L’ego inizia a crescere così come il bambino cresce
"L’ego non esiste in nessuna parte del mondo eccetto che tra gli esseri umani, ed inizia a svilupparsi non appena il bambino cresce.
I genitori, la scuola, il collegio, l’università, tutti gli danno una mano nel rinforzare l’ego per il semplice motivo che nei secoli l’uomo ha dovuto lottare per la sopravvivenza e la sola idea è diventata una fissazione, un profondo condizionamento inconscio: solo ego forti possono sopravvivere nella battaglia della vita.
La vita stessa è diventata una lotta per la sola sopravvivenza.
Gli scienziati hanno fatto diventare questa idea ancora più convincente con la teoria della sopravvivenza dei più forti, e noi tutti aiutiamo i bambini a crescere e diventare sempre più forti nell’ego. I problemi nascono proprio da questo.
Appena l’ego diventa più forte inizia a circondare l’intelligenza con un fitto strato d’oscurità. L’intelligenza è luce, l’ego invece il buio. L’intelligenza è molto delicata, l’ego molto rigido. L’intelligenza è come una rosa, l’ego come una pietra. I cosiddetti sapienti affermano che, se vuoi sopravvivere, devi diventare come una pietra, potente, invulnerabile. Devi diventare come un fortino che non può essere attaccato dall’esterno. Impenetrabile.
Per questo diventi chiuso, la tua intelligenza inizia a morire perché ha bisogno di un cielo aperto, di vento, d’aria, del sole per crescere, espandersi, fluire. Per rimanere in vita ha bisogno di un fluire costante e, se diventa stagnante, poco a poco si trasforma in un fenomeno letale."
La felicità è la morte dell'ego
"La felicità è minacciosa e la miseria ti salva, è una salvezza per l’ego. L’ego può esistere solo nella miseria e attraverso la scontentezza, è un’isola circondata dall’inferno. La felicità è una minaccia per l’ego, per la sua esistenza reale. La felicità sorge come il sole, l’ego scompare ed evapora come la rugiada sulle foglie d’erba.
La felicità è la morte dell’ego. Se vuoi restare un’entità separata dall’esistenza, come quasi tutti cercano di fare, diventerai pieno di paura dello stato di beatitudine e di allegria, ti sentirai in colpa d’essere benedetto, ti sentirai suicida in quanto stai commettendo un suicidio al livello psicologico, al livello del tuo ego.
Succede di solito che le persone si rallegrano per pochi momenti e poi si sentono in colpa. La colpa nasce a causa dell’ego, l’ego inizia a torturarli, “Che cosa stai facendo? Hai deciso d’uccidermi? Io sono il tuo unico tesoro. Vuoi uccidermi? Sarai distrutto, uccidendomi, ti distruggerai."
Cerca di capire l'ego
"Cerca di capire l’ego: analizzalo, sezionalo, osservalo, guardalo da tutti gli angoli possibili. Non avere fretta di sacrificarlo, altrimenti nascerà il più grande egoista: la persona che pensa di essere umile, la persona che pensa di non avere ego.
Questa è la stessa storia ma a livello ancora più sottile. Questo è quello che hanno fatto i religiosi, per secoli sono stati degli egoisti, ma pii. Hanno fatto sì che il loro ego sia ancora più decorato, prendendo il colore della religione e della santità. Il tuo ego è migliore dell’ego di un santo: migliore, davvero migliore – il tuo ego è molto grossolano, e quindi può essere compreso e abbandonato, più facilmente di un ego sottile. L’ego sottile va avanti giocando così tanti giochi che diventa difficile da trattare, e si ha bisogno di assoluta consapevolezza per guardarlo."
La miseria nutre il tuo ego
"La miseria ha molte cose da darti che la felicità non ti può dare. Al contrario, la felicità ti porta via molte cose, infatti, la felicità ti toglie qualsiasi cosa hai avuto o sei stato: la felicità ti distrugge.
La miseria nutre il tuo ego e la felicità di base è uno stato senza ego: questo è il problema, la croce. Per questo motivo la gente trova difficile essere felice, e per questo, milioni di persone al mondo devono vivere in miseria, decidono di vivere miseramente: questo stato ti aiuta a cristallizzare l’ego. Non sei felice se sei miserabile: nella miseria, avviene la cristallizzazione.
Nella felicità la diffusione.
Una volta che hai compreso, le cose diventano molto chiare. La miseria ti rende speciale, mentre la felicità è un fenomeno universale: non c’è niente di speciale nell’essere felici."
