martedì 27 ottobre 2015

Con Bill Gates e Monsanto verso l’estinzione

Nell’aprile 2015 la testata The Guardian ha invitato il miliardario Bill Gates a intervenire, affinché il cambiamento del clima globale possa essere fermato in tempo. Il patetico invito, che non tralascia di incensare Gates nei toni più alti, sottolinea: “Abbiamo scelto di rivolgerci alla Fondazione Gates perché sono brave persone e sicuramente capiscono l’importanza di dover contrastare questo cambio climatico.” Patetico davvero. Anzi, sembra quasi una presa in giro, se pensiamo che proprio la Fondazione Gates lavora spalla a spalla con gente come David Rockefeller, il quale di certo non è un benefattore dell’umanità.
 
Monsanto Condensed Death Soup © Hervé Joseph Lebrun - CC-BY-SA 4.0
 
Inoltre Bill Gates appoggia in modo massiccio la multinazionale criminale Monsanto nella diffusione di OGM (organismi geneticamente modificati) ed è accusato di sponsorizzare una ricerca scientifica volta a provocare, a suon di vaccinazioni, l’estinzione di gran parte del genere umano. Sì, avete letto bene. Siamo in troppi sulla terra. Chi deve sparire, ovviamente, sono poveri e gente normale. Per lasciar più spazio agli oligarchi. Il miliardario Gates, quello che appare oggi nelle foto ufficiali con i capelli grigi, abbronzato, occhialetti da topo di biblioteca, sfoggiando un immancabile sorriso a quarantaquattro denti, si augura una drastica diminuzione della popolazione umana.

Nel 2009, il quotidiano Sunday Times scriveva che già tredici anni prima Bill Gates aveva riunito alcuni facoltosi amici, tra cui David Rockefeller, i magnati Georges Soros e Warren Buffet, l’allora sindaco di New York Michael Bloomberg e il re dei mass media Ted Turner con la sua creatura Oprah Winfrey, per mettere in atto un progetto incentrato su diversi programmi sanitari da applicare nei Paesi in via sviluppo. I “benefattori” donarono più di 45 miliardi di dollari. Qual era il motivo di questa iniziativa? La veloce, pericolosa crescita della popolazione mondiale, che il club dei filantropi eletti considera una vera e propria catastrofe ecologica e deve quindi essere bloccata. Era necessario agire tempestivamente, in concomitanza con i governi delle singole nazioni. Ma come?
 
Hugh Grant, chairman di Monsanto. www.agenciabrasil.gov.brCC-BY-3.0-br
 
Per esempio, facendo circolare sul mercato i prodotti cancerogeni della multinazionale Monsanto, di cui Gates è socio azionario. Il contributo del miliardario all’interno della multinazionale concerne soprattutto le attività di Monsanto in Africa, che vengono spacciate per missioni umanitarie contro la fame nel mondo, ma in realtà rappresentano una minaccia per l’agricoltura locale. Imposti in quelle regioni, i prodotti OGM di Monsanto mettono gli agricoltori locali in ginocchio, boicottano i loro raccolti spingendo i contadini al suicidio, oppure li costringono a operare in perpetua dipendenza economica dalla potente multinazionale statunitense.

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