venerdì 26 ottobre 2012

Testimonianze di un tempo perduto


Sinora la scienza moderna ci ha insegnato erroneamente che le piramidi sono attribuibili esclusivamente a scenari locali come l'Egitto e il Messico e che queste strutture sono soprattutto tombe di faraoni o re. Inoltre, dopo più di duecento anni, non sono state ancora date risposte esaurienti sull'età e sui metodi di costruzione, in particolare per le grandi piramidi di Giza.

Quello che è emerso invece con la scoperta delle prime piramidi europee, le piramidi bosniache, nonché da ricerche effettuate in questo campo negli ultimi sei anni, è che le piramidi sono un fenomeno globale. Oltre alle piramidi bosniache, oggi conosciamo l'esistenza di centinaia di piramidi in Cina ma anche in Indonesia e Thailandia e ci sono migliaia di piramidi in quasi tutti paesi del Sud America (Messico, Guatemala, Perù). Infine, esistono costruzioni piramidali anche in Italia, simili a quelle delle Isole Canarie e delle Isole Mauritius.

La scoperta delle piramidi bosniache di Visoko, oltre a ricordarci le origini della cultura europea nate sulle sponde del Mar Nero, basate sul matriarcato, sul culto della Dea Madre e la pace, richiede una notevole revisione dei libri di storia che finora abbiamo conosciuto.

Società gilaniche, eredità dell’età dell’oro, nate sulle sponde del Mar Nero poiché laggiù, prima della grande inondazione del bacino del Mar Nero sorgeva il fulcro di un grande impero, (forse una colonia di Atlantide) e soppiantate infine dalla cultura indo-europea, di matrice patriarcale orientata al dominio e all’assoggettamento… sembra assurdo pensarlo, ma il NWO inizia proprio in quel lontano tempo perduto.

http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.8050.7

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