domenica 24 febbraio 2013

Critica alla mancanza di reperti

Ogni qualvolta si cita Atlantide o qualsiasi civiltà perduta antidiluviana la critica che viene più frequentemente mossa è quella relativa alla mancanza di reperti ipertecnologici o prove concrete della sua esistenza, come se le rovine sommerse di Yonaguni e Bimini o i siti megalitici sparsi qua e là per il globo come Gobekli Tepe o Puma Punku non fossero già sufficienti a testimoniare la presenza di società progredite nel nostro passato.

Vogliamo dimostrare ora come la pretesa di ritrovare i resti di una società tecnologicamente avanzata vissuta più di diecimila anni fa sia totalmente infondata, non perchè questa non sia esistita, ma perchè nulla, eccetto la pietra con la quale sono state costruite, appunto le Piramidi o i siti megalitici, resiste per così tanto tempo.

Il ciclo di documentari "La Terra dopo l'Uomo" descrive bene questo fenomeno.




Se per un qualsiasi motivo la popolazione umana dovesse ridursi a zero, per esempio a causa di un cataclisma di proporzioni globali o per effetto di una guerra nucleare mondiale niente di ciò che conosciamo resterebbe in piedi sfidando i millenni come invece hanno fatto le Piramidi di Giza.


Ecco cosa è in grado di fare la natura in 50 anni... figuriamoci in 500 o 5000 anni...

Ciò che segue è invece un elenco sommario che misura la biodegradabilità di alcuni materiali. Ovvero riporta in quanti anni un materiale si decompone in natura. a parte il vetro, dopo 1000 anni non c'è più nulla, metallo e alluminio compresi. Ciò solo per effetto dei batteri, senza considerare l'azione degli agenti atmosferici.

- Scatoletta di metallo: 50 anni
- Lattina di alluminio: da 20 a 100 anni
- Mozziconi e sigarette: da 3 mesi a 1 anno
- Accendino di plastica: 100 anni
- Bottiglia di vetro: 4000 anni
- Contenitore di polistirolo: 1000 anni
- Card plastificata o telefonica: 1000 anni
- Sacchetto di plastica: da 100 a 1000 anni
- Resti di frutta e verdura: da 3 mesi a 6 mesi
- Pannolini usa e getta: 450 anni
- Piatti, bicchieri e accessori di plastica: da 100 a 1000 anni
- Bottiglie di plastica: da 100 a 1000 anni
- Fermalattine: 450 anni
- Giornali e quotidiani: da 3 a 6 mesi

Il seguente articolo riporta invece la durata limitata del cemento armato per effetto della carbonatazione; si osservi l'evocativo sottotitolo:

"Un tempo si costruiva per l’eternità, adesso ci si accontenta di 50 anni.”

http://www.ingegneriaedintorni.com/2011/01/il-degrado-del-cemento-armato-la.html

Ciò dimostra che col tempo anche i materiali che oggi riteniamo essere i più resistenti come il cemento armato a lungo andare si digregherebbero, arruginendosi e le intemperie ne farebbero polvere... tutto crollerebbe e la natura si riprenderebbe tutto in neanche mille anni.

Basti pensare alle rovine maya ricoperte dalla selva dello yucatan, sopravvissute fino a noi perchè in pietra... che fine avrebbero fatto le stesse se costruite in mattoni, argilla, o peggio vetro, ferro, cemento?

Gli unici manufatti che rimangono sono quelli in pietra... infatti è tutto ciò che ci è rimasto oggi. Ma della nostra civiltà e delle grandi città, cosa rimarrebbe in piedi fra mille anni? Pensate a New York per esempio.

Fra mille anni non rimarrebbe in piedi nulla delle grandi megalopoli moderne.

Inoltre cosa dire di tutto ciò che è finito sott'acqua o distrutto dalla violenza del Diluvio (se Diluvio o Tsunami fu): per esempio Yonaguni?

E cosa dire di ciò che può essere finito sotto km di coltre di ghiaccio nel continente antartico?

Non pretendiamo pertanto di trovare i resti di un veicolo o di uno strumento tecnologico, o di un grattacielo del tempo di Atlantide, poichè nemmeno i nostri potrebbero resistere per così tanto tempo... eppure nella storia siamo esistiti!!!

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