, alle imprese estreme corporee… per acquisire denaro, fama, accrescimento dell’ego… Competizione su temi e argomenti tutto sommato secondari della vita, a volte futili, come fossero il fine delle nostre vite per il quale vale la pena di combattere strenuamente “contro” gli altri…

Film e serie televisive che sempre di più propongono trame prive di senso, che vogliono convincerci del fatto che la vita sia priva di senso. E che quindi l’unico approccio plausibile alla vita sia quello della predazione degli altri e del soddisfacimento dei propri piaceri sensoriali, o delle pulsioni di potere del proprio ego.
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In queste trame manca quasi sempre una “morale”, una etica di fondo. In queste storie essere etici o non etici nella vita non conta nulla. Quello che conta è solo la prepotenza, la violenza, il denaro , il sesso, la mancanza di scrupoli, la fortuna, il caso, il prevalere sugli altri…

E perfino i documentari naturalistici che una volta ci affascinavano con le bellissime immagini e descrizioni degli esseri della Dea Madre, ora sono sempre più spesso descrizioni di animali pericolosi ed assassini, di violenze tra animali, di uragani feroci, di natura solo devastatrice…

E la Storia viene presentata quasi solo come una serie di violenze e brutture senza senso… mentre l’Arte come una sequenza di espressioni spesso solamente estetiche di mode o della bravura artigiana o della psiche degli artisti.

Perfino le storie ideali come quella del Graal, la vicenda di Cristo, la storia di Artù, ecc.. vengono narrate come storielline prive di senso e piene di imbrogli. Prive di pulsioni ideali e di autentica capacità di sollevare gli uomini al di sopra della materia… verso il Cielo. Incapaci di aiutarli a portare il Cielo in Terra. In questi giorni persino la vicenda archetipica e meravigliosa di Re Artù e di Merlino viene presentata da Sky, nella serie Camelot, come la storia di un giovane un po’ fessacchiotto trasformato da un inquietante e truffaldino Merlino (vedi immagine a fianco) in un ambizioso leader senza scrupoli osteggiato dalla prostituta nera Morgana.
In un’orgia di sesso e di violenza gratuita. Nessun riferimento alla missione storica dell’iniziato atlantideo arturiano o alla vicenda di Merlino come immagine archetipica del mago bianco al servizio della crescita umana. La vicenda della spada nella roccia diventa un trucchetto per agguantare il potere del trono, invece che la realizzazione della liberazione del pensiero operativo umano dalla roccia dell’egoismo grazie al coraggio di un cuore che vuole il Bene. Meno male che esistono anche - pochissimi - esempi luminosi di comunicazione di archetipi come la saga del Signore degli Anelli.
Ma che non sono certo la parte maggiore di ciò che ci viene presentato a valanga dai grandi media.

Una enorme campagna ben organizzata invade l’Occidente ed il Mondo cercando di distruggere una serie di Archetipi positivi. Una vera e propria sottile, ma efficace e potente furia iconoclasta si abbatte da qualche decennio in modo crescente contro gli ideali umani e spirituali per distruggerli: l’Etica, la Concordia, l’Armonia, la Fratellanza, il Perdono, l’Uguaglianza, il Pacifismo, la Non Violenza, la materia al servizio dello Spirito, l’Amore per gli altri come alimento, base e obiettivo della vita, la Bellezza e la Bontà della Natura, l’Amore per la Terra e le sue Creature, la ricerca del Bene superiore di Tutti, attraverso, ma anche al di là della materia.

Grandissime concentrazioni mediatiche, come Sky o le grandi reti nazionali o commerciali, vengono adoperate per diffondere in tutto il mondo questa furiosa campagna iconoclasta, distruttiva degli archetipi della coscienza, proprio nei decenni in cui una parte delle coscienze umane si sta veramente risvegliando alla solidarietà, all’amore per la Natura, per le piante e gli Animali, alla voglia di una politica migliore, di una finanza etica, di una scienza e di una cultura attente ai valori umani.

Ma non dobbiamo farci annichilire dal chiasso degli orchi: noi abbiamo le forze per resistere e per accrescerle ulteriormente proprio resistendo e superando queste sfide alla nostra coscienza.

Non ci faremo spaventare dalla furia iconoclasta e barbara dell’ISIS, e allo stesso modo non dobbiamo farci condizionare dall’onda mediatica depravante dell’animo umano in corso attraverso i grandi media del potere.

Possiamo contrastare questa onda infame coltivando in noi e diffondendo quanto più possiamo Ideali, Pensieri e Sentimenti elevati, Amore, Azioni Etiche, genuina voglia di Bene per tutti, Fratellanza, Uguaglianza, Libertà vera dai condizionamenti della materia, del potere e del nostro lato oscuro ed egoista. Amore per gli esseri della Natura e per la Terra.

Possiamo farlo e dobbiamo farlo, per salvare il mondo dalla barbarie diffusa dai poteri anticoscienza ovunque, in Oriente come in Occidente.

Siamo noi in quest’epoca della coscienza gli esseri fantastici dotati della Corona dell’Iniziato aperta al Cielo, della Barba della Saggezza, delle Ali d’Aquila del Pensiero e del Cuore di Leone… usiamoli per il Bene!

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