sabato 20 giugno 2015

#FORZATSIPRAS

Il premier greco, Alexis Tsipras fa sapere che e’ pronto ad assumersi la responsabilità di respingere un accordo di aiuti nel quale le richieste dei creditori siamo inaccettabili. Lo si apprende da Bloomberg, secondo la quale Tsipras sostiene che, con una soluzione sostenibile, il governo di Atene e’ ”pronto ad affrontare i costi e a portare avanti un difficile accordo. Senza invece una soluzione di questo tipo, secondo Tsipras, ”ci assumeremo la responsabilità di dire un grande no alla continuazione di politiche catastrofiche per la Grecia”.
 
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«Noi greci viviamo vicini al mare - esordisce Alexis Tsipras - per questo non abbiamo paura delle tempeste». E come l'interlocutore che lo ha preceduto nella sessione plenaria del Forum economico di San Pietroburgo, Vladimir Putin, anche il premier greco ostenta sicurezza e ottimismo. Le crisi che stanno affrontando i due leader e i loro Paesi sono ben diverse, ma oggi si incrociano in questo Forum da cui la Russia lancia due risposte all'Europa che la mantiene sotto sanzioni.
 
(afp)
 
La prima è la constatazione di Putin che l'economia russa può affrontare il momento difficile; la seconda è un accordo energetico con Tsipras che rafforza i legami tra Mosca e Atene, firmato proprio nelle ore in cui si gioca il destino della Grecia nell'euro e nell’Unione Europea. Ma al di là di questo, il governo russo ha chiarito che non fornirà aiuti alle imprese nazionali intenzionate a investire in Grecia.
 
L'intesa preliminare firmata a San Pietroburgo dal ministro greco dell'Energia, Panagiotis Lafazanis, insieme al collega russo Aleksandr Novak, riguarda la costruzione di un gasdotto che nei piani dei russi ha preso il posto di South Stream, vittima della crisi ucraina. Turkish Stream attraverserà la Grecia, dividendo a metà la proprietà del tratto interessato tra la russa Vneshekonombank (Veb) - la banca di Stato dedicata allo sviluppo - e la Grecia. Anche se saranno i russi - non a caso - a fornire l'intero finanziamento, pari a due miliardi di dollari.
 
Si legga a tale proposito anche
 
dove si specifica appunto che è stata siglata l'intesa preliminare fra Russia e Grecia per il passaggio del gasdotto Turkish Stream sul territorio greco, che punta a rifornire l'Europa bypassando l'Ucraina. La firma, riferisce Bloomberg, oggi a San Pietroburgo da parte dei ministri dell'Energia dei due Paesi, nel giorno del vertice di emergenza della Bce sulla richiesta della Banca greca di aumentare la liquidità. Mosca, spiega il ministro per l'Energia russo Novak, fornirà ad Atene un prestito pari al 100% dell'importo del gasdotto
 
«Questo gasdotto - ha voluto chiarire il ministro Lafazanis - non è inteso contro nessuno in Europa o nel mondo. Nasce per servire i popoli, la pace e la stabilità. L'energia può unire le persone, e non alimentare situazioni da guerra fredda». Che le vicende dei gasdotti vogliano volare al di sopra della geopolitica lo ha dimostrato proprio ieri, sempre al Forum di San Pietroburgo, l'annuncio che Gazprom intende costruire un doppio collegamento accanto a Nord Stream, dal Baltico alla Germania. Annuncio riguardo al quale la Commissione europea ha voluto subito chiarire che «i gasdotti che già esistono sono più che sufficienti».
 
Quanto ai progetti energetici tra russi e greci, Bruxelles esprime le stesse obiezioni che aveva per South Stream, un gasdotto che contravveniva alle norme europee sulla proprietà contemporanea del gas e delle rotte per esportarlo. E forse proprio per questo il governo russo è stato attento a chiarire che non avrà alcuna partecipazione nella sezione greca di Turkish Stream, lasciando il posto alla Veb.