L'amore non può convivere con l'ego
"Amore ed ego non possono convivere, conoscenza ed ego invece stanno insieme perfettamente, e bene. L’amore e l’ego non possono per nessun motivo, non convivono assolutamente. Sono come il buio e la luce: se c’è luce, il buio non può esserci, l’oscurità esiste solo quando non c’è la luce. Se non c’è l’amore, l’ego può essere presente; se c’è amore l’ego non può esserci, e viceversa, se si abbandona l’ego, l’amore sopraggiunge da tutte le parti, semplicemente inizia a versarsi dentro di te da ogni direzione."
L’ego nutre i tuoi desideri di essere qualcun altro
"Da dove l’ego attinge la sua energia? L’ego nutre i tuoi desideri d’essere qualcun altro. Sei povero e vuoi essere ricco – l’ego assorbe energia, il respiro della vita. Sei un ignorante e vuoi diventare saggio – l’ego assorbe energia. Sei un povero sconosciuto e vuoi diventare un potente – l’ego assorbe energia.
Cerca di comprendere il processo dell’ego. Come vive? L’ego vive nella tensione tra quello che sei e quello che vorresti essere. A vuole diventare B – l’ego viene creato da questa tensione. Come muore?
Quando ti accetti cosi come sei. Quando ti dici, Sto bene, per come sono, e dovunque sono, va bene. Resterò per come l’esistenza vuole che io sia. I suoi desideri sono i miei.
Abbandonando tutte le tensioni sul futuro – che dovresti diventare questo o quello – l’ego, evapora. Cerca di capire che l’ego vive nel passato e nel futuro, la pretesa dell’ego viene dal passato, “ho fatto questo, ho fatto quello” – è tutto nel passato.
E l’ego ti dice, “Realizzerò tutto questo completamente, ti mostrerò finalmente che sono in grado di realizzare tutto ciò.” Tutto ciò è però nel futuro. L’ego semplicemente non esiste nel presente. L’ego scompare se resti nel presente, il presente è la morte dell’ego, restare nel presente è la morte dell’ego."
L'ego appare con le frizioni
"L’ego esiste attraverso frizioni: se hai un ideale, diventi egoista. L’idealista è un egoista, quando hai ideali più grandi diventi un grande egoista. Maggiore l’ideale, più grande l’ego, maggiore è la frizione.
L’ego è creato dalle frizioni che esistono tra il reale e l’ideale. Adesso forse hai l’ideale di essere senza ego, ma non ha importanza. Forse ti stai dicendo, “Ma ho l’ideale d’essere senza ego! – non ha importanza, l’ideale porta con sé l’ego. L’ideale attuale di essere senza ego porterà con sé un ego più grande, l’egoista reale è chi pensa d’essere umile, chi pretende di essere senza ego.
Chi è senza ego è la persona che non ha ideali. Lascia che questo sia il criterio, e ti sei imbattuto su un qualcosa di fondamentale. L’uomo senza ego è senza ideali. Allora come può essere creato l’ego? – si perde l’energia reale. L’energia viene dalla frizione, dal conflitto, dall’accanimento, dal volere.
Accettando la tua vita – fai colazione, vai a dormire, cammini e fai il bagno – come puoi creare un ego da queste cose?
Dormendo quando sei stanco e mangiando quando hai fame, come puoi creare un ego? No, se digiuni, puoi creare l’ego. Se rimani sveglio tutta la notte dicendoti, no, non vado a dormire, puoi creare l’ego. Al mattino, la persona che ha dormito bene non ne avrà alcuno, mentre tu avrai un ego più grande."
L’ego non vuole essere integro
"Non t’insegno ad essere bravo, ne cattivo; ti sto insegnando ad essere integro. L’essere integro è un essere sano, ed essere sano, è essere sacro.
Ma l’ego non vuole essere intero, quando sei totale l’ego non esiste, l’ego esiste solo se sei diviso.
L’ego esiste, quando lotti con te stesso e sempre quando ci sono conflitti, essi sono il suo cibo, il suo nutrimento. L’ego non esiste quando sei totale, puoi vederlo da solo. Puoi vedere i criminali – hanno il loro ego, puoi guardare i santi, hanno il loro ego: l’ego del buono e del cattivo. Ma, se trovi un uomo senza ego, non sarà né un peccatore né un santo, sarà molto semplice, e non rivendicherà nessuna cosa come buona o cattiva, non rivendicherà nulla.
L’ego è creato dalla spaccatura, entra dentro di te, quando lotti; quando invece non lotti, non può entrare. L’ego è tensione, se vuoi che ci sia l’ego dividiti più che puoi – diventa due. Questo succede a molti, a tutta l’umanità. Tutti sono diventati due persone, uno dice “Fallo!” e l’altro invece “Non farlo!” e così l’ego diventa più grande, cresce con la frizione, ed è molto intossicante, ti rende inconsapevole. Il meccanismo è tutto lì."
