martedì 15 marzo 2016

Dalle Missioni Apollo alla Tecnocrazia contemporanea

E’ relativamente semplice oggi rilevare come le missioni Apollo siano state interamente prodotte sulla superficie terrestre, date le clamorose incongruenze del materiale audio e video diffuso dalla Nasa. Le ridicole ‘forzature’ della fisica per rendere possibile ad un essere umano di oltrepassare le cosiddette ‘fasce di Van Allen’, oppure per giustificare l’assenza delle stelle nello spazio, rendono tutta la vicenda ‘avventure lunari’ da relegarsi decisamente nel campo della propaganda e della messinscena di livello planetario.
  

Le conseguenze di questa colossale impostura hanno modificato la percezione del cosmo da parte della stragrande maggioranza degli esseri umani e veicolato ingentissime somme di denaro in ambiti oscuri ed incontrollati.

Uno degli aspetti più imbarazzanti della messinscena lunare e spaziale internazionale riguarda la mancata percezione visiva delle stelle, pianeti e galassie non appena varcata la soglia dello spazio. Ci vorrebbero far credere che negli spazi interplanetari non si possano osservare i corpi celesti mentre essi appaiono decisamente ben visibili nelle notti terrestri, attraverso la sua spessa atmosfera.
  
Tutti ricorderanno la tragicomica intervista al primo equipaggio ‘lunare’ e l’imbarazzo conseguente alla necessaria domanda di un giornalista circa appunto la percezione dei corpi celesti dalla superficie lunare. Le risposte furono un tragico ‘non ricordo’ ed un traballante ‘non si vedono le stelle’.

Immaginiamo che la decisione registica di omettere i corpi celesti dall’enorme specchio del cielo sia stata sofferta ma ritenuta necessaria. La loro presenza avrebbe comportato difficoltà tecniche insormontabili e la palese dimostrazione della colossale montatura delle sedicenti missioni lunari.


Qual è stata la ragione primaria di questa operazione? Gli analisti più realisti insistono sui vantaggi che tale presunto successo cosmico avrebbe riservato agli Stati Uniti in un clima pesante di ‘guerra fredda’. Occorre però ricordare come i sovietici avrebbero potuto smontare con facilità le fantasiose ricostruzioni lunari degli ‘americani’. Sapendo però come la guerra fredda sia stata solo un’abile ed ingegnosa operazione geopolitica per porre due grandi parti del pianeta (e le loro ignare popolazioni) sotto controllo esaustivo da parte dei regimi corrispondenti, la ‘propaganda lunare’ deve aver avuto come ragione propellente la diffusione di un’immagine completa non solo del sistema planetario sul quale viviamo ma anche del rapporto tra scienza, tecnologia, sviluppo ed ambiente, in una sola parola del senso del progresso nel suo insieme.

  
Un progresso riposto nelle sole fredde mani della scienza di regime e delle sue ancelle preferite: la tecnologia, lo sviluppo economico esponenziale, la competizione.

Alla propaganda lunare è legata quindi l’immagine stessa di un sistema scientista ed al contempo relativamente meccanico ed un po’ brutale: il sistema che regola la vita del nostro occidente oggidì al tramonto.
  
Le missioni Apollo quindi erano uno strumento mediatico necessario al mantenimento di un sistema generalizzato che in occidente, così come oggi in oriente, vedeva la scienza e la tecnologia come unica fonte di sviluppo e progresso, l’unica vera divinità da adorare e servire.


L’immagine dell’astronauta, dell’uomo transumano,  meccanico, scienziato, freddo e calcolatore è stato il paradigma ed il modello di base del nostro mondo ormai sul viale del tramonto.

Oggi e domani sarà la Cina ad assumere il controllo del pianeta con un nuovo modello di uomo, simile a quello occidentale, ma ancor più prono ai desiderata del potere centralizzato. La Cina infatti non fa altro, con le sue traballanti esplorazioni spaziali, che confermare le percezioni di assoluta desolazione del cosmo. Questo è il motivo per cui i vertici occulti stanno demolendo passo dopo passo la nostra società, quel mondo occidentale che deve essere distrutto per far posto all’homo novus: un obbediente piccolo lavoratore, con mentalità alveare, al servizio della tecnocrazia, senza desideri e senza emozioni.

1 commento:

  1. Complimenti però per la tua visione spiccatamente positiva del futuro cosmico dell'umanità. Nonostante le verità articolo da non far leggere ai posteri.

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