I lavori, è stato detto ieri a Pietroburgo, inizieranno nel 2016 e si concluderanno nel 2019, proprio quando verrà a scadere il contratto di Gazprom per il transito del gas attraverso l'Ucraina. E sarà in quel momento che la Russia intende tagliare completamente i ponti con Kiev.

Festeggiato in Russia, Tsipras ha ricambiato invitando tutti a mettere fine «al circolo vizioso delle sanzioni».

LA GRECIA S'ALLEA ECONOMICAMENTE CON LA RUSSIA: AL VIA GASDOTTO DA MILIARDI DI DOLLARI,PRESTITI DI BANCHE RUSSE AD ATENE
 
E poi, intervenendo al Forum dopo aver incontrato Putin, Tsipras ha detto che l'Unione europea deve «imboccare di nuovo la sua strada, tornando ai principi e alle dichiarazioni originarie: solidarietà, equità, giustizia sociale». E deve scegliere tra la volontà di mostrarsi solidale alla Grecia o accanirsi su «misure di austerità che non portano a nulla». Come ha detto un membro del suo partito Syriza, Kostadinka Kuneva, all'agenzia russa Sputnik, per un giorno in Russia il premier greco ha potuto godersi legami «basati sul rispetto reciproco senza imposizioni, come invece avviene con la trojka».
 
 
Ma lo scacco matto che Tsipras sta confezionando alla Troijka non si conclude con l'accordo e l'avvicinamento a Mosca.
 
La Commissione d’Inchiesta sul Debito istituita dal Parlamento greco ha divulgato oggi un rapporto preliminare sui 240 miliardi di debito che le istituzioni della Troika (UE, BCE e Fondo Monetario Internazionale) pretendono dalla Grecia. In seguito a numerose audizioni, ed esaminate le prove, la Commissione ha dichiarato questo debito illegittimo, aggiungendo che non deve essere ripagato.

Questo rapporto rafforza la posizione del governo nei confronti delle nuove richieste della Troika che pretende un altro giro di vite di misure di austerità contro la popolazione greca, tra cui ulteriori tagli alle pensioni. Viene inoltre confermata l’analisi pubblicata da Lyndon LaRouche sulle pagine dell’Executive Intelligence Review lo scorso febbraio (vedi), nella quale il salvataggio della Grecia veniva definita come una enorme truffa per trasferire i soldi dei contribuenti greci, attraverso i conti del governo, nelle casse degli speculatori e delle loro “banche universali” a Londra e in Europa.
 
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Il rapporto della Commissione, allegato per intero a fondo pagina, afferma: “Tutte le prove che presentiamo in questo rapporto dimostrano non soltanto che la Grecia non ha la possibilità di ripagare questo debito, ma che questa impossibilità deriva principalmente dagli accordi con la Troika in palese contrasto con i diritti umani fondamentali del popolo greco. Siamo pertanto giunti alla conclusione che la Grecia non deve ripagare questo debito in quanto illegale, illegittimo e detestabile”.

“La Commissione è inoltre giunta alla conclusione che l’insostenibilità del debito pubblico greco era già evidente fin dall’inizio ai creditori internazionali, alle autorità greche ed ai gruppi mediatici. Ciò nonostante nel 2010 le autorità greche, insieme ad altri governi europei, hanno cospirato contro la ristrutturazione del debito pubblico per proteggere le istituzioni finanziarie. I gruppi mediatici hanno nascosto la verità al pubblico presentando i piani di salvataggio come benefici per la Grecia, scaricando allo stesso tempo sulla popolazione la responsabilità della situazione”.

Questo rapporto dovrebbe avere un forte impatto anche su altre nazioni super indebitate dell’Eurozona.
 
 
Ci sono momenti in cui è necessario abbandonare le ideologie politche e unirsi per il bene comune, questo e' uno dei momenti, e' necessario dare tutto l'appoggio a tsipras...
 
... per questo vi invito a lanciare l'hashtag #FORZATSIPRAS del titolo condividendo questo articolo sui vostri profili facebook, twitter oppure sui vostri blog per fornire la maggiore visibilità possibile al sostegno che questo governo merita. 

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