Non puoi abbandonare l’ego
"Io sono" non è altro che un altro nome dell’ego. Adesso entrerai nei guai. Se l’ego è convinto che la sola strada è quella di abbandonarlo, chi sarà in grado di abbondare chi? E come? Sarebbe come tirarti su con i lacci delle tue scarpe. Saresti uno stupido, osserva tutte le parole che adoperi."Io sono" non è altro che l’ego.
L’altra cosa: nessuno mai è stato capace di abbandonare l’ego in quanto l'ego, non è una realtà che puoi abbandonare. Qualsiasi cosa vuoi abbandonare deve essere almeno reale, consistente. L’ego è solamente una nozione, un’idea, non puoi abbandonarlo, puoi solo comprenderlo. Potrai mai abbandonare la tua ombra? Puoi correre più veloce che puoi, ma la tua ombra correrà alla stessa velocità, esattamente con la stessa velocità.
Non puoi abbandonare l’ego, una volta che hai iniziato a provare ad abbandonare l’ego entrerai in una grande e profonda confusione: diventerai sempre più preoccupato e perplesso, e non è questa la maniera di liberarsi dall’ego, l’unico modo è invece quello di osservarlo."
La natura è sempre bella, l'ego sempre brutto
"Ogni volta che fai qualcosa guarda, sii attento. Se ti porta alla miseria, sai bene che è questione di ego, quindi la prossima volta stai attento, non ascoltare quella voce. Se è naturale, ti porterà ad uno stato di benedizione della mente: la natura è sempre bella, l’ego sempre brutto. Non ci sono altre strade, se non per tentativi.
Non posso fornirti un criterio quindi puoi giudicare ogni cosa; la vita è sottile e complicata, tutti i criteri cadono velocemente. Dovrai fare uno sforzo per giudicare, ogni volta che fai qualcosa, ascolta la tua voce interiore, notala, e guarda dove ti porta. Se ti porta verso la miseria, certamente proviene dal tuo ego.
Se il tuo amore ti porta alla miseria, proviene dall’ego, se invece ti conduce ad uno stato di beata, benedetta bellezza, viene dalla natura stessa. Se la tua amicizia, persino la meditazione, ti accompagnano verso la miseria, provengono dall’ego, mentre se, invece, sono originati dalla natura, al loro interno può esistere tutto, e tutto diventa armonioso. La natura è bella, magnifica, ma devi lavorarci sopra.
Nota sempre che cosa stai facendo e dove ti porta. Poco alla volta, diventerai consapevole di ciò che è originato dall’ego e di quello che invece viene dalla natura; cosa è reale e cosa è falso. Prenderà tempo, consapevolezza, osservazione. Non ingannarti, solo l’ego porta alla miseria, nessun altra cosa.
Non gettare la responsabilità sugli altri, l’altro è irrilevante. Il tuo ego ti porta alla miseria, nessun altro ti ci porta, l’ego è la porta che si apre sull’inferno. Il naturale, l’autentico, il reale che scaturisce dal tuo centro, è la porta del paradiso. Devi trovarla e lavorarci sopra."
Prima di perdere il tuo ego, devi arrivare ad averlo
Sento come se sviluppando l’attitudine verso la resistenza alle difficoltà, avessi rinunciato a molte parti della mia vita. Questo sembra come un peso che mi spinge contro tutti gli sforzi di diventare più vivo durante la meditazione. Forse è il segnale di aver soppresso il mio ego, e che lo devo trovare di nuovo prima di perderlo completamente?
Questo è uno dei maggiori problemi, sembra proprio paradossale, ma è vero – prima di poterlo perdere devi arrivare ad averlo: solamente un frutto maturo cade al suolo. Questa è maturità. Un ego non maturo non può essere buttato o distrutto. Se ti perdi lottando con un ego ancora acerbo, da distruggere e dissolvere, tutto lo sforzo sarà un fallimento. Invece di distruggerlo, lo troverai più forte, in modi nuovi e sottili.
Questo è da comprendere, l’ego deve arrivare ad un picco, deve essere forte, deve giungere ad una completezza, ad un’integrità – solamente allora potrai dissolverlo. Un ego fragile non può essere dissolto, e questo è un problema.
In oriente tutte le religioni predicano l'assenza dell'ego, quindi in oriente tutti sono contrari all’ego, sin dall’inizio, e a causa di questa attitudine contro l’ego esso non diventa mai forte, non arriva mai ad un punto d’integrazione da cui possa essere abbandonato, non diventa mai maturo: in oriente è molto difficile dissolvere l’ego, direi quasi impossibile.
