mercoledì 24 ottobre 2012

Sangue, DNA, Abductions, Alieni



Il sangue è la rappresentazione arcaica della propria origine, nel sangue è contenuto il DNA e attraverso le sue caratteristiche, si tramandano di generazione in generazione tutte le informazioni contenute nella specie. 

Da queste basi essenziali è facile sfatare falsi miti con una diversa chiave di lettura e districare il gomitolo di una matassa che, per secoli, era diventata troppo intricata per essere chiaramente compresa. Appurato che le entità che un tempo venivano definite demoniache o maligne, non sono altro (nella maggioranza dei casi) manifestazioni di entità aliene (alieno nel senso del termine più ampio), dimensionali ed extra-dimensionali, ecco che le figure vampiresche, sparse nelle culture di tutto il mondo, acquistano una diversa spiegazione. 

Il demone o il vampiro che pretende un tributo di sangue per la propria sopravvivenza, è in realtà l’alieno che si ciba della fonte energetica dell’uomo ed ottiene, attraverso il sangue umano, la possessione di una parte animico-spirituale fondamentale per la propria sopravvivenza. Ecco che i succhia-sangue o i succhia-anima, in base alle nostre attuali ricerche, acquistano diversi nomi e sembianze e, quanto riportato dal mito o dalla tradizione popolare, ripulito da secoli di dicerie e paure ancestrali, divengono realtà oggettive e spiegabili in modo logico e concreto. 

L’entità stregonesca che in Africa è spesso vista come un globo di luce, che si “ciba” di animali, uomini o bambini, è in realtà l’alieno senza corpo fatto di luce che necessita di energia animale e umana per vivere. La figura per eccellenza del principe del male o delle tenebre (l’angelo caduto), il demone oscuro che vive negli inferi più bui o tetri che si ciba del sangue e dell’anima umana, è in realtà un entità extra-dimensionale, il quale, proveniente da un Universo parallelo al nostro, opera nella disperata ricerca di aprirsi un varco attraverso gli uomini parassitati per ritornare nel nostro mondo, dopo che ne era stato cacciato in tempi immemorabili. Spesso, nei casi più estremi di questo parassitaggio, è possibile riscontrare quella che anticamente veniva definita la “possessione demoniaca”. 
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I parassiti, soprattutto quelli che vivono dentro il Corpo ospitante, riescono a prendere il sopravvento sulla personalità con effetti devastanti, modificano addirittura la percezione della realtà, e in questi momenti di simbiosi, avvengono cambiamenti a livello fisico, alterazione del colore degli occhi, dei tratti somatici, dell’umore e della personalità, sino ai casi più estremi di fusione di personalità. Risulta chiaro che se l’entità aliena o il parassita, necessita di energia e deve in ogni modo appagare questa sua insaziabile “fame”, può portare la persona a compiere gesti estranei al suo comportamento e che in molti casi clinici, sono considerati come folli. 

Suicidi, omicidi efferati, stati alterati di coscienza o attimi di follia, anche tra i più agghiaccianti, sono il tributo da pagare da coloro che sono portatori di queste “entità malvagie”. Esistono, inoltre, anche altre realtà molto più “fisiche”, entità che non soltanto usano metodi di parassitaggio avanzati (ad esempio la possessione, l’impianto di memorie, o esterno attraverso microchip e vari collegamenti eterici), ma che arrivano persino a cibarsi letteralmente dei nostri corpi. Il nostro pianeta non è soltanto un immenso esperimento alieno, ma anche una prigione, dove all’uomo non è consentito di uscire e dove spesso, anche l’alieno, ne è vittima insieme all’uomo stesso. 

L’alieno o l’antico demone, vive da sempre in mezzo a noi, da quando l’umanità ha avuto coscienza di Sè, della propria identità storica e sotto le più diverse spoglie, si è sempre presentato come uno di noi. Sino a qualche anno fa, non erano rari avvistamenti di esseri umani insoliti, molto alti, dalla carnagione o dai capelli chiari, spesso calvi, sia dall’aspetto giovanile che anziano, quasi cadaverici, con gli occhi di un colore particolare o dalle pupille verticali. Magari nei secoli scorsi, un “essere umano” di questo tipo avrebbe scatenato paure e sarebbe stato identificato come un uomo posseduto dal demonio o un vampiro, ma adesso sappiamo che tali caratteristiche sono comuni ad alcune razze aliene di Umanoidi. I demoni che un tempo erano visti affascinanti, dalla bellezza fuori dal comune e magari dallo sguardo glaciale o al contrario di vecchi raggrinziti, sono tutti da ricondurre a questa moderna chiave di lettura aliena. 

