domenica 30 settembre 2012

Vril e Kundalini


VRIL, con questa parola si è cercato di definire un'energia misteriosa con la quale, gli abitanti della civiltà di Agartha, continente situato nella cavità interna del pianeta, padroneggiano la materia e quante altre dimensioni dell’esistenza.

Sono stati vari nel tempo, i tentativi di penetrare il segreto di questa energia. Nel corso dei secoli e in un’infinità di modi, gli uomini della superficie hanno tentato di carpire quello che è sembrato essere, da sempre, il segreto più grande di questa esistenza. La realizzazione di una particolare Forza Cosmica che porta con sé il principio della vita e della morte, uniti in una unica onda vibratoria di inimmaginabile potenza creativa e distruttiva, il principio della Mutazione.

Isolare la Forza Creativa che muove gli universi e la più infinitesima forma di vita esistente nel medesimo tempo. Il sogno degli Alchimisti dall’Oriente all’Occidente, si perde nella genesi dei tempi. E da sempre per essi, oltre la ciarlataneria di uomini abbagliati dai riflessi dell’oro, è stato un percorso all’interno di sé stessi, come all’interno della Madre Terra, da cui cercavano di carpire, come una copiosa ed insuperabile benedizione ricevuta, in grazia della propria virtù, il supremo segreto della Scienza di Gaia: Vitriol (Visita Interioram Terrae Rectificando Invenies Occultam Lapidem).

Visita le Interiorità della Terra, Rettificando, troverai la Pietra Nascosta.

Un intero capitolo della storia del mondo, lo spaventoso ciclone che ha spazzato l’intera Europa seminando morte, distruzione e disperazione, il Nazismo, si è generato nel proliferante terreno, non privo di insidie e di inganni, dell’occultismo europeo dei primi decenni del Novecento.

Le rivelazioni e le conoscenze di alcuni personaggi, ispiratori  e/o membri di società segrete tedesche (come la  Thule Society e successivamente la Vril Society), aprirono alcune porte del Grande Mistero, ed essi ebbero accesso ad alcune chiavi dell’antica e sacra conoscenza.

Da queste società segrete i gerarchi della follia razziale hitleriana attinsero conoscenza e potere; ma essi, vittime del delirio di onnipotenza e dell’esaltazione esoterica, animati da folli intenti, scrissero la sceneggiatura dell’Olocausto, generarono il delirio della supremazia razziale e tentarono, con ogni mezzo, di possedere la chiave mancante del Supremo Potere.

Ma tutto ciò fu compiuto invano e molte domande restano senza risposta.

Nell’articolo di Nadine Smyth “UFO’s and the Mystery of Agharti” leggiamo: “Alcuni esponenti del Terzo Reich di Hitler credevano nell’esistenza di Agharti e dell’Energia VRIL, ed è stato proprio il loro interesse a conferire all’intera questione una sinistra connotazione assolutamente priva di fondamento. L’occultismo indubbiamente svolse un ruolo nel movimento nazista; ma Hitler e i suoi fedelissimi tentarono di snaturarlo per i propri fini”.

Ma fu Madame Blavatsky, esule russa e fondatrice della teosofia, a interessarsi e studiare per prima la misteriosa energia Vril.

Influenzata da “La Razza Ventura” di Bulwer Lytton, apparso nel 1871 di Bulwer Lytton, essa scrive nel suo “Iside Svelata”, pubblicato nel 1877: “Esiste una forza della natura i cui segreti poteri erano noti agli antichi teurghi ma che è negata dai moderni scettici. I fanciulli antidiluviani – che forse giocavano con essa, allo stesso modo in cui i bambini de ”La Razza Ventura” di Bulwer Lytton usano il tremendo Vril –la chiamavano “Acqua di Phtha”; i loro discendenti la denominarono Anima Mundi, l’anima dell’universo; più tardi, i cultori di ermetismo medievali la definirono “luce siderale”, o il “Latte della Vergine Celeste”, il “Magnes”, e molte altre denominazioni”.

Continua Madame Blavatsky: “C’è stata un’infinita confusione di appellativi per designare una medesima cosa. Il caos degli antichi, il fuoco sacro degli zoroastriani, o l’Antusbyrum dei Parsi; i fuochi di sant’Elmo degli antichi Germani; i lampi di Cybele; la torcia ardente di Apollo; la fiamma sull’altare di Pan; il fuoco inestinguibile nel tempio dell’Acropoli e in quello di Vesta; l’elmo fiammeggiante di Plutone; le scintille lucenti sui copricapo dei Dioscuri, sulla testa di Gorgonie; l’elmo di Pallade e il caduceo di Mercurio; l’egizio Phtha, o Ra; il greco Zeus Cataibates (colui che discende); le lingue di fuoco; il roveto ardente di Mosè; il fuoco eterno dell’”abisso senza fondo”; i vapori dell’oracolo di Delfi; la Luce Siderale dei Rosacroce; l’Akasha degli adepti indù; la Luce Astrale di Eliphas Levi; l’aura e il fluido dei magnetizzatori; l’od di Reichenbach; il globo di fuoco di Babinet; lo Psychod e la forza ectenica di Thury; il magnetismo atmosferico di alcuni naturalisti; il galvanismo e, infine, l’elettricità : non sono altro che denominazioni diverse di molte manifestazioni o effetti della medesima e misteriosa causa onnipervasiva, l’Archeos dei Greci. Sir E.Bulwer-Lytton, nel suo La Razza Ventura, la descrisse come il Vril, usato dalle popolazioni del sottosuolo, e lasciò che i suoi lettori lo considerassero una fantasia. “Questo popolo”, scrive, “ritiene di aver raggiunto nel Vril, l’unità delle energie naturali”; e prosegue dicendo che Faraday le designava “con il termine prudente di correlazione”.

