Ciò che segue è una riflessione di Mauro Biglino.
La vita media di molte farfalle è di circa quindici giorni.
La vita media di una tartaruga è di 120 anni (almeno 43.800 giorni).
Il che vuole dire che SU QUESTO PIANETA ci sono esseri viventi che hanno UNA DURATA DI VITA pari a circa DUEMILANOVECENTO VOLTE quella di altri.
Se pensiamo che in 10 ore abbiamo circa 20 generazioni di batteri, in questo caso il rapporto si moltiplica fino a toccare la cifra stratosferica di SETTANTAMILA volte.
Queste differenze si registrano tra esseri viventi che sono comunque il prodotto dello stesso DNA la cui struttura fondamentale è uguale per tutti.
La stessa struttura, composta dagli stessi elementi chimici e dalle stesse molecole, produce sullo stesso pianeta esseri che vivono 2.900 o anche 70.000 volte più di altri.
Mi pongo allora una domanda.
Perché di fronte a questa evidenza non discutibile ci sono dei ‘sapienti’ che snobbano con aria di sufficienza le durate di vita indicate da Manetone (sacerdote egiziano III sec. A.C,) e Berosso (sacerdote e astronomo babilonese IV-III sec. A.C.) per gli antichissimi dominatori della terra?
Con una media di 35.000 anni, in fondo, quelle vite erano pari a SOLO QUATTROCENTOSESSANTA volte quella dell’uomo.
Se si vuole necessariamente affermare che la differenza di durata di vita tra questi individui e l’uomo (460 volte) è solo un mito o una favola, che cosa dovremmo dire della differenza tra la tartaruga e la farfalla (2.900 volte ) o tra la tartaruga e i batteri (70.000 volte)?
Cosa direbbero le farfalle o i batteri se sentissero raccontare che sul LORO STESSO PIANETA ci sono esseri la cui vita è 2.900 o 70.000 volte più lunga della loro anche sono fatti esattamente con lo stesso elemento strutturale di base?
Si metterebbero a sorridere come fanno quei ‘sapienti’?
Possiamo noi escludere che “quelli” di cui parlavano i due antichi autori provenissero da mondi in cui quella durata era la normalità?
E se il DNA di quegli esseri era “alieno” rispetto al DNA umano - così come il DNA della tartaruga è “alieno” rispetto a quello della farfalla - l’ipotesi diventa ancora più verosimile. (Preciso che “alieno” significa: “che appartiene ad altri, estraneo”, Devoto-Oli)
Yahweh, che era uno degli Elohim, aveva forse quel tipo di durata di vita?
Non lo possiamo affermare ma neppure escludere con sufficiente certezza.
Alla luce di questo, penso che una intelligenza libera da atteggiamenti dogmatici (religiosi o scientifici che siano) dovrebbe accettare con tranquillità che - date le indubitabili realtà terrestri poste a premessa della riflessione - tutto è ALMENO TEORICAMENTE POSSIBILE e quindi sarebbe bene non scartare a priori le ipotesi che non piacciono, ma tenerle in sospeso con mente aperta… non si sa mai…
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