In occidente invece tutta la tradizione occidentale della religione e della psicologia, insegna, prega, persuade le persone ad avere un ego forte, in quanto finché non hai un ego forte, come puoi sopravvivere? La vita è un combattimento, e se sei senza ego sarai distrutto. Chi resisterà allora? Chi combatterà? Chi competerà? La vita è una competizione continua. La psicologia occidentale suggerisce: attieniti all’ego, sii forte con lui, ma in occidente è molto facile dissolvere l’ego. Un ricercatore occidentale ogni volta che arriva a comprendere che l’ego è un problema, facilmente può dissolverlo, più facilmente di un ricercatore orientale. Questo è il paradosso – in occidente si parla di ego, ma in oriente si parla di essere senza ego, in occidente è facile dissolverlo, ma in oriente è molto difficile.
Questa sarà una gran prova per te: prima, arrivare a possederlo, e poi saperlo perdere, perché puoi farlo solamente con qualcosa che possiedi. Non avendolo ancora ne raggiunto ne posseduto, come potrai perderlo?"
Con l’ego l’amore è impossible
"Nel momento in cui sei nella rabbia, nella passione, violento e aggressivo, ti senti come se dentro di te ci fosse un ego cristallizzato, e ogni volta che sei in amore, in compassione, tutto questo non esiste.
L’amore è impossibile per questo motivo, e non possiamo amare a causa dell’ego. Ecco perché parliamo così tanto dell’amore e non siamo mai in amore.
L’amore è impossibile per questo motivo, e non possiamo amare a causa dell’ego. Ecco perché parliamo così tanto dell’amore e non siamo mai in amore.
Qualsiasi cosa noi chiamiamo amore è più o meno sesso, non amore; non puoi perdere l’ego, e l’amore non esiste fino a quando l’ego è scomparso. Amore, meditazione, devozione, tutte queste cose ne richiedono una sola: che l’ego non sia presente.Ecco perché Gesù è corretto nell’affermare che Dio è amore, in quanto entrambi i fenomeni accadono, ma quando non c’è ego."
La società ha bisogno di te, del tuo ego
"Il bambino nasce con il proprio sé, non con l’ego, ma sviluppa l’ego: diventando sempre più sociale e in relazione con gli altri, l’ego si sviluppa. Questo succede solamente nello spazio periferico in cui sei in relazione con gli altri, proprio al confine del tuo essere, quindi l’ego è la periferia del tuo essere mentre il sé ne è il centro. Il bambino nasce con il sé, ma non ne è consapevole. È il sé, ma non è consapevole di esserlo.
La prima volta che il bambino sente la consapevolezza, questo avviene quando avverte il suo ego.
Diventa consapevole del suo “Io”, non del Se. In realtà diventa consapevole del “Tu”. Per prima cosa diventa consapevole di sua madre, e poi, in riflesso, di se stesso. Inizialmente è consapevole degli oggetti che ha intorno a sé, poi poco alla volta inizia a sentirsi separato. Questo percepire la separazione gli conferisce l’ego e nel diventare consapevole dell'ego, l'ego diventa l'involucro del Se
L’ego inizia a crescere e svilupparsi. La società ha bisogno di te come ego, non come un sé. Il sé per la società è poco rivelante, la periferia invece è ricca di significati. Da lì sorgono molti problemi.
L’ego può essere insegnato ed essere reso docile, forzato all’obbedienza. Può essere messo in ordine, ma non è lo stesso con il Sé. Il Sé non può essere insegnato, né forzato. Il Sé è intrinsecamente ribelle, individuale. Non può diventare parte della società."
Sei Unico
"Tutti, persino un topolino, hanno il loro ego. Tutti, persino un uomo religioso, hanno l’ego, anche se stai dichiarando, “Sono solo polvere sotto i tuoi piedi,“ stai accumulando ego.
L’ego e la personalità devono essere abbandonati e solo dopo puoi trovare dove si origina l’individualità... un senso d’unicità. Esatto, sei unico. Tutti gli altri anche sono proprio unici. In questo mondo esistono solo persone uniche quindi il paragone è proprio stupido, tu, da solo, sei solo te stesso. Non c’è nessuno come te, quindi perchè ti paragoni?"
Ego è sfruttamento
"Ci sono solo due stati di consapevolezza – lo stato dell’ego e lo stato dell’amore. L’ego è uno stato meschino, sotto forma di seme , è uno stadio atomico; l’amore contiene tutto, l’amore è Dio. Il centro dell’ego è l’io. L’ego esiste per se stesso. Il nettare dell’amore è l’universo. L’amore pulsa per il tutto.
L’ego è sfruttamento, l’amore un servizio. Ed il servizio che fluisce dall’amore, liberamente e spontaneamente, è non – violenza."
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