Sempre Madame Blavatsky nel suo “La Dottrina Segreta “ del 1888, si esprime riguardo i poteri dell’energia Vril.

“Esiste una terribile Forza siderale chiamata dagli Atlantici Mash-Mak, e dai Rishi, nel loro Ashtar Vidya, con un nome che preferiamo non rivelare. E’ il Vril de “La Razza Ventura” di Bulwer-Lytton, e delle razze venture del nostro genere umano. Il nome Vril può essere stato inventato; ma la Forza stessa è un dato di cui in India si dubita ben poco, come dell’esistenza stessa dei Rishi, poiché viene menzionata in tutte le loro opere.

E’ questa Forza vibratoria che, una volta diretta contro un’armata da un Agni Rath montato su un vascello volante, un aerostato, ridusse in cenere 100.000 uomini ed elefanti, con la stessa facilità con cui si calpesterebbe un topo. Se ne parla per allegorie nel Vishnu Purana, nel Ramayana e in altre opere: è la favola del saggio Papilla, il cui sguardo trasformò in una montagna di ceneri i 60.000 figli di Sagara, e cui si accenna nelle opere esoteriche come il Kapilaksha, l’”Occhio di Kapilla”.

La Sacra Vibrazione dell’OM



In tutto l’Oriente è millenaria la ricerca della sacra vibrazione OM, l’onda cosmica nella quale immergere la propria coscienza, negli oceani della sublime beatitudine e ricevere i Siddhi, gli otto poteri soprannaturali acquisiti dagli Adepti, illuminati dalla sacra vibrazione, che li rende padroni delle leggi fisiche spazio-temporali.

L’universo è un reticolo magnetico di onde vibratorie che si intersecano all’infinito. I rapporti tra i corpi cosmici sono rapporti magnetici, attrazioni e repulsioni, equilibrio di forze. In essi scorre il legame unitivo che sincronizza gli universi secondo un medesimo ordine. E’ il Fluido Onnipresente degli Antichi, la Pietra Filosofale, il frutto delle Nozze Alchemiche, l’OM, il Verbo Onnipresente, Onnipotente ed Onnisciente. Quell’Onda è l’Uno, il Principio e la Fine.

Noi possiamo toccare quell’Onda, percepire e manipolare quella Forza. E’ questo che ci rende Dei. E’ il potere che scorre attraverso di noi a rendere possibile una sincronia con l’Onda Cosmica. E la possibilità di utilizzare questo enorme potere viene determinato dalla individuale capacità di realizzarlo in sé ed assumere una particolare frequenza vibratoria, condizione indispensabile alla perfetta risonanza dei vari componenti.

Per mezzo di un volumetrico potere psichico attivato dalla sublimazione delle forze elementali della propria natura si entra in relazione magnetica con la natura vivente della materia, con il suo codice di intelligenza, in modo da renderla facilmente governabile, liberandola dal vincolo dello spazio-tempo e dalle leggi fisiche che ne conseguono. Ciò permette di istruire sistemi artificiali che sviluppano stati psichizzati di intelligenza cognitiva e selettiva e di servirsene per una grande quantità di scopi. Ciò permette di interagire, in ogni aspetto dell’universo fisico ed eterico, con un insuperabile potere di Mutazione. La vita istruita da una tale Forza Creativa fiorisce e si riproduce in un mistero di sempre nuova emozione.

Il magnetismo come rapporto vitale micro-macrocosmico è il veicolo della Forza Creativa. Utilizzarlo significa riprodurre e sintonizzarsi con una particolare carica magnetica ed onda vibratoria. 


“Nel corpo astrale dell’individuo medio Kundalini giace addormentata, bloccando con la sua testa il canale centrale, la sushumma dello “Scettro di Brahma“, il “passaggio ascendente“. L’individuo è inconsapevole della sua esistenza e non ne viene affatto disturbato. Tutto ciò è un bene. Per l’uomo comune è importante che il serpente rimanga addormentato, perché possiede uno spaventoso potere una volta risvegliato. Se disturbato, per caso oppure in seguito al ricorso a tecniche messe in atto senza la dovuta preparazione, questa forza può rivelarsi estremamente pericolosa. Allora Kundalini solleva la testa e comincia a muoversi in modo scomposto, infuriando sfrenata attraverso i Chakra inferiori e provocando una stimolazione abnorme delle passioni e degli istinti più bassi”.

Mookerjee e Khanna spiegano che, se il risveglio di Kundalini è ottenuto mediante la dovute pratiche e discipline, si assiste ad una “trasformazione ed all’orientamento dell’energia suprema nel corpo umano”:

“Attivando la sua ascesa i nostri limiti vengono trascesi. Quando Kundalini dorme l’uomo è consapevole soltanto della quotidiana realtà materiale che lo circonda. Quando Kundalini si risveglia su un piano spirituale più alto, l’individuo non si limita alle sue stesse percezioni ma partecipa della sorgente di luce. Così nella sua ascesa Kundalini assorbe in sé tutta l’energia cinetica di cui i diversi centri psichici sono carichi. Ridestando la forza dormiente di Kundalini, altrimenti assorbita dalle funzioni inconsce e puramente corporali, e dirigendola verso i centri superiori, l’energia liberata viene trasformata e sublimata, finché si ottiene la sua perfetta manifestazione e la sua consapevole realizzazione”.

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