Ma ci sono aspetti ancora più agghiaccianti della presenza alieno-demoniaca sul nostro pianeta, soprattutto legati alle innumerevoli scomparse di persone e animali, e raramente, seguiti da ritrovamenti di cadaveri mutilati in modalità non spiegabili da un punto di vista scientifico. In tutto il mondo si sono sempre susseguiti casi di mutilazioni animali (capre, pecore, mucche, cavalli, etc.), con asportazioni chirurgiche di parti del corpo, fori in punti cardini per la completa aspirazione di liquidi interni (sangue, urina, feci, acqua). Sappiamo che alcune razze aliene (in particolare i Grigi), effettuano rapimenti di animali per prelevare principi nutritivi presenti al loro interno, per condurre dei veri e propri bagni rigeneranti. I Grigi sono dei cloni, robot-biologici che, sprovvisti di un apparato digerente e impossibilitati a cibarsi normalmente, devono acquisire il loro sostentamento attraverso la pelle. 

Comune negli addotti è il ricordo al tatto di questi esseri dalla pelle flaccida, spesso accompagnati da un odore di marcio nauseabondo, quindi, non tutti i demoni sono affascinanti e dotati di una bellezza ultraterrena, ma molti di loro, la maggior parte, hanno un aspetto mostruoso, di animali sconosciuti o noti nel mondo animale. 

Corvi, strane aquile, leoni, cani, soprattutto serpenti o affini, popolano l’immaginario collettivo dei popoli della Terra. I serpenti, che hanno la loro tana nelle viscere della Terra, spesso escono alla luce del sole per riscaldarsi, essendo a sangue freddo, ma anche per cercare cibo, ed è per questo motivo che la figura del diavolo-serpente, abitante negli inferi, compare in superficie per andare a caccia di prede animali e umane: in realtà si tratta nuovamente dell’alieno che ha il disperato bisogno di sopravvivere e di chiedere a noi un prezzo molto alto, la nostra Energia. 

Il serpente (Sauroide, spesso denominato anche Rettiliano) che vive nel sottosuolo terrestre proviene da Agarthi, dal regno leggendario che si trova nelle viscere del pianeta, ovvero da quella rete di basi e tunnel, disseminate sotto la crosta terrestre, popolate da queste entità aliene che da sempre hanno abitato il nostro pianeta. La cosa sconcertante, è che quando decidono di uscire in superficie, le possibilità che possano verificarsi episodi singolari, diventa altamente probabile. 

Viviamo in un mondo dove l’aumento della popolazione e la vasta rete informatica, ci permette di venire a conoscenza in tempo reale di quanto sta accadendo in ogni parte del globo. Questa conquista è solamente recente, perché sino a non pochi decenni fa, l’uomo non aveva un così vasto controllo sul proprio pianeta. 

Intere zone erano disabitate, c’era una maggiore vegetazione boschiva e la popolazione era molto inferiore all’attuale, quindi, in un mondo così vasto, era comune che entità di ogni tipo, potessero muoversi liberamente e inosservate. Semplicemente, la superficie terrestre è stata utilizzata sin dall’antichità come vera e propria prigione per molte di queste razze aliene, praticamente, abbandonavano in superficie i loro simili che si erano macchiati di un qualche crimine o tradimento, lasciandoli incolumi al loro destino. Insieme a loro, era molto comune anche l’abbandono di ibridi umano-alieni, esperimenti genetici che per la maggior parte dei casi, non erano ben riusciti, ed è logico pensare che l’insieme di tutte queste entità, abbandonate sulle terre abitate dall’uomo, abbiano prodotto un così alto numero di leggende su presenze demoniache o vampiresche, che per interi secoli hanno terrorizzato gli uomini. 

Finché la popolazione umana non ha raggiunto cifre così alte come le attuali e una padronanza delle informazioni, tali abbandoni venivano eseguiti con maggiore frequenza, perché a parte casi isolati, i testimoni sarebbero stati ridotti e per i tempi e la cultura del tempo intrisa di religione, nessuno avrebbe associato tali presenze ad una realtà aliena, allora sconosciuta. 

In questi ultimi anni, al contrario, i casi si sono drasticamente ridotti, seppure ancora oggi può accadere che animali o uomini scompaiono senza lasciare traccia o raramente vengono ritrovati cadaveri, fortunatamente il fenomeno andrà esaurendosi, perché questi alieni, prigionieri, sono la testimonianza di una antica usanza. 

Esistono ancora oggi zone della Terra adibite a basi o “campi di concentramento”, per lo più lontani dai centri abitati, su terreni ricchi di boschi o foreste e tra montagne disabitate, dove per secoli sono stati abbandonati prigionieri alieni e ibridi umano-alieni e che, senza nessun sostentamento, si sono dovuti arrangiare per sopravvivere, arrivando ad attaccare anche l’uomo. 

Se partiamo da un concetto basilare che il nostro pianeta è una prigione, nella quale la razza umana, creata dagli alieni, è stata messa qui per loro “uso e consumo”, è del tutto normale pensare che siamo considerati alla stregua di un qualsiasi “animale da allevamento” e come tale siamo trattati, tanto che molte di queste razze aliene non si fanno alcuno scrupolo ad utilizzarci per i loro scopi, in tutte le modalità da loro concepite.

Fonte
Federico Bellini; Fenomeno Abductions (2012)
Federico Bellini; Alienologia (2011/12)

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