Un piccolo robot ha fatto una grande scoperta archeologica nelle profondità sotto il famoso Tempio di Quetzalcoatl di Teotihuacan, nei pressi della Piramide del Sole. Gli esperti si aspettavano di trovare solo una antica camera alla fine di un tunnel inesplorato di 2.000 anni fa. Invece, il veicolo telecomandato ha fotografato tre misteriose caverne.
(Reuters)
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Il rilevamento effettuato nel 2010 (INAH)
Il robot, chiamato Tlaloc II-TC come il dio azteco della pioggia, è arrivato nelle profondità della piramide per controllare la sicurezza dell’ingresso.
Dotato di un braccio meccanico per rimuovere gli ostacoli, ha passato mesi ad esplorare i tunnel sotto il “Tempio del Serpente Piumato”.
La prima immagine trasmessa (INAH)
L’archeologo Sergio Gomez (Reuters)
Questa scoperta potrebbe essere molto importante. La struttura sociale di Teotihuacan rimane ancora oggi un mistero: pur essendo una città molto influente con oltre 100.000 abitanti, si sa poco dei suoi governanti. A differenza di molte altre città preispaniche, qui non sono mai state trovate tombe di re o raffigurazioni di governanti.
Gli scavi iniziati nel 2009 per raggiungere l’inizio del tunnel suggeriscono che fosse la tomba di un sovrano, disse l’archeologo Sergio Gomez nel 2010.
Prima di essere chiuso, nel tunnel furono gettate ricche offerte, tra cui quasi 50.000 oggetti di giada, pietra, conchiglie e ceramiche, inclusi alcuni bicchieri di un genere mai trovato prima nel sito.
“Penso che il tunnel fosse l’elemento centrale attorno a cui venne costruito il resto del centro cerimoniale”, ha detto Gomez. “Questo era il luogo più sacro. C’è un’alta possibilità che in questo luogo, nella camera centrale, possiamo trovare i resti di coloro governarono Teotihuacan”.
Il nome di Teotihuacan fu dato alla città dagli Aztechi solo secoli dopo la sua caduta, e viene tradotto come “il luogo dove vengono creati gli dei”.
La Piramide del Sole (Corbis)
Il tempio di Quetzalcoatl (Reuters)
L’esistenza del tunnel venne scoperta nel 2003 dopo una forte pioggia, ma gli scavi sono cominciati solo nel 2009. Il prossimo passo sarà rimuovere i detriti che bloccano gli ultimi 30 metri dei 120 del lungo tunnel. Gli archeologi credono che l’ostruzione nasconda delle scale che portano ancora più in profondità.
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