domenica 28 dicembre 2014

Dauni, Shardana e Popoli del Mare

Se, come abbiamo detto, ad Harran la tribù di Abramo (che ancora non è nazione di Israele, in quanto sarà Giacobbe a ricevere questo incarico da Dio), si divide in tre sottotribù:

- Una prima tribù, volge a sud, verso la palestina, e la Bibbia seguirà le vicende di questa, poiché da essa nascerà la nazione di Israele, prediletta dal Signore

- Una seconda tribù si dirigerà a nord, risalendo il Danubio e occupando perciò la parte nord dell’Europa fino all’Irlanda dove verranno ricordati come i Tuatha de Dana.

- Una terza prenderà la via del mare dando origine a tutta una serie di popoli che saranno noti per le loro abilità guerriere tanto da venire utilizzati come soldati mercenari e guardie del corpo del faraone (Shardana) in Egitto.


Osservando come questi, muovendosi per le terre d’Europa, si integrano e si mischiano con le precedenti genti indo-europee giunte da est definite nelle ricerche della Gimbutas come Kurgan allora possiamo ritenere il popolo dei Dauni potevano essere imparentati proprio con gli Shardana (Notare la presenza della sillaba DAN, derivante dalla tribù di DAN) e altri popoli cosidetti del mare del Mediterraneo, i cosiddetti popoli pelasgici.

A tal proposito invito il lettore ad approfondire i temi qui presentati attraverso le opere del ricercatore Leonardo Melis il quale ha scritto numerosi libri al riguardo tutti estremamente interessanti e preziosi.


GLI ANTICHI DAUNI

Verso la fine del secondo millennio a.C. consistenti gruppi provenienti dalla penisola balcanica, fra cui gli japigi di origine illirica, si insediano nel territorio pugliese. Qui trovano una civiltà indigena dai caratteri culturali compositi fra i quali è evidente l'elemento "protovillanoviano" nonchè componenti residue di una preesistente cultura subappenninica ampiamente influenzata dai contatti con le genti di cultura micenea.

A tutto ciò si sovrappongono gli apporti culturali illirici determinando così la nascita e il carattere peculiare della civiltà japigia che, già ben definita nel X sec. a.C., si suddivide in seguito in tre gruppi distinti: i Dauni a nord, i Peucezi al centro e i Messapi al sud, caratterizzando così l'assetto culturale della Puglia nell'età del ferro. La Daunia, che secondo quanto riferiscono gli scrittori antichi prese il nome da re Dauno di stirpe illirica, a differenza delle altre regioni japige, che risentirono maggiormente degli influssi ellenici, sviluppò contatti con popoli e culture diverse, soprattuttto con i Liburni.

La civiltà daunia attraversò l'età del ferro con proprie e inconfondibili caratteristiche e mantenne una propria autonomia fino al IV sec. a.C. quando, in seguito all'apertura al mondo ellenico e alla successiva romanizzazione, perse definitivamente la propria identità culturale. Il territorio su cui si sviluppò la civiltà daunia comprendeva l'attuale provincia di Foggia, dal fiume Fortore a Nord fino al fiume Ofanto a sud, compresi il Gargano e le prime propaggini appenniniche ad occidente. Una caratteristica di notevole interesse della civiltà daunia è costituita dalle stele daunie: grandi lastre rettangolari in pietra calcarea, interamente scolpite e infisse verticalmente nel terreno.

http://culturadaunia.altervista.org/culturadaunia/Gli_antichi_Dauni.html

3 commenti:

  1. Una citazione su LEONARDO MELIS sarebbe opportuna, visto che alcune notizie son prese dai suoi libri (Tribu di DAN etc..) e anche alcune IMMAGINI..
    GRATIAS... Shardanaleo

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  2. Caro Leonardo, sai bene quanto il tuo lavoro sia prezioso per le mie ricerche e quanto stimi il tuo metodo di ricerca. Per me la citazione alle tue ricerche era implicita, ma mi rendo conto dopo la tua segnalazione che così poteva non essere per un lettore qualsiasi.

    Rimedio immediatamente invitando il lettore a fare tesoro delle tue opere.

    Un abbraccio e a presto!

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