sabato 5 marzo 2016

Antiche impronte lasciate sulla roccia da misteriosi rettili

Scoperte nel sito archeologico di Wadi Sura nel deserto occidentale dell'Egitto, alcune di queste peculiari impronte sembrano non essere state impresse dall'uomo ma piuttosto da primordiali rettili il cui stato evolutivo si sarebbe interrotto improvvisamente a seguito di devastanti eventi catastrofici . Molte di queste impronte di mani sono state scoperte nel 2002 su alcune accidentate scogliere dell'Australia .
 
Impronte
 
Secondo gli scienziati, la loro datazione risalirebbe a più di 8.000 anni fa.

I petroglifi sembrano raffigurare animali selvatici, figure umane e strane creature senza testa, tutti accomunate da alcuni particolari riscontrati anche in altre parti del mondo. Oltre ai disegni abbozzati rozzamente sulla dura roccia sedimentaria , sono state rinvenute centinaia di piccole impronte lasciate da antichi rettili, le quali, sotto l'aspetto anatomico, ricordano molto quelle umane. Tutti questi glifi risalenti ad epoche remote, sono stati scoperti prima in Australia e in seguito in alcuni anfratti rocciosi disseminati nel deserto del Sahara. Probabilmente le immagini rupestri più interessanti sono quelle che raffigurano delle piccole impronte di rettili impresse all'interno di altre più grandi lasciate probabilmente ad antichi ominidi .
 

A seguito di una serie di indagini condotte subito dopo questa clamorosa scoperta, gli scienziati sono giunti alla conclusione che queste strane impronte non erano altro che il risultato di antichi rituali propiziatori a cui erano solito ricorrere le antiche comunità di cacciatori .

Tuttavia, l'antropologo Emmanuel Honoré dell'Istituto di ricerca archeologica ha condotto una ricerca aggiuntiva sui strani glifi confrontandoli con alcun immagini di minuscole mani riconducibili a embrioni umani la cui età si aggirava tra le 26-41 settimane di vita.

La probabilità che queste strane impronte di mani possano appartenere ad una sola persona è del tutto fuori luogo. Inoltre, in base alla posizione delle minuscole mani e delle rispettive dita, lo scienziato ha scoperto che le mani raffigurate sulle rocce erano molto flessibili, un aspetto non secondario se consideriamo la struttura anatomica degli arti umani.
 
Quello che appare evidente è che questi glifi non sono stati realizzati con dell'argilla rossa né con particolari tipi di stampi. Probabilmente qualche ominide ha voluto apporre intenzionalmente la sua mano sopra l'impronta di qualche rettile. Naturalmente, nessuno degli scienziati poteva immaginare come dei rettili abbiano potuto lasciare le loro impronte accanto a quelle degli uomini.

Se queste impronte sono state effettivamente lasciate da antichi ominidi allora appare evidente che le stesse miravano a diffondere un ancestrale messaggio attraverso il quale esorcizzare le recondite paure dell'ignoto.
 

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